Questa settimana mi ero sentita stanca dentro, non fisicamente, ma nella testa. Non sapevo spiegarmi il motivo. Ho avuto tre weekend di fila pazzeschi, pieni di emozioni, amicizie, attività che mi hanno arricchita dentro. Possibile che sia stato un sovraccarico di emozioni positive?
Giovedì sera ho fatto la meditazione con l’associazione Ametista e mi è servita a ripulire la testa da questa pesantezza. Deve essere una questione di energia di gruppo, quando ho provato a meditare in casa i mal di testa sono rimasti.
Avevo portato con me l’iPad per mostrare il video che abbiamo registrato della danza con la ragazza sulla sedia a rotelle. Kate ci ha inviato la bozza sabato scorso e nel guardarlo almeno cinque volte di fila ho pianto. E’ bellissimo, emoziona e risveglia in me le emozioni che ho provato nel danzare con lei e la mia amica Giuliana. Un lavoro di gruppo dove ognuna di noi ha messo un pezzetto e anche i due fotografi che ci hanno fatto le riprese. Ne parlerò più avanti dopo che Kate avrà presentato la sua tesi al Naba, il video è una parte del suo lavoro.
Questa volta ho osservato le persone che stavano guardando il video ed erano tutti immobili con gli occhi sullo schermo per non perdersi nulla. Alcune si sono commosse.

Era ritornata una ragazza che aveva fatto un solo incontro, mi ha colpita il suo modo di muoversi e sedersi sul tappeto. Longilinea, alta come me, cammina che sembra non avere peso. Più tardi mi ha detto che da ragazzina ha fatto danza classica, ma negli ultimi anni ha fatto solo teatro e con grandi nomi, ha pure conosciuto Dario Fo. Mi sono sentita piccola e dilettante con i miei cinque anni di teatro. L’ho convinta a provare a tornare a danzare e mi ha dato un paio di nominativi in zona dove fare corsi a cui lei sta pensando di frequentare.
Dal giorno dopo ho cercato di muovermi in maniera più leggera, nonostante i miei ottanta chili (di cui tre etti circa di seno). Nella meditazione mi sono accorta di una cosa di questi ultimi giorni: era come se interpretassi Bianca senza esserlo dentro. La stanchezza mi aveva preso e con il mondo mi sono comportata come sono conosciuta adesso. Ora credo di essere tornata in bolla, con i chakra allineati.

Questa mattina sono andata a lezione di danza dove ci sono state delle nuove coreografie e nuove musiche nel workout. E’ il primo caldo della stagione ed ero provata parecchio. Ho cercato di essere più leggera e fluida, l’importante è che lo sento dentro e non cosa si vede da fuori.
Da oggi ho iniziato anche a dover capire cosa è importante finanziariamente. Con l’ultima riunione di condominio abbiamo approvato dei lavori urgenti, rinviati per anni. Il problema è dover trovare i soldi, oltre al pagamento delle rate del condominio bimestrali.
In questo periodo ho da pagare il mutuo della casa (con i tassi che sono stati alzati per farci pagare a noi la gestione dell’inflazione…), le rate dell’auto, quelle dell’iPhone, Luce e Gas (ho lavorato per tre mesi con 17,5 gradi in casa, coprendomi, ma l’importo è stato comunque alto)… anche fare la spesa è diventato molto caro.
Devo tagliare alcune spese e non fare dei laboratori di teatro e danza a cui tenevo molto. Ho fatto due conti e ad esempio al sabato se non prendo l’autostrada, non faccio colazione al bar, risparmio 8€, che in dieci mesi sono mezza rata mensile per i lavori straordinari. Lo stesso su altre cose che sto valutando non indispensabili, tra cui caffè e gelati.

Dopo la lezione siamo rimaste al bar a bere il caffè (ogni volta una di noi offre, per fortuna ho c’è già stato il mio turno da poco) il solito gruppo ristretto. Stiamo organizzando per ottobre un viaggio a Dubai di quattro giorni con danza in un hotel super lusso a prezzo da tre stelle. Ho detto che non potrò esserci per due motivi, uno è finanziario, ma l’altro più importante è che è meglio che non vada nei paesi islamici. Nonostante ho i documenti rettificati, in caso di controlli e perquisizioni scoprirebbero che non ho una vagina e rischierei dei casini non indifferenti. Purtroppo in quei paesi c’è una grande transfobia.

Tornata a casa, dopo doccia, pranzo con un’insalatona, dormita breve, sono uscita per fare una passeggiata di un’ora rimanendo al telefono con mia mamma. C’era il sole e mi sono goduta entrambe le cose.
Alle ore 17:00 dovevo andare a Treviglio presso la mia scuola di Teatro, dove faccio alcuni laboratori. Prima sorpresa l’auto che non si era messa in moto. Lo scorso ottobre ho cambiato la batteria (e la Kia ne ha una speciale che costa il doppio delle altre), possibile che si sia già scaricata? Mi sa che non c’è garanzia sulle batterie e spero che non sia quella, altrimenti sarà un’altra spesa imprevista (dopo gli occhiali). Per fortuna dopo un paio di minuti si è messa in moto e sono andata alla scuola. Ho parcheggiato sperando che si sarebbe riaccesa. Nel chiudere l’auto mi ero resa conto di aver dimenticato a casa il telefono, proprio una bella combinazione: auto con problemi e non poter chiamare il soccorso. Per fortuna la sera al terzo tentativo si è accesa!
Ero in leggero anticipo e stavano terminando una prova. Lo spettacolo di Impro non ha un copione, ma solo delle tecniche utili a reagire alle situazioni, inventando sul momento situazioni possibilmente con un lato umoristico. Dato che sono “di casa” Maurizio mi ha chiesto se volevo fare la valletta. Questa cosa mi mancava nelle mie attività.

Con lui che fungeva da introduzione e presentatore, abbiamo giocato innescando un tormentone sul fatto che io ero più alta di lui. Il mio compito era usare il ciak per dare inizio alla scena. Ogni tanto mi inginocchiavo oppure mi abbassavo quando veniva verso di me e mi rialzavo quando era di spalle, abbiamo fatto una scenetta a chi va più in basso e mi sono sdraiata al suolo. E’ stato molto divertente fare una piccola parte dello spettacolo e pure io ho dovuto improvvisare e credo di essere diventata abbastanza brava da fare da spalla.
La serata è terminata con l’aperitivo, alcuni hanno portato qualcosa e io dei panini, e dopo una mezz’ora di chiacchiere ero in apprensione per l’auto, così prima di rimanere sola in strada senza telefono ho salutato e sono tornata all’auto.

Non ho foto di me della serata avendo dimenticato a casa l’iPhone, ma ho fatto molte foto allo spettacolo usando il telefono di Max (il direttore della scuola) che chissà se vedrò mai.