Quando mi chiedono di parlare di alcune cose sulla mia transizione, molto spesso non appena accenno alla voce e la Logopedia sono tutti sorpresi e la domanda immediata è “non ha fatto nessuna operazione alla gola?
“, oppure “...e per la voce?
“.
A parte che sono l’unica donna trans in cui il “pomo di Adamo” è rientrato mentre facevo gli esercizi di Logopedia, non era prominente, ma comunque non si vede più. Quindi “visivamente” ho la gola di una donna, mentre per la voce ho lavorato davvero tanto: con 8 mesi di esercizi quotidiani e verifiche settimanali con la mia tutor Anna, prima di riuscire ad arrivare a un risultato decente. Che pazienza e costanza! Non lo dico io, ma sempre gli altri. Avere una voce adeguata è stata una delle cose che ho risolto e che ha ridotto di parecchio la mia incongruenza di genere.
In realtà al termine del percorso non ero poi così soddisfatta e la voce avrebbe dovuto stabilizzarsi con la pratica usandola normalmente nella vita di tutti i giorni. Peccato che è arrivato il lockdown e da allora lavoro in smart working senza parlare con nessuno durante il giorno. Questo non parlare tutti i giorni ha rallentato i miei progressi finali e ho continuato da sola per lungo tempo con gli esercizi senza la tutor. Ho fatto anche un corso online di doppiaggio durante il lockdown e qualcosa è servito. In seguito ho fatto un corso di lettura espressiva (teatrale, fiabe, presentazioni) metà online e metà di presenza ed anche questo mi ha aiutata con la voce.
Sono ormai trascorsi diciotto mesi dall’inizio della Logopedia e sento di essere a buon punto, ovviamente io sono quella più severa sulla mia voce e mi piacerebbe averla ancora più calda e femminile, ma ai miei amici andava bene anche quella che avevo dopo gli otto mesi di studio. Al momento ho una voce che viene definita “neutra” che sta bene con la mia estetica. Inoltre varia abbastanza da quante ore parlo e degli argomenti. I primi mesi quando raccontavo di qualcosa della mia passata identità maschile il tono si abbassava senza che me ne accorgessi!
Ci si trova a buon punto quando non c’è un riscontro visivo e si viene percepiti nel genere desiderato, come ad esempio rispondere al telefono. Se chiama qualcuno che non si aspetta una donna e usa i pronomi al maschile e “signor Gerarado…” significa che la voce non è ancora pronta.
Per mesi non riuscivo, poi una mattina mi suona il telefono fisso, rispondo automaticamente senza pensare alla mia voce e sento “signor Iula?“, penso a tutte le madonne che tiro ogni volta che mi chiamano con il nome maschile, e rispondo “siii” poco convinta della mia voce. La voce al telefono risponde “Lei è la moglie del signor Iula?“. Wow…ora ho la voce al femminile anche quando non mi impegno. Peccato che voleva vendermi il cambio di gestione della Luce & Gas, mi è spiaciuto interrompere questa tizia a metà della telefonata, ma non ho interesse a cambiare gestore.
Uno degli obiettivi della Logopedia è soprattutto essere riconosciuta al femminile da persone che non ti stanno guardando e quindi non sono influenzate da chi hanno davanti.
L’altra sera parlando con Claudia, una mia ex-compagna del corso di Lettura Espressiva, accennando al cambio di voce e il fatto che molte donne trans sono bellissime, ma poi appena aprono bocca ed esce il “suono del travone dei vecchi film di serie B” (voce baritonale e monotona). Il punto è che quasi nessuna donna trans è a conoscenza che la voce può essere cambiata anche senza farsi tagliare la gola per eliminare il pomo di adamo e tirare le corde vocali. Tra l’altro occorre comunque fare dopo la Logopedia e alcune donne trans dopo l’operazione hanno avuto la voce più bassa di tono di prima!
La mia tutor e insegnate ha postato un video (occorre Instagram) di un suo intervento a un congresso di Logopedia, dove cita termini molto tecnici, però dopo che ho terminato il corso con lei, le capisco e sono tutte cose che ho fatto.
Centro Italiano Logopedia
L’intervento della dr.ssa Guerrini al 53° Congresso SIFEL
“Femminilizzazione della voce: approssimazione cricotiroidea, glottoplastica o terapia riabilitativa esclusiva? Esperienze a confronto“
https://www.instagram.com/tv/CQYyGBLFkzF/?utm_medium=copy_link
Introduzione all’argomento da parte del Centro Italiano di Logopedia click qui.
Pagina con esempi prima e dopo il corso click qui.
Nel blog ne ho parlato parecchio, ma mai in un solo articolo riassuntivo. Per tutti i post relativi basta click qui.
Ho fatto il percorso da loro, tranne la prima e la sesta lezione, sono tutte online. La mia tutor abita a Verona mentre io sono in provincia di Bergamo. La prima è stata una chiacchierata e valutazione della voce che occorre farla di persona, mentre la sesta dovevo passare da Verona e ci tenevo a farmi vedere e sentire di persona.
Il percorso è composto da due blocchi di tre mesi ognuno, per un totale di 12 sessioni da fare ogni settimana.
La sesta sessione e le ultime due le si fanno collegate con una persona trans che darà delle dritte basate sulla propria esperienza nel percorso. E’ molto importante perché la logopedista insegna la tecnica e valuta la pratica, ma per ognuna di noi le cose sono leggermente differenti e ascoltare le difficoltà risolte ed esperienze “di prima mano” è utilissimo per i propri progressi.
Il costo è stato di 60€ per ogni seduta. Inoltre l’importo lo si può detrarre dal modello unico delle tasse al 22%.
Al termine delle dodici sessioni si può smettere, oppure se ne sente ancora bisogno, si può continuare con qualche seduta singola.
E’ molto impegnativo e richiede costanza e volontà. I risultati arriveranno dopo mesi quando sembra di non aver fatto molti progressi. L’idea sarebbe di fare almeno mezz’ora al giorno di esercizi vocali, oppure almeno due ore nel weekend. La tutor valuta i progressi ogni settimana e dà i nuovi esercizi personalizzati.
Gli esercizi sembrano di avere poca attinenza con la realtà e la voce, si devono ripetere fino alla nausea parole che incominciano con la lettera P e la lettera V, parlare dentro un Kazoo, e leggere frasi brevi. Tutto questo però porta davvero a cambiare la voce! Ed è quella che diventa “la nuova voce“.
La logopedia può servire anche per il percorso inverso FtM quando il solo testosterone non basta.
Ovviamente non ci sono solo loro ed esistono vari Logopedisti anche nel settore pubblico. Il difficile è trovarli in quanto devono davvero avere esperienza con le persone trans.
Recentemente l’Università di Pavia ha contattato la mia associazione ACET per trovare volontari riguardo uno studio sulla “voce trangender” dove faranno dei questionari e una registrazione audio per valutare le componenti della voce. Ovviamente mi sono offerta volontaria.
Cambiare la voce è stato davvero un percorso affascinate anche dal punto di vista tecnico oltre che umanistico.
Dopo alcuni mesi, una volta che il mio orecchio sapeva distinguere le frequenze della voce, non riuscivo più ad apprezzare la voce femminile come prima della Logopedia. Mi è sempre sembrata una voce cristallina e vivace, ma quando ne ho capito il funzionamento, per mesi aveva perso quella freschezza e il mio cervello era diventato un’analizzatore di spettro e frequenza. Per fortuna quando anche la mia “nuova voce” si è assestata sono tornata ad apprezzarne il suono.
Ora scrivo un po’ di tecnica e analisi. Non userò termini tecnici e forse alcune cose non sono propriamente spiegate, ma lo scopo è far comprendere i non addetti, gli ingegneri del suono sono pregati dall’astenersi e non commentare.
Come percepiamo una voce e affermiamo che è femminile?
Molte donne hanno una frequenza nel range maschile, eppure le percepiamo come femminili. Non basta quindi solo la frequenza (spesso immaginata come volume, più basso è maschile, più alta e stridula femminile). Esistono alcuni fattori che dicono al nostro cervello: quella è una ragazza, una donna, una signora. Quando questi fattori sono discordanti, influenzati anche dall’aspetto visivo, il cervello sbaglia a giudicare e abbiamo una reazione non sempre positiva verso quella persona. A volte è solo un fastidio, altre innesca nella psiche reazioni anche omotransfobiche!
Per conoscere tutte le componenti tecniche del suono c’è questo interessante articolo in inglese, clicca qui.
Invece per testare una voce se maschile oppure femminile clicca qui.
Frequenza della voce
La voce femminile ha una frequenza nel range tra 150 e 250 Hz, mentre il range maschile è più bassa tra i 70 e 150 Hz. Io ho scoperto che la mi voce era già nel range femminile eppure la mia era inconfondibilmente maschile.
Dal sito Treccani un’ottimo articolo sulla voce umana, clicca qui.
Picchi di frequenza
La voce maschile è detta mono-tono (monotona) perché la frequenza varia pochissimo rimanendo nel proprio range. La velocità del parlato, le emozioni e le parole non influenzano molto la percezione se una voce è maschile oppure femminile, sono solo la conferma di questa percezione.
La voce femminile ha le vocali nel range femminile (o molto più in alto) mentre le consonanti ricadono verso il basso. In breve la parola ‘Gatto’ ha la G bassa, poi schizza su la frequenza con la ‘a’ per scendere di nuovo con ‘tt’ e per risalire alla ‘o’ finale.
Questo dipende dalla conformazione della gola e della bocca. Questo suono che cambia frequenza nell’attimo di ogni lettera dell’alfabeto, fa sì che venga percepita come cristallina, giocosa e femminile. Anche le donne con la voce bassa e roca hanno questi picchi nelle vocali.
La cassa toracica e i polmoni cambiano l’emissione del suono. I maschi generano il suono dal petto, mentre le femmine più in alto, molto più in alto nella gola.
Usando un sito per il riconoscimento del “genere” tramite file audio, ecco i risultati della mia voce nel tempo. E’ interessante notare che la frequenza è passata da 128 hz a 193 hz.
Nella logopedia si fa alzare la frequenza della voce, ma soprattutto si insegna a generare il suono partendo dalla parte alta della gola (stringendola) e facendo risuonare dentro la bocca il suono generato. Sembra una cosa impossibile, ma con gli esercizi diventa normale!
Basta questo per avere la voce da donna? No.
Andamento
La voce maschile è mono tono, ma anche monotona nel senso che le parole sono pronunciate di fila e seguono un andamento costante. Lo si può prevedere, non ci saranno cambiamenti. Anche quando un attore recita ha comunque un andamento sonoro continuo.
La voce femminile cambia velocità all’interno delle parole, a volte è più teatrale con rallentamenti e accellerazioni, spesso il finale delle parole termina con frequenze alte.
La logopedia insegna a gestire questi cambiamenti e soprattutto ad aprire la bocca il più possibile e scandire. L’impressione che ho è quella di sentirmi una scema che parla non così veloce e a bocca larga, ma ascoltando le registrazioni la voce è davvero molto più femminile. Lato negativo? Mi stanco prima perché muovo molto la mandibola!
Sul sito del Centro Italiano di Logopedia è possibile ascoltare degli esempi di donne trans. La prima lezione è detta valutazione della voce e vengono fatte registrare delle frasi, leggere i numeri, l’alfabeto, etc. Nel tempo si dovranno registrare le stesse frasi e poi ascoltandole si valutano i progressi. E’ impressionante ascoltare la propria voce prima e dopo, sembrano due persone diverse e in un certo senso lo sono perché nel tempo anche la transizione fa progressi.
Esempi dei miei progressi da prima della Logopedia (2019 – 1 mese coming-out) fino ad oggi (3 anni dalla transizione)
Lettura testo – Maschile 2019 –
Lettura testo – Femminile 2020 – artificiosa e molto stridula
Lettura testo – Femminile 2021 – artificiosa con sforzo
Lettura testo – Femminile 2022 – naturale senza sforzi
Lettura Numeri – Maschile 2019 –
Lettura Numeri – Femminile 2020 –
Lettura Numeri – Femminile 2021 –
Lettura Numeri – Femminile 2022 –
“Saresti in grado di parlare ancora con la voce maschile?
“
Non lo so, ho paura a provarci…mi sa che mi viene la disforia di genere a palla…però ho visto dei video di ragazze trans che dopo un attimo di concentrazione ci sono riuscite per pochi istanti, giusto per spiegare la differenza, per poi tornare alla nuova voce con un’espressione di sollievo!
Stefania “Certo che hai fatto davvero un grande prcorso. Sei stata bravissima e i risultati si sentono!!
”