Quest’anno vacanza low-cost e l’unica opportunità era di tornare a Vida Gaia, un campeggio olistico in Puglia, solo una settimana, ma molto intensa. Ci sono ritornata per il terzo anno consecutivo. (Apri gli articoli dello scorso anno 2023 , Articoli del 2022).
Avevo il Flixbus che sarebbe partito da Milano alle ore 21:00, ma sono dovuta partire alle 19:00 per andare a Milano con il treno, per prendere poi la metropolitana e arrivare alla stazione degli autobus. È stato un delirio di viaggio e ho impiegato un’ora e mezza solo per arrivare alla stazione del Flixbus che sarebbe arrivato a destinazione al mattino seguente alle 6:30.

Arrivata a Cagnano Varano il sole era già alto e iniziava anche ad alzarsi la temperatura. Scesa dal Flixbus ho appoggiato su una panchina lo zaino, pesantissimo di undici chili e il borsone. Ho fatto delle piccole camminate intorno per sgranchirmi. È arrivato un autobus locale, ma quando ho capito che si sarebbe fermato anche a Ischitella, la mia destinazione, stava già ripartendo. Il piano originale prevedeva di prendere il treno alle otto del mattino e così ho fatto rimanendo in attesa.

Mentre aspettavo intorno a me passavano delle signore con il carrellino della spesa, auto che rallentavano e poi ho capito il perché.
“Appena vedono una forestiera, rallentano e ti fanno la fotografia
”, mi dice una signora del luogo per indicare le macchine che rallentano per vedere chi ero: donna alta e bionda con zaino: sicuramente una straniera. La “fotografia” è intesa come osservazione ravvicinata. C’è stata pure un auto che fermatasi il cui conducente mi ha chiesto “Italiana? Ha bisogno di aiuto?
“. La cosa bella è che comunque ero “signora” e non altro.
Avevo previsto di fare circa 600 metri al massimo di camminata con lo zaino pesante, ma dalle mappe non si capiva che questo paese non è in piano ed è stato impegnativo arrivare alla stazione dei treni passando per vicoli, piccole discese e altrettante salite.
Alla fine sono riuscita ad arrivare a destinazione alle ore 8:45 dove ho ricevuto tantissimi abbracci di benvenuto, da parte di un sacco di persone e dallo staff. E’ sempre un’emozione arrivare in questo luogo magico che non è per tutti.
Ho rivisto anche la mia amica Raffaella che era qui già da qualche giorno e con lei ho trascorso quasi tutto il resto della giornata.
Il meteo è strano e fa veramente molto caldo, anche se ieri sera a Milano pioveva, e per fortuna qui è ventilato tranne alcuni momenti della giornata, ma non si ha quella sensazione di afa asfissiante.

Siamo andate in spiaggia dove mi sono goduta un piccolo bagno rinfrescante, l’acqua è diventata calda un po’ più tardi. Per fortuna ci hanno prestato un ombrellone, qui la spiaggia è libera e non ci sono i servizi canonici con bagnini, sdraio e tutto il resto, per fortuna. Volevo evitare di ustionarmi già prendendo il primo sole.

Qui si fa colazione e cena tutti insieme, ma il pranzo è libero, così abbiamo provato la nuova gestione del ristorante del campeggio. La cucina è più semplice della precedente gestione, prodotti freschi e prezzi non così alti e soprattutto rispetto a Milano bassissimi. Abbiamo mangiato l’impepata di Cozze seguita da spaghetti sempre con le cozze, Insalata di mare con polipi e verdure grigliate. Raffaella ha voluto prendere anche due calici di vino e sebbene mi hanno dato leggermente la testa non mi hanno stordita.
Mentre pranzavamo è arrivato Mario con la sua ex compagna, mentre Raffaella li aiutava, insieme allo staff del campeggio, a scegliere dove montare la tenda, mi sono sdraiata nel salotto all’aperto dove ho dormito cercando di recuperare lucidità e sopravvivere al caldo che stava diventando molto intenso.
Mario aveva anche portato degli abiti usati che abbiamo messo in vendita, il ricavato verrà dato a un monastero buddista in India, soprattutto per aiutare dei bambini. Il monastero in Cina è stato raso al suolo qualche anno fa dai cinesi e ovviamente non possono tornare lì.
Per la vendita mi sono occupata della parte operativa, procurandomi una forbice, un pennarello, la graffettatrice e fogli di colore giallo per creare le etichette che indicavano il prezzo di vendita e che appartenevano a questa promozione (Tibet). Molti abiti li abbiamo appesi in una tenda che è stata allestita apposta in cui c’erano anche gioielli e altre cose artistiche.
La sera c’è stata la presentazione delle attività di questa settimana e insieme a Raffaella abbiamo presentato questa vendita. Sicuramente sono molto brava a comunicare in pubblico perché nei giorni seguenti mi chiedevano di tutto sulla vendita (anche prodotti non nostri) e hanno preso a cuore la causa del Tibet e avremmo venduto 85€!. In un’occasione mi hanno chiesto il prezzo di un abito che stava in una borsa, ma che era solo appoggiata nei dintorni…

Ero indecisa se tornare in spiaggia, ma per fortuna mi hanno convinta ad andarci e non faceva più così caldo da scottarmi. Ho trascorso metà del tempo in acqua a chiacchierare e goderci il fresco e l’altra metà chiacchierando sugli asciugamani stesi sulla sabbia con altre persone del campeggio. Qui puoi isolarti se lo desideri, ma anche parlare con tutti senza farsi problemi. Non esiste il vicino di ombrellone antipatico, anzi non ci sono proprio gli ombrelloni in fila, siamo in una riserva protetta con chilometri di spiaggia libera.
Dopo il rientro in campeggio e avere fatto la mia quarta doccia di oggi, è iniziata la cena vegana. Era un anno che attendevo di poter assaggiare questo tipo di cucina realizzata dalla mia amica “Becci” con il cuore ed è estremamente gustosa. Ha soddisfatto le mie aspettative, soprattutto c’era riso con le barbabietole, menta e formaggio vegano.
Terminata la cena ho mostrato il video (apri articolo del blog), quello in cui abbiamo fatto danzare Kate la ragazza paraplegica, a una ragazza che è in campeggio e che ha avuto un problema alla nascita (colpa del medico): ha una parte del corpo che non riesce a controllare e muovere. Le è piaciuto molto il video e il messaggio, anche se non aveva capito che ero io la tizia alta con la parrucca nera. Nel vederlo si è affiancata con noi anche Lara, che è quella che domani mattina ci farà il laboratorio del “Risveglio con la danza”, e tutte e tre siamo rimaste a parlare di diversità e disabilità invisibili.
Il finale della serata l’ho trascorso ballando per un’ora lasciandomi andare al flusso della musica. Alle ore 23:00, molto approvata per la giornata, sono entrata in tenda per dormire, scoprendo che c’era un caldo assurdo, non l’avevo aperta per ventilare, ma la stanchezza ha avuto sopravvento e ho dormito come un sasso.
Primo giorno terminato e i prossimi saranno molto intensi.