Al mattino ho fatto il workout di danza caraibica nel parco di Cascina Merlata , è stato bello respirare aria fresca, ma anche problematico per i vari insetti che ti pungevano. Meno male che alcune avevano portato gli spray repellenti e ci siamo spruzzate ben bene. Terminata la lezione siamo rimaste al bar a parlare per quasi un’ora e tra gli argomenti lo skin care, che sto apprendendo, parrucchieri e capelli in generale.

Sono tornata a casa dove ho mangiato la pizza margherita e fatto la doccia, non ho avuto molto tempo per fare un micro sonno ristoratore, dovevo prepararmi gli abiti per andare a fare una meditazione. Khandi, che organizza, voleva provare una cosa nuova e inusuale. Oggi c’è la luna nuova e l’argomento sarà la nostra parte oscura e i desideri e ha chiesto un dress code nero, io avevo capito total black e non ero l’unica. Ho anche provato a indossare una delle mie parrucche nere, ma non mi ci vedo (è anche economica e tiene molto caldo).

Ho provato qualche combinazione e messo in borsa le calze nere e un ricambio di maglia più pesante nel caso faccia fresco nella stanza. Saremo al centro benessere dove faccio pilates e yoga. Leggermente stanca sono arrivata e con le altre siamo scese di sotto per fare la meditazione. Mentre aspettavamo le ultime due abbiamo parlato tra noi cercando di conoscerci meglio, solo due le avevo già incontrate al raduno dei visionari (apri articolo del blog), non a casa il gruppo Whatsapp si chiama “visionarie”.
Con Khandi ho fatto altre due meditazioni simili, una con luna nuova (apri articolo del blog) e l’altra con la superluna blu (apri articolo del blog) e in entrambe le occasioni il pensiero, detta intenzione, che avevo espresso si è rivelato quasi esatto. Non è un sistema per fare avverare i desideri, ma guardarsi dentro con la meditazione, osservarsi e capire alcune cose, infine con l’energia delle altre donne cercare di fare quella cosa, non è come vincere al totocalcio.
Fino a ieri non ero sicura di venire, la schiena mi faceva ancora male e non potevo stare seduta in posizione del loto troppo a lungo, una meditazione dura almeno venti minuti dove si deve stare ferme nella posizione più comoda per il nostro corpo. Questa settimana ho preso le pillole che mi hanno dato in farmacia e per fortuna il dolore e fastidio è quasi sparito.
“LE DONNE HANNO BISOGNO DI SEDERSI IN CERCHIO, NON PERCHE' HANNO BISOGNO DI GUARIGIONE, MA PERCHE' HANNO BISOGNO DI RIFORNIMENTO.
“
LE DONNE HANNO BISOGNO DI ANDARE IN PROFONDITA'.
SEDERE IN CERCHIO NUTRE L'ANIMA.
Nel primo saluto tra noi, come al solito rompo il ghiaccio, ho iniziato presentandomi, ma senza dire che sono una donna trans a quelle nuove. Al momento non mi era sembrato pertinente comunicarlo. Khandi mi aveva scritto la tematica della meditazione e mi ha dato da pensare, soprattutto ho capito che dopo aver iniziato, finalmente, a vivere al femminile non avevo più desideri, ma solo obiettivi da raggiungere: ormoni, cambio documenti, fluidità nel fisico, cambio voce, eventuali operazioni, etc.
Questo fa di me una persona risoluta che pensa di sapere quello che vuole, ma c’è una cosa che non avevo affrontato fino a pochi mesi fa e che rimaneva nel limbo: la sessualità, il mio lato oscuro.
All’inizio della transizione avevo altro su cui focalizzarmi, dopo che ho iniziato la terapia ormonale sostitutiva ho iniziato a provare interesse per gli uomini. In precedenza mi sembrava di sentirmi a disagio solo a pensarci, l’accostamento all’essere gay e non lo sono. E’ complesso da spiegare, ma una donna transgender non operata che va a letto con un nuovo non fa di loro delle persone gay, anche se entrambe sono dotate di pisello. L’approccio tra loro e la sessualità sono diverse e non sono intercambiabili come nelle figure gay.
Dopo tre anni di ormoni il mio fisico inizia, finalmente, a somigliare a quello di una donna intorno ai cinquant’anni (ne ho 59) e mi ero posta questo pensiero bloccante:
“troppo donna per piacere a un uomo gay, troppo mascolina per piacere a una donna lesbica, il pisello mi rende inaccettabile piacere a donne e uomini cisgender
“. Sembrava una cosa senza possibilità di uscita tranne il fare l’operazione chirurgica di vaginoplastica.
Altra cosa che mi aveva bloccata è il dove trovare un possibile partner, non mi sono mai sentita a mio agio andare per locali notturni in cerca di compagnia e sesso. A Milano esiste un solo locale LGBT, ma è frequentato quasi solo da gay, lesbiche e drag queen. In realtà anche al maschile non sapevo dove andare per cercare e sperare di incontrare qualcuno di interessante casualmente…non è mai successo.
Ecco il pensiero oscuro che ho cercato di tenere dentro. Non deve essere una priorità, non devo perseguire solo quello altrimenti mi ritroverò come prima della transizione che “dovevo” cercare una fidanzata senza sapere più nemmeno il perché. In questo periodo mi sento pronta per cercare qualcuno oppure qualcuna a cui piaccia così come sono, indipendentemente da cosa ho in mezzo alle gambe. Oggi attraverso la meditazione e il condividere con altre donne cercherò di guardarmi dentro e focalizzare.

Come è andata? Della meditazione non ricordo molto, anche se ho cercato di seguire questo flusso di pensiero. Nella condivisione seguente ho rivelato che sono una donna transgender e raccontato quello che ho appena scritto nel blog, le altre mi hanno fatto un augurio con le mani sul cuore e ho visto qualche lacrimuccia. Non so bene cosa vedano le altre e quanto le influenzi con quello che dico e nel tono vocale, ma c’è sempre una solidarietà femminile che non mi fa sentire estranea a quello che stiamo facendo insieme. Non mi sento un’intrusa.
Dopo è stato il turno delle altre, dove ognuna ha espresso il suo intento, rivelato i suoi pensieri e insicurezze. La cosa bella di queste esperienze è che ti arricchiscono e tutto quanto rivelato rimane dentro la stanza. Tengo a raccontare solo una frase di una delle ragazze con problemi di depressione. Dopo aver ascoltato il suo intento mi era venuta una voglia di coccolarla, abbracciarla, farla sentire al sicuro. Quando ci siamo alzate per uscire le ho chiesto se potevo abbracciarla e mi ha risposto che voleva farlo anche lei dopo che ho raccontato la mia storia.

L’ultima parte dell’esperienza era quella di scegliere una delle carte messe a cerchio sul mandala, leggerla e farla mia. Ognuna poi ha fotografato la spiegazione sul libro relativo. Siccome abbiamo sforato di mezz’ora la durata ognuna l’ha letta in seguito, io il giorno dopo scrivendo questo articolo. Sono un po’ in apprensione, cosa c’era scritto?
Carta n.18 “Fiore di Luna”
PAROLE CHIAVE
Fioritura, Crescita, Talento
Fiore di LunaQuesta è la carta della crescita personale e indica che sta per iniziare un periodo di fioritura. Può significare che intraprenderete una nuova impresa o un nuovo hobby, o che diverrete più consapevoli di voi stessi, più resilienti e perspicaci a livello emozionale. Quali che siano le circostanze esterne o il catalizzatore, il Fiore di Luna è qui per incoraggiarvi ad aprirvi e mostrare al mondo i vostri colori più intensi e vivaci. Non è il momento di nascondersi e rimanere inattivi, e neppure di chiudersi in se stessi come un bocciolo; è tempo di voltarvi verso la luce e incorporare ciò che vi alimenta. Certo, a volte la crescita può risultare dolorosa e capita che accada attraverso dure lezioni della vita, ma abbiate fede: vi renderà migliori. I risultati positivi portano sicurezza di sé e una maggiore sicurezza conduce a risultati ancora più grandi.
È così che funziona la crescita personale. Perciò impegnatevi in qualcosa, ampliate le vostre abilità e sappiate di avere la capacità di diventare individui ancora più dinamici e completi.
E’ difficile da interpretare, un testo abbastanza generico e che può adattarsi a tutto. Le altre volte avevo pescata una carta con un testo fin troppo pertinente. Quello che ci leggo è che devo provarci, non sarà facile, ma ci saranno i risultati sperati.

In serata sono andata al cinema a vedere “Asteroid City”, non ho capito cosa ho visto, è un film davvero particolare di un registra unico e speciale. Mi è piaciuto visivamente, dialoghi perfetti e coinvolgenti, assurdità nella trama e in molte situazioni. Una specie di rappresentazione della fragilità umana e delle sue contraddizioni nelle relazioni. Centra qualcosa con l’esperienza di oggi? In parte, il cinema non è un luogo dove conoscere possibili partner, almeno per me.
Pensiero finale. Dicono che queste esperienze ti risvegliano dentro cose e emozioni nei giorni seguenti. Il giorno dopo ho sentito l’impulso irrefrenabile di mettermi lo smalto alle unghie. Sono stata senza quasi due settimane per far guarire un paio di unghie fragili, ho anche indossato quasi sempre abiti che di femminile avevano solo il colore, tutte cose sportive. Il riappropriarmi del lato femminile della vanità personale è una cosa bella.