Dopo colazione vado in posta a ritirare il pacchetto che mi ha inviato Evita, che contiene il suo libro con tanto di dedica. Avrebbe voluto darmelo di persona, ma questi lockdown hanno tirato troppo in lungo e alla fine ha deciso di spedirmelo.
Si intitola “Per fare la segretaria devi avere le scarpe adatte“
Fuori dall’ufficio postale, davanti a me c’era un signore con un bambino e mentre aspettavo ho guardato un po’ sull’ iPhone. Ad un tratto sento “Signora può entrare
”. È il tipo col bambino che l’hanno messo in attesa quindi posso passare io a ritirare il pacchetto.
Bello il signora, mi ci abituerò mai?
“Cara Bianca, spero ti ritroverai in qualche riga di questo libro, quando l'ho scritto ho portato con me tutte le donne..tutte, proprio tutte, anche quelle nuove e splendenti come te! Buona lettura, Evita
“
Scrivo a Evita
Arrivato, il bigliettino mi ha commossa…Stasera inizio a leggerlo, anzi a godermelo.
“Sono felice di tenerti compagnia anche in questo modo.
“
“A Bianca, che da poco ha cambiato "scarpa", con l'augurio di sentirsi sempre "adatta" ogni giorno, in ogni occasione e in ogni luogo!
“
Con affetto e amicizia, Evita
In mattinata poi mi chiama una recruiter per propormi un’offerta di lavoro per la realizzazione di una app per la banca Mediolanum. Il lavoro sembra interessante, ma luogo dove andare a svolgerlo è per me impossibile da raggiungere, Quasi due ore di macchina solo andata!
Comunque rimaniamo a parlare un po’ di alcune cose, più che altro la conversazione mi è servita come allenamento per la voce. La tipa mi ha dato della signora tutto il tempo senza problemi!
Sembra che finalmente sono riuscita avere un tono di voce al telefono, che se dall’altro capo si aspettano una donna la voce è coerente!
Stasera mi sentirò con Giovanni, per la seconda telefonata. Anche con lui avevo avuto il timore che sentisse una voce al maschile, invece non è successo (e non succerà nemmeno questa sera).
Al telefono non parlava molto, però nei messaggini mi ha stupito su alcune risposte. Forse è una persona più profonda di quello che sembra a primo impatto. Ad esempio gli ho mandato un’immagine con Snoopy, Charlie Brown e Woodstock chiedendogli quale dei tre lui si sente di assomigliare. Mi ha risposto “tutti e tre”, che è una risposta fuori dagli schemi classici.
Dopo il lavoro provo a leggere le prime tre pagine del libro, a voce alta, per il corso di Lettura Espressiva.
Forse ho cominciato a capire un po’ come avere una voce corretta, più bassa e non finire in crescendo come mio solito… spero… ho fatto più di due ore di prove in questi giorni…
Però il pezzo è davvero molto lungo sono tre pagine di libro e verso il fondo ho sentito un po’ di affaticamento e la voglia di concluderlo in fretta…
Ecco un’estratto (il file audio è troppo grande per il mio blog).
Stefania “Ho sentito un pezzetto ora. Domattina me lo sento per bene tutto. Intanto.. complimenti per la tua determinazione!!!
”
Evita mi invia un lungo articolo che ha trovato, questa è la parte interessante:
“Ogni volta che condividete del tempo con un’amica, potete darvi una pacca sulla spalla e congratularvi con voi stesse, perché avete fatto un’ottima cosa per la vostra salute!
”
Ha quindi concluso con l’invito a brindare all’amicizia ed al tempo dedicato alle amiche (nonne, sorelle, figlie, madri, nipoti, cugine, zie, vicine di casa o colleghe di lavoro).
“Ed è così che io ti voglio: più sana, più felice e più amata! Buona giornata AMICA!
”
Conferma quello che sto leggendo nel libro “Il cervello delle donne”, è spiegato in forma discorsiva ma con elementi tecnici e l’intervento degli ormoni e del testosterone.
Il dubbio che ho avuto leggendo il libro, ma lo scoprirei forse solo facendo una tac, se queste strutture cerebrali Leo modo femminile, oppure le sto simulando…
Ma Il risultato finale è lo stesso!
“Appunto. Che ti importa saperlo. Guarda al risultato finale e basati su cuore che senti, che provi.
“
Alle venti e trenta mi chiama Giovanni e rimaniamo a parlare per 80 minuti. La comunicazione aveva dei rallentamenti e ogni tanto siamo rimasti per pochi istanti in un silenzio imbarazzante, invece dopo che abbiamo capito che era la connessione tutto è andato bene nonostante gli intoppi.
Non so bene che voce ho usato questa sera, ho un vago ricordo che fosse ‘più morbida‘ e gentile. Abbiamo parlato soprattutto di cibo, a prepararlo (lato mio) e mangiarlo al ristorante (lato suo). Ora che inizio a conoscerlo non credo che un eventuale storia funzionerà, poi lui non sa che sono una donna trans.
Penso che abbia iniziato a corteggiarmi e ala fine della telefonata mi ha espressamente chiesto in futuro di poterci vedere in un ristorante.
Per me essere corteggiata è un’esperienza totalmente nuova e la cosa mi fa molto piacere. So anche che forse dovrei inventarmi una qualche scusa e dirgli addio finché rimaniamo al rapporto solo a voce. Se andassi a pranzo da lui potrebbe poi provarci, magari solo con un bacio e non lo so se sono pronta, senza contare che è meglio che gli comunichi prima al telefono chi sono davvero.
Ho anche pensato a quando facevo io le telefonate alle donne e l’impegno che ci mettevo per tenere viva la conversazione e sembrare un tipo brillante.
Ora sono dall’altro lato della cornetta del telefono e mi spiace illudere Giovanni. Lato mio è iniziato come un esperimento, seppur fatto con emozione, ma so che lato suo è una cosa ‘seria‘ e ci sta ‘provando‘ con me.
Al termina della telefonata mi sono sentita davvero bene e molto femminile, non ho recitato, né parlato con calcoli e interesse. Ero io, anzi la nuova me, per tutto il tempo. Anche se parlando di ricordi del mio lato maschile il cervello ha fatto un gran lavoro per translare al femminile l’esperienza, compresa la grammatica e non fare uscire nulla di troppo maschile.