Ieri sera sono andata nella campagna insieme a un gruppo della pro loco e una mia vicina di casa. Lo scopo era di arrivare al santuario della madonnina e ammirare la super luna, detta Luna Blu, anche se è di colore arancione. Il nome la differenzia dall’altra superluna. Questo lo so perché è stato letto un testo scientifico che ha spiegato alcune cose relative.
Ha fatto buio quasi subito e abbiamo acceso le torce, è stato suggestivo, sembrava di essere in un film dove la polizia setaccia il bosco cercando qualcuno. Mi è stato detto di andare più piano, ma il gruppo di testa camminava così lentamente che eravamo quasi fermi, ma troppo rapidi per alcune persone non camminatori. A parte l’organizzatore della pro loco, non conoscevamo nessuno degli altri trenta partecipanti. Il paese conta 5000 abitanti, ma questi non li abbiamo mai visti.
Dopo quaranta minuti siamo arrivati alla “Madonna del Cerreto”, qui ho letto una poesia di Garcia Lorca, un testo difficile, ma il pubblico ha applaudito, segno che ho letto bene senza aver avuto la possibilità di studiare prima il testo. Dopo di me una signora ha letto una poesia e una storia di Gianni Rodari sulla luna.
C’era anche un piccolo telescopio su cavalletto, che ci ha permesso di vedere la luna più da vicino. E’ stata una serata diversa.
Questa mattina, a sorpresa, ho ricevuto un messaggio dalla mia amica Khandi che scriveva che questa sera avrebbe fatto un’altra seduta del cerchio di donne luna piena, ne avevo fatto uno con lei molti mesi fa è mi era piaciuto molto (apri articolo del blog).
Questa sera eravamo in sette e tre di loro le avevo già conosciute l’altra volta, tutte molto giovani di età sotto i trent’anni e come mi ha fatto notare un amico guardando il selfie: tutte con i capelli lunghi.
In genere non trovo nessun disagio a stare con persone molto più giovani, ma ieri sera non mi sono sentita sempre così a mio agio, mi sentivo donna, ma anche un intruso, non ho avuto delle belle sensazioni che per fortuna sono poi passate. Ho notato che con le persone trans non abbiamo nessun problema di essere di generazioni diverse, si riesce sempre a parlare di tutto e apertamente, ma forse solo perché abbiamo una cosa importante che ci accomuna.
Sono anche venuta a fare questa meditazione di gruppo per liberarmi di alcune cose del mio se’ maschile che in questi giorni sono tornate fuori, ho avuto anche uno spiacevole ritorno della libido e quel coso in mezzo alle gambe che vuole comandare lui non mi piace per niente. Il giorno dopo osservando le foto scattate prima della meditazione ho visto che avevo il volto contratto, come quando mi accadeva in passato quando non riuscivo a essere davvero la me stessa donna. Nelle foto scattate dopo la meditazione, il viso è tornato solare e vivo, grazie alla meditazione, alla Luna, a Khandi e le sue energie e al fatto che volevo liberarmi di quelle cose e che magari al mio cervello serviva una pausa di gruppo per riorganizzare le cose.
Ci siamo messe in cerchio intorno a un mandala disegnato su di un grosso tappeto su cui erano poste anche delle candele e delle carte di un mazzo speciale, specifico per la luna piena.
All’inizio della meditazione ho avuto una sensazione di pesantezza e difficoltà, come se qualcosa non era a posto. Secondo Khandi era perché quando siamo entrate, con i vari saluti abbiamo inquinato l’ambiente, fatto sta che dopo alcuni minuti la sensazione è sparita.
Siamo rimaste in meditazione ad occhi chiusi per circa mezz’ora, nel frattempo Khandi ci diceva alcune frasi e suonava le campane tibetane. Non ricordo altro perché ero in connessione con me stessa e la respirazione.
Nella parte finale ad ogni espirazione dovevamo pensare a qualcosa che volevamo lasciare andare. Ho cercato di lasciar andare alcuni pensieri negativi che ho avuto in questi giorni e anche di lasciar andare l’ultima parte di me maschile, che quando si affaccia come in questi giorni non mi fa sentire a posto con me stessa e ho sempre il timore che possa avere una regressione e tornare in controllo la mia parte maschile. E’ un pensiero balordo, ma appunto ti esce fuori quando non sei a posto.
Il giorno dopo parlando con un amico delle superiori, mi ha detto che aveva appena gettato via disegni, libri, oggetti che ha conservato per quarant’anni, non è più la persona che era tempo fa. Ho pensato che anche le persone che non fanno transizioni comunque nel tempo sono persone diverse e che la persona di una volta non esiste più.
Un’altra cosa che ho compreso è che alcune decisioni che sto prendendo per il futuro partono da presupposti errati e non porteranno nulla di buono. L’obiettivo finale rimane lo stesso, ma non il modo di arrivarci e le modalità che dovranno rispettare la mia parte femminile.
Per un paio di volte ho aperto per un attimo gli occhi, curiosa di guardare le altre intorno a me, è stata una bella vista di donne rilassate intente a fare pulizia mentale di brutte cose, spesso indotte dalla società patriarcale che le sminuisce in tante opportunità come se non valessero molto, cosa che in realtà non è vera, ma appunto ti si porta ad abbassare l’auto-stima.
L’ultima cosa della seduta di oggi, terminata la meditazione, era di scegliere una carta, voltarla e a turno di ognuna Khandi avrebbe letto un testo abbinato alla carta. In ogni carta c’era qualcosa che in questo periodo della vita era molto pertinente ad ognuna, come abbiamo discusso in seguito. Io ho pescato la “Stella della Fortuna“.
Allego il testo della mia carta che riguarda una fortuna in arrivo. Nel passato recente ho avuto fortuna, ma non di soldi, nel senso di qualcosa che avviene apparentemente per caso ti porta dei benefici. Ripensando alla mia transizione e tutto il lavoro che c’è stato dietro, sono stata “fortunata” di avere una vita serena e che ho conosciuto un sacco di belle persone, come questa sera. Vedremo questa “nuova fortuna” che cosa mi porterà. Non posso dire quale è il desiderio che ho espresso…
“Quando in una lettura compare questa carta è 1l momento di esprimere un desiderio! La Stella della Fortuna è una luce che guida, una scintilla brillante nella notte più buia e un punto di potere magico. Nella Wicca, il pentagramma (o pentacolo, se è in un cerchio) è una stella a cinque punte usata per rappresentare gli elementi di terra, aria, fuoco, acqua e spirito. Indossando un pentagramma si possono attirare verso di sé più energie della Stella della Fortuna. Pensate anche a stelle con altre forme, come i fiocchi di neve e le stelle a sette punte collegate agli angeli e ai regni celesti. Potete usare tutti questi simboli nei vostri incantesimi e nelle meditazioni. Sappiate che quando compare questa carta è indice di un colpo di fortuna di qualche genere, o di una svolta positiva negli eventi. Pensate a voi stessi come a una persona fortunata e automaticamente la fortuna vi sorriderà di più. Tenete in mano la carta, chiudete gli occhi ed esprimete un desiderio. Dopo di che, procedete nella giornata con la consapevolezza di essere il genere di persona che attira la fortuna in ogni circostanza.
“
Ho iniziato la parte di condivisione e non ho detto che sono una donna trans, solo che quattro anni fa ho rivoltato la mia vita come un calzino e ora sto molto bene anche se ho qualcosina da risolvere. Ascoltando il testo delle loro carte, molte cose mi sono risuonate dentro e la maggior parte lo ho affrontate e risolte. Non mi sono chiesta se le nuove ragazze hanno capito questa cosa della transizione, ma non hanno dato segni di nessun genere, tranne dei sorrisoni miei confronti.
Infine ci siamo ritrovate in strada a fare un’ultima chiacchiera e guardare la luna nel cielo, che si era alzata e aveva cambiato colore diventando bianca.
Poi è saltato fuori un qualcosa relativo a “ci vediamo sabato prossimo allora”, per andare a milano per un evento, mi hanno invitata a partecipare. È una festa olistica con tanto di danze moderne e discoteca finale. Qui non mi sono sentita a disagio, anche se a volte mi sento protettiva come se fossi la vecchia zia, ma adoro danzare e forse è questa cosa in comune che mi fa stare bene con persone che hanno la metà dei miei anni.
Il giorno dopo mi sono risvegliata più serena dentro e forse sono riuscita davvero lasciar andare alcune cose e l’ultima parte di Gerardo.