Al mattino mi sveglio presto, ho la schiena che mi fa male, ieri sono stata sdraiata quattro ore, ma riesco a dormire fino alle 8:30 grazie al letto con materasso memory che ho comprato lo scorso anno, altra spesona a rate. Penso che magari in futuro alcune operazioni le farò chiedendo un prestito e rateizzandole.
Mi alzo molto assonnata e mi guardo allo specchio sperando nella sensazione di vedermi senza barba già al mattino, ma lo specchio mi ritorna l’ immagine di una donna mezza addormentata piena di macchie rosse e vedo che ce ne sono anche tre nere, su cui metto prima la crema ufficiale e poi la Gentamicina.

Le sensazioni oscure di stanotte sono passate e con dispiacere metto del fondotinta per coprire il rossore, ma per la prima volta non devo mettere lo strato che camuffa il colore nero-grigio dell’alone barba, tipo Fred Flintstones. Devo andare a lezione di pilates, che ho spostato per oggi, sono fiacca e spero di tirarmi un po’ su. Cosa che riesce perché mi sblocca, mi rilassa e migliora la mia sinuosità di movimenti femminili.
Oggi giornata super impegnativa: pilates, nel pomeriggio a Milano riunione dei volontari dell’associazione per sito e social, in serata cena in maschera. Domani mattina dormirò sicuramente a lungo.
La mia vita sociale è davvero esagerata e domani avrei potuto avere altri impegni, ma conosco i miei limiti fisici e farò solo una camminata nel pomeriggio insieme alla mia vicina di casa.
Nel pomeriggio sono andata a Milano per fare una riunione del gruppo volontari della mia associazione ACET. Mi sono vestita con il costume che userò questa sera per la cena in maschera della mia amica Betty.
Mi sono portata dietro anche gli accessori per fare le fotografie: guanti bianchi, cappellino, chiave inglese. Avevo anche indossato gli scarponcini lucidi, ma non mi sono fidata a guidare con quelli.
Tra l’altro in macchina ho portato dietro due tipi di giubbini e alcuni ricambi perché non si sa mai. Siccome non sembrava a fare troppo freddo per andare alla riunione mi sono messa il giubbino un po’ più leggero, avrei dovuto fare solo 100 m a piedi all’esterno uscendo dalla metropolitana.

Arrivo nel luogo dell’incontro dentro e scopro che non c’è nessuna prenotazione e mi dicono che non c’è nemmeno posto per cinque persone. Mentre attendo all’interno, fuori fa abbastanza freddo, vado in bagno, esco e poi vedo fuori arrivare i primi due. Esco esco e scopro che non hanno prenotato, Inoltre gli altri due sono in ritardo. Rimaniamo fuori a parlare, ma io comincio a sentire il freddo. Dopo venti minuti riesco a convincerli di andare in un altro posto al caldo ad aspettarli.
La riunione è andata abbastanza bene tranne che chi la organizzata è arrivato tardissimo dopo più di un’ora. Nel frattempo ho potuto conoscere i ragazzi, ero io come donna con quattro ragazzi trans, tutti molto giovani.
È stato interessante e molto bello vedere di persona e conoscere un pochino la loro storia.

Alle ore 18:30 sono tornata la metro e quindi all’auto e sono partita per andare a casa della Betty, la mia stanchezza aumentava mano mano. Per fortuna non ho trovato molto traffico, ma guidare quando già fa buio dentro Milano e cercare di seguire la strada del navigatore mi stanca tantissimo. Finalmente arrivo e riesco a parcheggiare a soli 300 mt.
Indosso un giubbotto molto più pesante e raccolgo le cose che avevo portato per la cena, la Betty arriva diretta da un congresso e non avuto tempo di cucinare, quindi ognuno ha portato qualcosa.

Entrata in casa, mi cambio le ultime cose, iniziamo a preparare la tavola e dopo poco arrivano le altre cinque persone, ognuno con un bellissimo abito.
Da parte mia ho abbastanza fame e penso che anche agli altri sia così, così ci accomodiamo intorno al tavolo e iniziamo a mangiare le prelibatezze che ognuno ha preparato. C’è una caponata di melanzane spaziale, l’hummus, Una crema di melanzane, la mia torta salata, del salame, mozzarelle di bufala, e del pane al sesamo fatto in casa.
Da parte mia mangio più di quello che avrei voluto quando tornerò a casa sentirò un po’ lo stomaco pieno.

L’idea della festa era di vestirsi da personaggi di film e telefilm e poi magari preparare una frase particolare che riconosce il personaggio.
Il mio vestito, nonostante è uscito benissimo, È stato un recupero ideato in settimana in quanto la festa era stata annullata e poi sabato scorso riconfermata e io non ho avuto tempo né di pensare né di trovare gli abiti adatti. Così ho avuto l’idea di recuperare la salopette che avevo usato lo scorso anno all’esame del corso di Lettura Espressiva, e non so come mi è venuta l’idea di vestirmi da idraulico come super Mario. Il mio personaggio sarebbe la sorella Maria, scherzando ho anche pensato che potrebbe essere che questo personaggio dei cartoni ha fatto coming out ed è diventato una persona trans…

Ci accomodiamo in salotto e dopo aver fatto numerose fotografie, Propongo il mio monologo che avevo fatto lo scorso anno, quindi combinazione salopette e monologo. Piace molto, ridono e applaudono. Poi gli altri ma mano ognuno ha detto delle frasi ho fatto delle cose.
Uno degli invitati si è vestito come Igor nel film Frankenstein junior, con tanto di gobba. Abbiamo passato tutta la sera che ogni tanto gli dicevo a “bella quella gobba” e lui rispondeva “quale gobba?”. Chi non ha visto il film non può capire.
“Costume fichissimo!!! Bellissima idea!
”
“Che bellona!
”
“Super davvero!!!!
”
“Super super Maria bros
”
“NOOO, MA STRABELLAAAAAAAA
”
“Ma che forte! Dove hai preso quella tutina???? La voglioooo
”
“Mai visto un super Mario così sexy
”
“Che stile
”
“Bravissima. Book di foto perfetto! Veramente carina e simpatica con quella tutina
”
“Infatti mentre i super uomini a carnevale in minigonna e tacchi con la scusa del carnevale seeee credeghe noi da muratori camionisti operai x par condicio
”
“Grazie a tutti per la bella serata siete delle persone splendide
”
La serata è continuata facendo dei giochi di indovinare personaggi famosi e poi alle ore 23:30, quando visibilmente e tutti stavamo sbadigliando, abbiamo salutato la padrona di casa e io sono ritornata verso la mia di casa. Ero stanchissima e mi sono fermato a metà strada all’autogrill a prendere un caffè per essere sicura di arrivare intera.
Durante la serata sono stata me stessa, però la stanchezza che avevo addosso non mi ha fatto godere appieno la serata. C’è stata anche una piccola nota stonata quando ci stavamo vestendo per uscire e una delle ospiti mi ha detto bravo, per poi correggersi subito.
Non è un segreto che sono una donna trans, solo che con gli altri non ne avevo parlato, quello che mi hai dato molto da pensare è che questa sera mi sentivo molto carina, truccata, con la parrucca, ma evidentemente qualcosa traspare.
Ho avuto una notte molto agitata e nel dormiveglia prima di addormentarmi ho ascoltato la voce della coscienza, che era qualche giorno che mi stava suggerendo qualcosa che io non stavo ascoltando, di non continuare con la elettrocoagulazione.