Questa mattina mi sono alzata alle ore 6:00, perché faremo colazione alle 7:30 con partenza subito dopo. Per fortuna dopo le 4:30 di questa notte, con un dormiveglia agitato di oscuri presagi, sono riuscita a rimettermi a dormire.
Appena sveglia ho fatto un’altra doccia per togliermi di dosso la stanchezza e il calore che avevo, non so perché ma questa notte avevo un sacco di caldo.
Anche se mi sento leggermente con un morale più elevato rispetto ai pensieri di questa notte, lo specchio del bagno ha delle luci che sono in pietose e mostrano tutti difetti del mio volto. Inoltre da ieri ho notato alcune cose e non capisco come siano avvenute in due soli giorni. Forse c’erano anche da prima e me ne ero accorta?. Sono ricresciuti alcuni peli sulle nocche delle dita ed anche tre peli sul avambraccio. Le basette hanno dei capelli bianchi, la pelle sul mento non è così liscia. Insomma sono un disastro e tutto insieme.
Ieri sera qualcuno ha detto che eravamo sette uomini e sette donne e che stasera sarebbe stato un problema sistemarci nelle camere, perché dormiremo su delle brande in un rifugio. Questa è una cosa che sapevo. cosa attesa e anche temuta. Questa sera non potrò ricorrere a delle aggiustatina di make-up prima di cena e forse nemmeno ad accorciarmi la barba. C’è un bagno in comune di cui la guida dice che è molto bello e pulito, però siamo in 14 e se c’è un bagno solo?
Ora devo farmi un make-up che mi possa durare quasi due giorni senza ritocchi. Questa sera forse non mi laverò i capelli, stanno diventando incontrollabili e troppo crespi.
Il percorso di oggi sarà più lungo rispetto a quello di ieri e terminerà dentro una specie di canalone dove c’è un fiumiciattolo. Il tutto sembra che sia molto suggestivo. Penso che oggi sia la giornata più impegnativa sia per il lato sportivo che per il mio lato femminile.
Il trekking di oggi è stato meraviglioso in quanto il panorama cambiato completamente rispetto a ieri e finalmente abbiamo attraversato un pezzo di foresta nera. Siamo risaliti per il fiume Wutach, abbastanza grande all’inizio con una buona portata d’acqua e mano mano che risalivamo la corrente diventava sempre più stretto e terminava all’interno di un lunghissimo canalone con le rocce.
Anche oggi abbiamo trovato del fango, ma forse ci siamo abituati oppure non era poi così tanto e non è stato così disagio, tranne in alcuni punti dove c’erano le corde a cui aggrapparsi e sotto c’era il fiume, una scivolata e via diretti all’ospedale.
Il panorama all’interno del canalone era davvero strepitoso. Mi è piaciuto tantissimo sentire il rumore dell’acqua attraverso i sassi.
A livello di conversazione sono stata brillante, ero me stessa e presente in quasi tutta la giornata, tranne in alcuni punti dove ero stanca morta e mi giravano alcuni pensieri a cui in realtà non davo molto seguito, concentrata come ero a guardare per terra.
Il trekking è stato molto lungo e impegnativo per circa 24 km di camminata.
Siamo arrivati a questa specie di rifugio, che non è in cima, ma fianco del fiume. Lo si raggiunge anche in auto per cui era una specie di mini hotel con delle camerate. Qui ci siamo bevuti una birra a cui ho fatto il bis durante la cena e prima di andare a dormire ero leggermente ubriaca di stanchezza.
Ho diviso la camera con Giovanni, un omone abbastanza imponente e ho scoperto che ha un problema di respirazione quando dorme: in parte russa in parte emette dei suoni inquietanti. Ecco spiegato il motivo per cui anche lui aveva la stanza singola negli altri hotel.
Inoltre abbiamo un letto doppio, ma unito, in Germania non si usa che letti siano separati, quindi praticamente un letto matrimoniale.
Da bravo cavaliere si è steso sul letto e mi ha lasciata circa mezz’ora di tempo per fare la doccia e prepararmi per la cena. Ho fatto un minimo ritocco al make-up e sono andata giù nella sala principale a mangiare. Questa sera avevo il proposito di fare meno pasticci mischiando cibi e mangiare meno, ma senza accorgermi mi sono riempita, complice anche la birra Weiss che ho preso.
Tornati in camera cerchiamo di dormire con una strana sensazione in quanto è la prima volta da anni che dormo nello stesso letto con un uomo, poi come Bianca è la prima volta.
Non so bene come comportarmi anche perché Giovanni non ha capito che sono una donna trans. Per prepararmi porto un po’ di cose in bagno e cerco di far tutto nello stanzino. Poi andando nel letto ho cercato a tenere un “atteggiamento femminile”. In realtà non importava davvero tutta questa pantomima stanchi come eravamo, ma per me è stato una specie di test di comportamento per il futuro. Uno dei miei timori e che saremmo potuti finire abbracciati, oppure lui con la sua mole si sarebbe girato schiacciandomi. Per fortuna nulla di tutto questo è accaduto.
A parte le prime due ore anche questa notte non sono riuscita a dormire e in più c’era il russare del “compagno di letto. Al mattino ero uno zombie.