Siamo andati in mattinata la camera mortuaria dove cercato di non guardare il corpo di mia sorella, preferisco ricordarla sorridente e solare come la ricordavo. In quel momento c’era solo suo corpo e non sentivo nulla del suo spirito, che era tornato da qualche parte. Ero lì a sostegno ai miei genitori e in questo caso ero contemporaneamente il primogenito maschio e la nuova figlia e tutto è stato molto normale seppur nel dolore che non riesco a immaginare.
Silvana “Mi spiace tanto Bianca ti faccio le mie più sentite condoglianze…Sono comunque convinta che il legame affettivo tra fratelli è sempre più forte …di ogni incomprensione … ora che ha capito quanto le vuoi bene ti starà sempre vicina soprattutto nei momenti più difficili ..Mi unisco alle tue preghiere..Un forte abbraccio
“
Non ho ancora elaborato il lutto al momento in cui scrivo, il testo l’ho dettato durante una camminata serale e forse non esprimo al meglio le mie emozioni. Questo è un diario della mia transizione e qui riporto solo alcuni fatti della giornata relativi a questo. Lascio ai commenti che ricevuto da tante persone care, il compito di mostrare i miei sentimenti di questa giornata.,
Sono arrivati poi mio zio Alessandro e mio zia Consolata e lei non mi ha riconosciuta per niente. Ha visto una donna alta e bionda e non sapendo nulla di me mi ha salutato freddamente pensando che fossi una parente del marito di mia sorella. Solo dopo le abbiamo spiegato chi sono e quando lo ha capito mi ha accolta con un sorriso. Mi ha chiesto se mi sento bene come donna e che se sto bene per lei era altrettanto.
Oggi ho avuto a che fare con tante persone che mi avevano conosciuto al maschile anni fa ed è stata una piccola soddisfazione capire che hanno visto una donna alta e non capivano bene chi fossi. Non abbiamo spiegato nulla, non ero io oggi il soggetto dell’incontro di oggi. Era spuntata una terza sorella di cui non avevano mai sentito parlare.
C’è stato anche lo zio anziano di mio cognato che mi ha preso in parte e mi ha chiesto chi ero che non riusciva a capirlo. Anche lui mi ha accettata senza riserve quando gli ho detto che ho cambiato sesso.
Dopo avere pranzato con dei tortellini freschi fatti da mia zia, mi sono vestita con abiti neri, non ne ho molti a casa e non avevo un giubbotto nero. In realtà l’avevo, ma era poco invernale e l’ho lasciato a casa. Ho provato a indossare il mio giubbotto rosso a rovescio perché in effetti sembra un double-face e con il foulard ho nascosto l’etichetta sul collo.
Siamo ritornati alla camera mortuaria e quando hanno chiuso la bara, mia mamma non ha più retto ed è scoppiata a piangere a dirotto. Mio papà invece tiene tutto dentro troppo e solo questa mattina siamo rimasti soli per dieci minuti con la salma e solo allora che l’ho visto piangere, per tutto il resto del tempo è rimasto impassibile. Ho capito da chi ho preso tenere questa barriera con il mondo e che mi sono tenuta dentro per tutta la vita quello che era un segreto che non doveva esserlo. Peccato che quando papà si stava sfogando è rientrato mio cognato e la barriera l’ha alzata immediatamente.
Tenuta a stretta mia mamma ho cercato di consolarla lasciandola sfogare. È stato un bene che con papà ci siamo riappacificati, c’era davvero bisogno che ci fossi in questi momenti. Avevo letto che un genitore non dovrebbe mai vedere morire i figli.
Per raggiungere la chiesa ho guidato l’auto, mio papà non ne era più in grado. Abbiamo seguito il carro funebre fino alla chiesa e quindi assistito all’onoranza funebre. Il prete ha fatto una messa sottotono, anzi monotona, abbastanza moscia e forse anche un po’ annoiante. Lo stesso per la perpetua che ha letto una parte del Vangelo. Inoltre non c’è nessun chirichetto ad aiutarlo e non c’erano neanche le musiche dell’organo.
Forse così è stato meglio, in mezz’ora la funzione è terminata. Sono battezzata e credo in qualcosa di superiore, ma non in quello che dice la chiesa. Però ho ricordato perfettamente le frasi da dire al momento giusto della funzione.
Siamo usciti nel piazzale per un ultimo saluto e allora ho rivolto, a voce molto alta e controllata, un ringraziamento a tutti venuti per salutare mia sorella Marilisa per l’ultima volta. E’ scoppiato l’applauso che non avevo previsto né richiesto.
L’altra mia sorella è scoppiata a piangere e così anche la mia nipotina vedendo mamma e nonna piangere. Ci siamo abbracciate e oltre al loro battito accelerato ho sentito che anche il mio lo era, nonostante avevo tirato fuori un qualcosa della mia parte maschile pragmatica per cercare di gestire le persone e stare loro vicina.
Oggi è stata una giornata strana, non solo per il funerale, ma per i vari sentimenti che ho sentito dentro e soprattutto essere donna con la forza d’animo che non credevo di avere.
Rimarrò qui fino a martedì mattina per dare loro conforto, non avevo previsto questa cosa, è stato il mio primo funerale e spero l’ultimo. Ho scoperto che ho diritto a un congedo di tre giorni e l’ho preso per stare vicino ai miei, ma a malincuore ho rinunciato a partecipare alla marcia della mia associazione transgender che ci sarà domani pomeriggio per ricordare le persone trans uccise dalla transfobia, una specie di funerale con camminata e candele. I miei compagni sono tutti in gamba e comunque la sapranno realizzare anche senza di me. Anche da parte loro ho ricevuto gli auguri auguri calorosi sia per la riappacificazione che per la mia decisione di dedicarmi qualche giorno ai miei genitori genitori.
Roberta “Sappi che le persone rivivono in noi attraverso i loro ricordi e portando avanti i loro principi…ti abbraccio forte forte forte
”
Oggi è stata una cavalcata di emozioni, di sentimenti, e di essere Bianca agli occhi del mondo, ora non c’è più nessuno che non lo sa. Non ho fotografie della giornata perché ho scelto di non distrarmi e stare sul momento.
Lucia “Bianca ti sono accanto in questo tuo dolore/dono, tua sorella è dentro di te. Sii piena di gratitudine. Ti abbraccio
“
Evita “Sono certissima che sia un dono di tua sorella. Insieme al tuo papà ora potrete riportarla vicina a voi nel ricordo
”
Francesca B.”Ho saputo solo ora di tua sorella. Mi dispiace tantissimo. Non riesco a immaginare quanto tu possa soffrire. Un abbraccio fortissimo. Mi sono commossa e un abbraccio ancora più forte
”
Elena K. ”Mi viene la pelle d’oca pensando a quanto la vita ci toglie e a quanto ci dona. Tu sei esperta di forza d’animo di risolutezza, di strade da percorrere, di prove da superare!
“
Siamo in un flusso che non ci è sempre chiaro, ma se riuscissimo a scorgerlo appena un pochino potremmo vivere di sole gioie.
Tua sorella ora sta facendo un’altro percorso, un viaggio senza corpo,
quel corpo che l’ha fatta soffrire e ti ha lasciato un dono. Un forte abbraccio
ari “Ciao Bianca sono profondamente dispiaciuta x la tua dolorosa perdita. Che il riavvicinamento del babbo possa essere la Vs forza per affrontare tutto questo. Un bacione grande”
Raffy “Che dire, a volte le più grandi tristezze , producono i miracoli
”
Giulia “Buongiorno Bianca, Mi dispiace molto per la perdita di tua sorella, ti abbraccio forte come solo tu sai fare.
”
Allo stesso tempo mi rincuora sapere che puoi di nuovo godere in pieno dell’amore di tuo papà (che sono sicura ci sia sempre stato!). A presto
Louse “Brava Bianca. Affrontare le cose proponendoti in questo momento di dolore ha molto aiutato tutti quanti e … vi siete ritrovati.
”
Sara “Ciao Bianca, mi dispiace tanto per la tua perdita. Leggere questo momento di dolore nella sua complessità e cogliere il dono di tua sorella vi è molto bello da parte tua. Ti auguro ogni bene
”