Stamattina ho scoperto su Facebook che proprio nel paese a fianco c’è un corso di “lettura espressiva“. Che è quello che volevo fare all’inizio dell’anno, prima del lockdown, che poi invece ho fatto con un corso online, che mi è servito e aiutato a capire che tipo di corso mi serve per migliorarmi come voce.
Stasera c’è la prima lezione gratuita.

Proprio quando dovevo prepararmi per uscire, mi messaggi al capo e scrive che una parte del sito non funziona, una parte collegata al mio lavoro. Quindi ho perso del tempo a capire se era un problema mio o di un mio collega. Fortunatamente era del mio collega, ma ho perso tempo prezioso.
Trafelata, ma guidando sempre con prudenza, arrivo giusto un minuto prima che inizia la lezione.
È una scuola d’arte dove fanno teatro e altre attività, ma prima di stamattina non l’avevo mai sentita nominare.
L’ambiente è bello, c’è un pavimento stupendo e prezioso e infatti dopo che mi fa accomodare sulla sedia mi accorgo che tutti non hanno le scarpe e io ho ancora indosso gli stivaletti. Cerco di non toccare il terreno mentre la signora fa l’introduzione. È strano che se tutti sono a piedi nudi o con le calze, tu da vestita ti senti a disagio.
Ci viene fornito un foglio con un testo, ognuno ha qualcosa di differente, a me capita un racconto su dei gatti e il loro “vero nome segreto”.
L’insegnante chiede chi vuol cominciare, ovviamente non c’é nessun volontario e allora mi faccio avanti io. Oramai sono una “veterana da palcoscenico e congressi” e non ho paura di rivolgermi al pubblico.
Leggere con la mascherina indosso però è problematico e come farà notare dopo l’insegnante, sia io che gli altri leggeremo molto in fretta il testo, non godendoci il momento. Però la lettura deve essere piaciuta perché mi fanno i complimenti quando ho terminato. Insegnante mi ha chiesto se conoscevo già il testo, no l’ho appena letto per la prima volta, anzi in verità è la seconda volta perché mentre lei parlava l’ho scorso in fretta.
A turno leggono anche gli altri, sono tutti molto bravi anche loro, nessuno è davvero alle prime armi.
La seconda parte della lezione è un esercizio dove ognuno rilegge il proprio pezzo però con un tono è un’intenzione completamente diversa. Ad esempio la fiaba viene letta in versione sexy come Jessica Rabbit, uno deve fare l’ubriaco, il mio pezzo sui gatti devo leggerlo come un racconto dell’orrore e via così. Stavolta però si legge senza mascherina stando in fondo alla sala e aiuta molto non avere la barriera davanti alla bocca. Il mio pezzo devo averlo fatto ancora molto bene perché l’insegnante non mi ha interrotta e non mi ha fatto ripetere nulla.
Non so quanto sia un bene, mi sono divertita però di solito imparo molto dagli errori, in questo caso solamente osservando e ascoltando gli errori degli altri.
Poi mi ha fatto notare che non guardavo il pubblico, ma quando si legge invece bisogna guardare la gente negli occhi, questo sarà difficile perché ho imparato a farlo bene soprattutto all’inizio quando uscivo da donna e non volevo attirare l’attenzione.
Il corso è diviso in due quadrimestri e finirà a maggio, sarà tutti i lunedì sera. La cosa meravigliosa è che è soli a 10 minuti di auto da casa!
Mi iscriverò di sicuro, quando l’insegnante ha detto il prezzo, avevo già deciso. Costa 240€ ogni quadrimestre. Se sì iscriveranno tutti gli altri partecipanti di questa serata sarà bello perché mi piacciono molto come persone e sono bravi e la competizione aiuta.
Infine una nota sulla trans donna, meno male che l’insegnante mi ha chiesto solo il nome e quindi poi era curiosa di sapere dove proveniva e che significato avesse, mi ha suggerito di inventarmi un significato per Iula.
Sono stata una lei tutta la serata e perfettamente convincente nel parlare nel muovermi. Il tipo di voce era il mio unico dubbio, soprattutto quando ho letto il pezzo dove ho variato tantissimo i toni della voce e il volume, ma sembra che quando mi vedono di persona con l’aspetto fisico vada tutto bene. Ho difficoltà al telefono, ma anche qui sto’ migliorando.
Tranne un paio di momenti in cui la mia mente pensava ad altre cose, forse perché la lettura di alcuni non era così interessante, sono rimasta sempre “nel momento” e di essere me stessa godendomi la lezione.
Solo una ragazza ogni tanto mi guardava negli occhi, mi guardava con curiosità, ma non ho capito bene il motivo.
Stasera non ho fatto fotografie e selfie, ora che ci penso anche ieri che sono uscita con la mia amica Luciana a fare un tour guidato, non ho scattato nulla. In realtà non mi sono ricordata proprio ed è un buon segno perché non mi occorre più misurarmi continuamente per vedere a che punto sono.
Però per il diario potrà essere un problema, almeno uno scatto dovrò farlo.

Silvia “Perché hai una impostazione teatrale…ma se non hai dimestichezza con il testo il guardare il pubblico ti distrae dai testo.. Quindi si dice ma su fa solo quando inizi ad avere la padronanza del testo. Ricordati le passerelle che facevamo all'inizio…dove vi facevamo guardare le persone negli occhi…il pubblico ti guarda ma non nell 'intimo….sei tu che gestisci loro non loro te…guardali con fierezza…tu sei stata tanti ex…sei più di loro quindi gestiscili con fierezza!
”
Maia “Interessantissimo il fatto dell'utilizzo dei selfie per misurarti a che punto sei…Mi spieghi meglio per favore
”
Nelle varie fotografie, soprattutto nel volto, quando mi guardo in seguito, mai subito altrimenti mi influenzo, verifico se davvero mi sentivo così femminile perché nel volto si riflette la cosa, almeno per me è molto evidente.
Soprattutto nei primi mesi della transizione questa cosa era più evidente e non sempre il trucco mi aiutava e anzi prima era un vero camuffamento.
Adesso non più ma in principio verificavo anche il mio aspetto fisico, perché stavo prendendo delle forme più femminili e quindi controllavo anche il movimento o gli atteggiamenti del corpo.
Ora ogni tanto ho come delle piccole ricadute psicologiche, dove io mi sento poco femminile e lo sguardo lo conferma. Questo accade soprattutto quando lavoro a casa, da sola tutto il giorno senza parlare con nessuno.
Per fortuna non appena esco e incontro persone già cambio abbastanza in fretta.