Sono andata a Milano per lavorare in presenza e oggi ci sarebbe stato il pranzo aziendale, di solito si fa a dicembre ed è molto difficile prenotare, così hanno deciso di farlo oggi anche per festeggiare il compleanno di di uno dei due titolari dell’azienda.
Dopo una decina di minuti che avevo iniziato a lavorare è arrivato un messaggio vocale da parte di un mio zio. Era lungo solo sei secondi l’ho ascoltato e diceva che mia sorella Marilisa era morta nemmeno il tempo di metabolizzare la notizia che mi telefona mia sorella Marcella e mi conferma della triste notizia. Avevo una voce molto sconvolta e stava già pensando al dolore dei miei genitori, cosa che io al momento non avevo ancora realizzato.
Ho lavorato una mezz’ora cercando di sistemare alcune cose arretrate e la gestione dell’e-commerce e poi ho chiamato mia mamma che mi ha comunicato quanto era successo nella notte, mia sorella era malata da una decina di anni e avuto un ictus quando ero in bagno. Un altro dolore si è raggiunto intanto questa notizia, il pensiero che non avrei potuto andare a confortarli, mio papà non aveva provato la mia transizione come donna e non voleva che andassi da loro al mare e vedessi mia madre.
Ho cercato di tenere la mente occupata e non di far pesare la cosa agli altri colleghi che stavano arrivando.è un po’ come quando c’è la botta calda che non ti rendi conto davvero di quello che è successo, poi c’era la parte di me al maschile che ha tenuto dentro il segreto del mio essere donna per quarant’anni e un’ottima esperienza di tenermi dentro le cose e non mostrarle. Non credevo di riuscire ancora a farle una cosa del genere.
Dopo aver lavorato due ore siamo usciti per andare in piazza Duomo e il capo ci aveva depistati dicendoci il nome di di un altro ristorante, la sorpresa era che il pranzo si sarebbe svolto dal ristorante dello chef stellato Carlo Cracco, proprio in galleria del Duomo.
Motivo di più per non rovinare la giornata agli altri colleghi.
Il pranzo è stato interessante e con parecchi sapori scoperti, come tipico le porzioni erano minuscole e soprattutto erano piene di riduzione nel fondo del piatto c’erano piatti di pesce, alcuni di carne, un piatto di spaghetti con dieci spaghetti contati.abbiamo accompagnato con il pane che era molto buono e quindi quando abbiamo terminato il pranzo pranzo due ore dopo non eravamo eravamo affamati e anzi direi Che tutto sommato abbiamo mangiato bene.
Il vino era ottimo e siamo partiti con lo champagne per proseguire con un vino bianco secco e terminare con un rosso corposo.abbiamo anche preso un amaro fatto proprio per questo ristorante.un po’ perché appena il calice era quasi vuoto te lo riempivano e un po’ perché stavo cercando di non pensare a quello che è successo devo aver esagerato con il bere e tu non rimasta abbastanza rintronata fino a che non sono rientrata a casa la sera.
A casa ho dormito dormito giusto un’ora, ho mangiato una cosa veloce e leggera poi sono andata al Corso di Lettura Espressiva della Biblioteca, sempre per tenere la mente impegnata anche se non sapevo bene come fare per risolvere le situazioni con mio padre venire da loro al mare.
Al mattino dopo ho iniziato a sentire il colpo e una specie di vuoto dentro con questa mancanza. Con mia sorella eravamo legati finché eravamo bambini, sembra anche che come bimbo ero gelosissimo dalla mia sorellina. Crescendo ci siamo distanziati da adolescenti e soprattutto per il compagno che si era scelto che negli anni si è rivelato, dal nostro punto di vista, una brutta scelta che le ha rovinato la vita (geloso all’eccesso senza motivo, rissoso, ai domiciliari, giusto per citarne alcune). Preferisco ricordarla solare e soprattutto la sua risata cristallina e che spesso non riusciva a contenersi e andava avanti a lungo.
Un po’ perché i ricordi di quando ero al maschile come Gerardo stanno svanendo e un po’ perché appunto ho solo ricordi dove c’era abbinata un’emozione, non ho ricordi di lei da sola senza che ci fosse il marito con tutta la sua negatività e le cose che ci ha combinato.
Sono andata a dormire e ho passato una notte strana e in parte insonne.