Questa mattina sono andata a far colazione al baretto, evviva. Evviva!. Mi sono goduta il cappuccino con la brioche. Poi sono andata dal mio medico per ritirare l’impegnativa ma ho scoperto che avevo lasciato gli orari del vecchio medico e quindi lunedì mattina in realtà è chiusa, andrò a questa sera.
Quindi ho comprato della carne bianca dal macellaio perché dovevo riempire dieci minuti e passando di fronte ho visto che era quasi vuoto. Sono andata a fare il pieno di GPL alla macchina e quindi a Treviglio per fare l’epilazione del petto e dell’addome.
Arrivata nella zona parcheggio guardo i messaggi e c’è un vocale di Evita, mi dice che ha aspettato questa mattina per ascoltare come si deve le prime tre pagine del suo libro che ho letto in maniera espressiva. Voleva godersele e nel weekend è stata molto incasinata per farlo. Mi ha detto che si è divertita molto ad ascoltarmi e le piaciuto! Dato che il suo libro è stato letto anche dalla Claudia Gerini la mia è stata un’impresa notevole per una principiante. La sera ne parlerò anche con Stefania del corso di Lettura Espressiva, che mi dirà che non ho avuto tempo di ascoltarlo come si deve, però ha notato il mio impegno e il lavoro che ho fatto: sono migliorata tantissimo.
In serata abbiamo fatto il corso di Lettura Espressiva. E’ iniziato il secondo quadrimestre e abbiamo iniziato con la dizione. In realtà non mi piace molto questa fase perché c’è da studiare tutte le regole di pronuncia delle vocali (aperte e chiuse) e gli accenti. Ho sempre avuto una repulsione sin dalle elementari per imparare a memoria le regole della grammatica. Il che è strano detto da una che parla Inglese molto bene e soprattutto lo scrive (e anche il Giapponese base). Ma fa parte del corso in ogni caso, poi si fanno gli esercizi insieme finché siamo di presenza, quindi è comunque molto bello e in alcuni momenti si ride di gusto su determinate situazioni o pronunce errate.
Da parte mia ho scoperto che ho delle serie difficoltà con tutte le “e” aperte, in parte anche perché avendo fatto la logopedia, ho una voce diversa non naturale (il suono è generato dentro la mandibola e non di petto) e ho scoperto che con certe parole e suoni non mi escono più come prima e non riesco a pronunciarli in tono più basso.
Ad esempio i maschi del corso mi sembrava che leggessero “come me da maschio” e secondo la maestra pronunciavano correttamente, mentre io con la voce di tonalità più alta, non riuscivo a dire determinate parole nel modo in cui lo dicevano gli altri. Anche separandole e poi dicendole di fila non c’è stato verso. Comunque studiare insieme di persona è impagabile, altro che didattica a distanza e remota.
In nottata ho avuto un dormiveglia molto agitato, ieri sera ho voluto mangiare qualcosa alle 23:00 e non dovevo. Mi rimasta tutta notte una sensazione brutta di desolazione e di tristezza. Dopo aver sognato anche qualcosa di triste o che mi aveva buttato giù. Per fortuna al mattino avevo quasi dimenticato tutto, mi chiedo se centrano gli ormoni che finalmente stiano facendo un qualche effetto.
In mattinata chiamo il Niguarda per confermare l’appuntamento con la psicologa e la voce robot mi dice che ho ben venti persone davanti in attesa. Mi scappa l’occhio sulla ricetta e vedo che l’hai intestata ad un altro e non c’è il mio codice fiscale! Riaggancio il telefono.
Metto un bigliettino nella cartelletta e dopo pranzo vado allo studio medico e lascio lì il tutto in modo che giovedì mattina ritira per la ricetta corretta. (la farà però non indicando la quantità a 4, chissà quando andrò a fine mese all’ospedale come prenderanno la cosa?).l
La giornata lavorativa incasinata, soprattutto al mattino cercando di fare una cosa che non funzionava ed era corretto che non funzionasse, ma alla fine ho capito come gestire la cosa.
Alle ore 19:00 faccio pilates online visto che abbiamo cambiato giorno e forse è meglio per non averla nello stesso giorno della lettura.
Mentre attendo il collegamento, cerco di fare gli esercizi del corso di lettura, che non ho tanta voglia di fare perché mi ricorda qualcosa di scolastico. In realtà finalmente dopo almeno trent’anni ho capito quale è la lettera e con l’accento a destra e quale a sinistra. A sinistra è l’accento acuto, quello squillante.
Ho fatto una pagina di esercizi mettendo gli accenti al posto giusto in una serie di frasi, nei prossimi giorni cercherò di correggerli e vedere se ho capito qualcosa oppure non ho capito un tubo.
La lezione inizia che ci chiede se abbiamo un rullo oppure riusciamo a farlo arrotolando a salsicciotto degli asciugamani. Siccome non siamo preparate istruttrice ci dice che ci spiegherà e lo faremo la settimana prossima. Più tardi guarderò su Amazon, ma non ho voglia di spendere 30€ per comprarne uno.
La lezione di un’ora passa abbastanza in fretta, ho sofferto solo gli ultimi 10 minuti quando abbiamo fatto ancora l’estensione con l’elastico. Le altre cose che abbiamo fatto sono esercizi vicino alla sedia ed altri da sdraiate.
C’è stato un esercizio che dovevamo usare un movimento pelvico che non credevo di essere in grado di riuscire a fare, invece ci sono riuscita. Piccole soddisfazioni.
La cosa che mi gratifica sempre è che l’insegnante per lei siamo due donne tutta la grammatica è corretta.
Finita la lezione faccio la doccia e mi sembra che i miei capelli nell’ultimo mese siano cresciuti di qualche centimetro, infatti quando sono senza parrucca o comunque un qualcosa nell’aspetto di femminile con il volto più arrotondato, non troppo ma è già un inizio.
Faccio una cena non pesante siccome sono abbastanza stanca mi guardo un film su Amazon “Il mistero del Louvre” Ambientato nel 1800, è stato bello da vedere e rilassante.