Nel pomeriggio di ieri, mamma mi aveva detto che papà aveva chiesto quando sarei andata da loro, senza dire nulla però riguardo ai nostro trascorsi. Quattro anni fa il coming-out con mio padre non era andato per nulla bene (leggi articolo del blog). Anche mia sorella voleva saperlo io non sapevo cosa rispondere.
Bruna “Brava Bianca, prova a stare coi tuoi un questo momento così triste…ti abbraccio e spero tutto vada per il meglio
”
Alessandra “Ok. Fai bene a tentare. Ti auguro con tutto il cuore di riuscire a parlare con con tua mamma! Mi è venuta la pelle d’oca a leggere il tuo messaggio. Immagino sia stato un momento molto forte sia per tua sorella che allo stesso tempo per aver rivisto i tuoi. Prendilo come un gesto d’amore che ti ha voluto fare tua sorella! Ti abbraccio forte
”

Dopo una notte di dormiveglia di sogni ho cercato di ascoltare la mia vocina interiore che di solito non sbaglia mai ed era completamente silente, dovevo decidere da me questa volta. Al mattino ho preso la decisione di andare al mare dai miei e chiedere il permesso di poter vedere almeno mia mamma. Mi sono anche ricordata di una cosa che avevo pensato spesso all’inizio della transizione: “il massimo che poteva accadere era che le cose sarebbero rimaste come prima
“.
Ho guidato per circa tre ore e sono arrivata a Comacchio, dove ho parcheggiato pensando durante il viaggio a cosa avrei potuto dirgli, ma poi ho deciso che dovevo improvvisare, è inutile cercare di immaginare le cose in anticipo ed è molto meglio cogliere l’attimo. Avevo previsto di mangiare qualcosa in paese e magari telefonargli dopo pranzo, ma ancora una volta ho deciso che era meglio farlo subito senza tenermi delle menate a girare dentro la testa.
Di solito mio papà non risponde al telefono, un po’ perché è sordo un po’ perché distratto e soprattutto perché lo usa solo per le emergenze. Avevo anche il ricordo della sua voce molto arrabbiata di quattro anni fa quando avevo provato a telefonargli cercando una prima riconciliazione “noi non approviamo quello che fai
“.
Ho chiamato mia mamma e mi ha detto che stavano dentro la camera mortuaria, così dopo aver scambiato qualche battuta con lei, le ho chiesto se me lo poteva passare.
Un attesa di un attimo che mi è sembrata lunghissima.

Qui il destino mi ha sorpreso ancora una volta e papà con una voce tranquilla mi ha detto “non abbiamo niente da nascondere, vieni qui ti aspettiamo
”.
Quattro anni di attesa e le emozioni degli ultimi due giorni sono esplose dentro il mio corpo, ero molto triste per la morte di mia sorella e gioiosa per questa notizia di poter rivedere mia mamma di persona ed riallacciare i rapporti con mio papà.
Silvia C.”Amica mia, mi fa davvero felice che con tuo padre ora la cose vadano bene. In questo periodo così triste probabilmente lui ha capito che avere una figlia come te è una fortuna.
”
Che rapporto avevi con tua sorella? Se ti va,raccontamelo
Ho riacceso l’auto, ma il destino ci ha messo lo zampino. Il quadro era acceso, ma il motore non si avviava per nulla! L’auto ha quattro anni di vita e l’ho presa lo scorso anno, questo è stato il suo primo viaggio lungo. L’emozione di rabbia è arrivata insieme alle altre due emozioni “non puoi farmi questo”. Dopo una decina di minuti dove non si riaccendeva ho chiamato casa.

Ho chiamato mia sorella perché il mio papà non era ancora arrivato a casa e le ho raccontato che la macchina non partiva. Ho cercato di spiegare il dove mi trovavo, mio padre non usa il navigatore e poco più tardi mi ha telefonato dicendo che papà sarebbe venuto con l’auto a prendermi. Nel frattempo avevo chiamato il numero verde e saputo dal carro attrezzi che loro fanno un’uscita sola e se poi non fosse stata solo la batteria che era andata, a quell’ora i meccanici erano ancora chiusi, così siamo rimasti d’accordo che sarebbe passato alle ore 14:00.
Dopo una lunga attesa dove facevo avanti e indietro tra l’auto, la rotonda e il ristorante dove avevo detto sarei stata, chiamo mia sorella che con due telefoni ha cercato di capire dove ci trovavamo.
Mio padre era girato di spalle e non avevo capito che era lui, inoltre non era vicino all’automobile. Lui non sapeva quale era il mio nuovo volto “Ah è bionda adesso
” così più tardi mi ha riferito mia mamma sentendo la telefonata.
Finalmente ci siamo incontrati e anche qui è stato tutto molto normale, ho evitato di abbracciarlo e di fare qualsiasi gesto che non fosse un sorriso, sono salita sull’auto e siamo andati a 500 metri dove era parcheggiata la mia di auto e lì ha cercato di rendersi utile.
Giuliana “Per tua sorella mi spiace tantissimo, soprattutto per la malattia, adesso riposa e grazie alla sua luce tu e tuo papà vi siete riappacificati, ed e’ una cosa meravigliosa
”
Abbiamo aperto il cofano e guardato un po’ e mi ha fatto notare che la batteria aveva quattro anni, l’auto l’ho comprata usata lo scorso anno e pensavo che l’avessero cambiata. Oggi era stato il mio primo lungo viaggio con quest’auto e finché era accesa nessun problema, quando mi sono fermata la batteria è andata a terra e su queste auto rimane abbastanza corrente per illuminare quadro digitale, ma non per accendere il motore La sua idea è di andare al supermercato a comprarne una leggermente più potente e sostituirla.
Un po’ perché ho questa assicurazione che copre molte cose, e un un po’ perché ho esperienze di queste auto nuove che hanno dei componenti specifici, ho deciso di attendere il carro attrezzi.

Nel frattempo chiamiamo casa e avvisiamo che noi avremmo mangiato più tardi tardi perché ormai erano quasi le ore 14:00. Abbiamo atteso il carro attrezzi che è arrivato e ha proseguito oltre su una strada laterale. Ho dovuto inseguirlo e lui avrebbe dovuto sapere in quale via mi trovavo!. Era un furgone e la macchina non avrebbe potuto trainarla. Ha tirato fuori un’enorme batteria e l’ha collegata ai morsetti dell’auto che si è accesa. Il problema era davvero la batteria, per fortuna, non so a Comacchio concessionario gestisse l’eventuale gusto in garanzie e che in quanto tempo avrebbe potuto ripararla.
Ho seguito il carro attrezzi fino alla loro officina dove hanno guardato la batteria e mi hanno detto che è un modello speciale con dei morsetti non standard. Oh cavolo, ecco un’altra sfiga. Ha quindi telefonato per ordinarne una che per fortuna era disponibile, me l’avrebbe installata entro tre ore.
Siamo tornati a casa dove ci aspettavano mia mamma, mia sorella con nipotina e cognato, anche se una triste occasione eravamo di nuovo una famiglia.
Pietro “Sono contento per il rapporto con tuo padre. Non poteva continuare a fare finta di nulla, la realtà è ciò che è.
”
Lo sai, è solo il corpo di tua sorella che è morto, l'anima vive in un'altra realtà e ha smesso di soffrire. Ora ti vede e ti ama per ciò che sei. Sii felice per lei e ricordala quando sei in famiglia, i bei ricordi che aiutano a essere felici.
Leonardo “Ciao Bianca! Mi ha colpito molto quello che hai detto in call…ti mando le mie più sentite condoglianze e un grande abbraccio.
”
Sono felice del fatto che almeno le cose siano migliorate con tuo padre, è un dato di fatto che col passare del tempo quasi tutti arrivano ad accettare che siamo sempre noi. E niente, nella durezza di questo momento almeno avere il pensiero di poter ricostruire un rapporto con lui è sicuramente consolante.
Da qui in poi è successa una cosa strana, era una donna e ancora il loro figlio maschio. La parte maschile era per dare loro conforto, quella femminile per l’empatia.
Avevo portato abiti non troppo femminili per non attivare qualche barriera con papà, tranne gli abiti per il funerale.
Più tardi mi sono sentita di nuovo completa come se l’ accettazione da parte di mio padre teneva non completa la mia transizione a donna. Non erano le eventuali operazioni chirurgiche a farmi sentire incompleta, ma il non essere accettata completamente dalle persone più care.

Marta “Ciao Bianca che bello il tuo messaggio sulla riconciliazione con la tua famiglia. In questo momento triste penso ti abbia portato gioia. Vorrei abbracciare i tuoi genitori e dire loro che hanno una figlia fantastica
”
Sofie “condoglianze Bianca e bravissima per la tua capacità di vedere la Luce e la Bellezza in un momento così. Un abbraccio grande
”
Emma “Bianca, purtroppo certi genitori non cambiano… Ma tu sei diversa e cambiata e anche la tua forza è diversa…sono certa che tutto ciò arriverà anche alla tua mamma, se non al tuo papà. Un abbraccio grande. Forza Bianca, sei una forza della natura. Cara Bianca, bene; spesso capita che alla morte di qualcuno si sblocchino emozioni congelate…ancora condoglianze per la perdita di tua sorella.
”