Sto tornando a casa dopo aver passato il weekend con i miei genitori per tenerli un po’ su di morale e elaborare il lutto. Sono triste per la perdita di mia sorella Marilisa e felice per il dono che mi ha fatto: mio papà mi ha accettato come donna, anche se continua in casa chiamarmi “il ragazzo”, che è una cosa molto strana perché detto da lui non mi dà nessun fastidio fastidio. Questa settimana ero sia maschile che femminile in casa… è stata una cosa peculiare. Questa mattina salutarci però mi ha detto “Stai attenta, non fare quelle punture che fanno male”… in effetti non gli ho spiegato quale è la terapia ormonale e che faccio controlli ogni sei mesi e non c’è tutto quel quel pericolo, però è stato bello sentirglielo dire.
I due giorni che sono stata con loro sono stati terapeutici anche per me e il percorso al femminile che sto facendo. Lo svegliarmi al mattino, salutarli, abbracciare mamma senza che mi sono truccata e preparata. Lo stesso alla sera rimanendo sul divano a guardare la televisione condividendo il momento guardando un quiz televisivo che in questo caso risulta divertente e stimolante nel cercare insieme a loro di indovinare le parole.
Abbiamo pranzato al centro commerciale, di fronte a tutti, senza nessun problema. Solo qualche sguardo sulla donna molto alta e bionda che sono. Ho acquistato delle mutandine, non era previsto nella mia valigia di stare fuori casa per così tanti giorni, e l’ho fatto insieme a mia mamma e la commessa di intimissimi è stata gentile e sentirmi dare della signora mentre ero insieme a mamma è stata davvero un’emozione.
In un certo senso anche andare nel bagno delle donne, mentre papà andava in quello dei maschi come a ricordargli chi sono adesso.
Abbiamo parlato con alcuni vicini di casa, fatto benzina, fatta la spesa. Cose normali che per me sono state cose fantastiche da fare insieme ai miei genitori. Ho anche pensato “erano quattro anni che sognavo di camminare a braccetto con mia madre”.
Abbiamo cercato una normalità familiare insieme, non so se è stato un bene non parlare molto di mia sorella. Avrei voluto cercare e condividere dei ricordi dove non ci fosse anche mio cognato, ma non ne ho nessuno e forse nemmeno loro dall’adolescenza in poi. Ora che li ho lasciati soli spero che riescano a elaborare il lutto senza cadere in depressione, sono due persone forti e sono felice di aver preso da loro così tante qualità (anche se da mio papà la testardaggine non è stata utile nella prima parte della mia vita).
Domenica mattina papà era uscito un attimo e mamma ha tirato fuori due scatole dall’armadio. Dentro c’era la sua bigiotteria che non mette più e mi ha detto di prendere quello che volevo. Mi sono commossa e dopo alcuni minuti che stavo osservando quei gioielli preziosi sentimentalmente, sono andata ad abbracciarla con le lacrime agli occhi. Mi aveva già accettata come nuova figlia anche se potevamo solo parlarci al telefono e cambiare fotografie.
Laura “Uhau Bianca che bello l'Amore di mamma è unico. È il gioiello più prezioso. Sono molto contenta per te. Un abbraccio”
Martina B.”Non credo prese trovare modo migliore per dimostrarti il suo amore
”
Valentina S. “Queste sono le cose importanti della vita
”
Mi sto dirigendo verso casa e in alcuni momenti, complice alcune canzoni alla radio, mi è venuto un po’ di magone e le lacrime agli occhi non so bene quanto è per mia sorella e quanto per aver potuto vedere i miei genitori dopo quattro anni.
Ora sono ferma all’autogrill dove esattamente quattro anni fa mi ero fermata a dettare le note del diario ed ero in lacrime (leggi articolo del blog). È come se si fosse chiuso un cerchio, questi nuovi ricordi di adesso vanno a compensare quelli precedenti tristi, ma anche liberatori dove ho affermato me stessa. Non sento una felicità completa, ma le sensazioni al cuore sono di vicinanza e di amore verso i miei genitori. Al maschile tenevo tutto dentro e sto’ imparando ad avere e gestire al meglio queste emozioni dentro al cuore.
Credo che per il resto del viaggio cercherò di metabolizzare questa notizia e che in un certo senso ha concluso una grande parte del mio percorso di affermazioni di genere, era come se mancava un pezzettino di me che ho ritrovato.
Silvia C.”Tu sei una persona speciale ed il tuo percorso di vita sicuramente ti ha donato capacità di gestione emotiva fuori dal comune.
“
Ciò non vuol dire che tu non soffra,anzi,forse più degli altri ma hai doti fuori dal comune che ti permettono di trasformare il tuo dolore nella tua nuova forza.
Io ti voglio strabene e ti stimo più di quanto tu possa immaginare amica mia
Carlotta “Bianca..riempi il cuore di speranza e amore..che dono infinito
”
Cristina “Bianca… che momento… non resta che viverlo fino in fondo… un abbraccio grande grande
”
Elena R.“Ti meriti tutto l’amore del mondo e pian piano tutto ti arriverà.
”