Iniziamo con i sogni.
Poco prima di svegliarmi ho fatto una serie di sogni di cui ricordo poco, ma abbastanza vividi e comunque ero in versione femminile con abiti adeguati. Spesso i miei sogni sono “dei film” e non sempre sono la protagonista. Lavoravo in un posto dove c’erano delle mie ex colleghe e tutti mi avevano accettata come donna. Dovevo andare in bagno e nel muovermi nelle varie stanze scopro che nel co-working dove lavoriamo, hanno aggiunto varie palazzine con tantissime stanze piene di persone.
Quindi il bagno non riesco a trovarlo, chissà dov’è finito. Esco dall’edificio e mi ritrovo dentro prima un teatro e poi una specie di transatlantico, dove finalmente riesco a trovare dei bagni che però sono molto sporchi e non ci sono le porte. Esco senza averla fatta. Poi il sogno si fa confuso e non ricordo com’è andato.
Penso che non ci sia un reale significato al mio sogno!
Oppure il subconscio mi dice che sono alla ricerca di qualcosa e che non lo trovo come vorrei.
Barbara nel pomeriggio doveva chiedermi una cosa e le è partita una video chiamata per errore… più tardi mi ha scritto un messaggio, ma io l’ho letto solo quasi un’ora dopo perché oggi pomeriggio al lavoro è stato un delirio. La banca ci ha segnalato un tentativo di frode al sito, il commercialista ci ha detto di cambiare la modalità di emissione di un tipo di fattura, e tante altre piccole cose tutte insieme.
In mattinata ho anche chiamato la commercialista per farmi spiegare bene cosa avrei dovuto fare. Mi sembrava di aver la voce corretta femminile, ma un certo punto ha usato il maschile su di me e mi ha dato un pochino fastidio. A fine telefonata ho realizzato che siccome è lei che fa la mia busta paga, non sa che ora sono una donna!
Tornando alla telefonata con Barbara, mi ha raccontato che settimana scorsa è stata molto male per quattro giorni con fiacchezza estrema. Solo dopo il weekend parlando con alcuni medici ha scoperto che il malessere era dovuto al vaccino Covid, prima dose.
Poi ci siamo raccontate le varie novità e i corsi che stiamo frequentando.
Parlare con lei mi tira sempre su mi ha fatto passare lo stress accumulato oggi dal lavoro.
Ha anche chiesto come sta andando col tipo, Giovanni, quello beccato con “Facebook Dating“.
Con lui ci siamo telefonati già due volte, parlando parecchio.
Ogni giorni mi invia un’immagine di buon giorno e dopo che ho commentato a quella di un fiore, manda solo fiori. Scrive che sono bellissima e mi ha anche inviato un paio di vocali brevi.
E’ cotto di me e al telefono continua a dirmi che ho un “fisico bellissimo“, mi ha inviata dalle sue parti per andare a pranzo al ristorante.
Ho pensato a quello che potrà succedere appena ci telefoniamo. La mia intenzione è di digli che sono una donna trans. Le sue reazioni possono essere:
- riattacca il telefono e mi cancella da WhatsApp
- mi dice che non è interessato a continuare
- l’ultima opzione che in realtà un pochino mi spaventa è “che potrebbe dire di sì, che non importa e vuole continuare a conoscermi”.
Perché mi spaventa? Perché si apre uno scenario nuovo e sconosciuto. Non so se sono già pronta per un eventuale relazione con un uomo…non ho ancora finito l’epilazione del viso, ho poche tette e spero presto che il dentista completi il lavoro ai due denti che mi mancano.
Questa sera appena terminato di cenare mentre lavavo i piatti, suona il telefono ed è Giovanni che chiama con un quarto d’ora di anticipo.
Sento dei rumori e disturbi nel telefono e faccio fatica a capire. Quel poco che capisco è mi racconta che è appena uscito dal lavoro e sta salendo in macchina. Poi la connessione migliora.
Non mi è sembrato opportuno iniziare raccontandogli di me, visto che stava guidando e non vorrei provocargli un incidente.
Ha iniziato chiedendomi se avevo fatto ancora ginnastica, perché gli avevo mandato la fotografia dell’altro giorno quando facevo pilates, ha ripetuto molte volte che “ho un corpo perfetto.
“
Abbiamo parlato un po’ di politica e del casino con il governo che è caduto, poi abbiamo parlato del McDonald e dei fast-food. Parliamo spesso di cibo.
Nel mentre è arrivato a casa e ho sentito un miagolio di sottofondo. Quindi ho scoperto che la sua cascina ristrutturata è in collina, con vista sul lago d’Iseo. Ha gatto un cane un oca, un cavallo e non mi ricordo più quali altri animali.
In realtà è un tipo molto simpatico con cui parlarci, però è un campagnolo oppure un montanaro, oppure semplicemente un bresciano.
Non so cosa sto cercando, ma non è lui.
Sul finale mi ha chiesto cosa avrei fatto nel weekend, mi ha rinnovato l’invito ad andare a mangiare da qualche parte una domenica. Questa volta si è anche offerto lui di venire verso di me, peccato che da queste parti non c’è un ristorante decente e magari fare due passi.
Non posso più continuare con questa cosa, che non è una finzione perché mi ha fatto molto piacere essere corteggiata, anche se solo telefonicamente. La vocina dentro di me stamattina aveva detto di non dirglielo.
Nei prossimi giorni dovrò inventarmi qualche scusa per iscritto e digli che è meglio che interrompiamo la nostra conoscenza, ma al momento non ho idee, e non mi piace mentire.
Barbara “Ah, cavoli. Alle volte succede che approfondendo la conoscenza ci si accorge di questo
”
Rosanna “Incontralo. Non si sa mai
”
Due giorni dopo…(sabato)
Torno a casa e c’è un vocale di Giovanni che mi chiede come sto e cosa faccio oggi. Avrei dovuto scrivergli un messaggio stamattina dove gli spiegavo della donna trans, poi ho soprasseduto. Vorrei farlo ora, ma la vocina dentro mi dice che oggi per me non è la giornata giusta per scrivere.
Lo farò domani, intanto gli ho risposto.
“Ciao, giornata grigia. Ho un leggero raffreddore da ieri pomeriggio, stare sempre in casa a lavorare non mi fa bene, visto che appena esco prendo subito freddo. Ho fatto la spesa e poi al bar mi sono rilassata con un cappuccino con cannella, più tardi farò la tinta ai capelli e poi seratona online con amici a parlare del capitolo di un libro di spiritualità, il tema di oggi è il cuore.“
Domenica.
Terminata la chiamata scrivo due note sul blog riguardo la giornata di ieri e finalmente mi decido a scrivere il testo per Giovanni, non posso più rimandare oltre, anche stamattina ha inviato un buongiorno fiorito. Ho pensato molto i punti salienti, vediamo ora cosa mi esce. Gli dirò la verità e vada come vada, la strada che ho imboccato è quella della trasparenza e verità.
“Caro Giovanni,
prima che la nostra conoscenza prosegua oltre, devo raccontarti una cosa di me. Volevo dirtela l’ultima volta, ma eri in auto e non ho voluto distrarti.
Se dopo non vorrai più proseguire con il conoscerci meglio, non preoccuparti e non me la prenderò.
Nella chat di Facebook ho scritto che cerco per “amicizia e chiacchiere”, non prevedo al momento relazioni più o meno stabili, ma non le voglio escludere.
La cosa che devi sapere è che non sono una donna biologica, sono una donna trans. Significa che non ho una rosa in mezzo alle gambe. Come hai visto dalle foto ho comunque un fisico da donna e miglioro giorno dopo giorno con la terapia ormonale.
Non pensare ai ‘travoni’ da strada, una donna trans è una donna “normale” che ha un lavoro, tanti amici, genitori e sorelle.
Ecco l’ho scritto, ora sta a te pensarci sopra.
Se vorrai parlarne sono a tua disposizione dopo le ore 16:00, altrimenti ti auguro una buona vita.”
Dopo otto ore che ha letto il messaggio non ho ricevuto nessuna risposta, ecco la quarta opzione, nessun riscontro, non l’avevo considerata.
Non so perché, ma mi sento tranquilla e sono rimasta coerente con me stessa.
Dopo qualche giorno.
Giovanni non ho più scritto, quindi posso dire che inizio della storia con lui è terminato. Sono sollevata perché quello che dovevo fare l’ho fatto, non ho tenuto segreti e anche se non mi sento ancora pronta per una storia, almeno usando i social come primo approccio, è stato bello interessante provarci e soprattutto essere corteggiata.