Sono andata a Bergamo per fare il passaporto, quello vecchio non è scaduto, ma è di una persona che non esiste più legalmente. Questo è l’ultimo documento che mi mancava per terminare la transazione anagrafica. Ho anche copia della sentenza e dell’atto di nascita nel caso ci siano problemi (anche se per la legge dovrebbe apparire tutto nei loro computer).
Le notizie che dicono a riguardo del passaporto, che si può fare in posta grazie ai fondi del PNRR sono false, almeno nella provincia di Bergamo dove ci sono solo due uffici pilota… qualcuno si sarà mangiato i fondi… mi è andata bene che sul sito ho preso l’appuntamento dopo solo due settimane!
Ho deciso di andare in treno perché costa meno del parcheggio, le città diventano sempre più care e senza parcheggi liberi. Di contro ho camminato per mezz’ora dalla stazione per arrivare alla questura.
Oggi ho deciso che è stato come se fossi in gita, mi sono anche bevuta un cappuccino al bar nell’attesa.
Una volta dentro e avere preso il numero, ho atteso venti minuti. Nel mentre ho riguardato il passaporto accorgendomi che era ancora valido, ho avuto qualche dubbio se la richiesta che avevo fatto e i moduli erano corretti (lo sono stati).
Al mio turno ho consegnato tutti i documenti e spiegato che ho cambiato nome e sesso (ormai la faccio sbrigativa, trucco appreso da una cara amica che ha avuto un tumore al seno e lei dice questo e che sta bene…così si tronca qualsiasi discorso ulteriore). L’impiegata non ha avuto nessuna reazione e ha annullato il vecchio passaporto, dopo avermi chiesto conferma.
Mi ha scansionato le impronte e abbiamo finito. Tra un mese dovrò tornare per ritirare il nuovo passaporto. Avevo chiesto l’invio per posta, ma contrariamente a quanto indicato sul sito non sono venti giorni, ma circa tre mesi, così ho scelto il ritiro di persona, non avvisano quando sarà pronto…
L’ultimo pezzo dell’identità anagrafica di Gerardo è sparito.