Era un po di tempo che non mi capitava una “nuova” prima volta. Da quando ho iniziato il mio percorso per essere sempre me stessa ho riscoperto e vissuto “al femminile” tantissime cose. Ultimamente non era più capitato oppure non me ne sono accorta. Il bello e il meno bello del vivere “normalmente” la vita per come mi sento di essere.
Pochi giorni fa la mia amica Elena mi aveva invitata a partecipare all’ultima data di una lezione di danza con meditazione, attività che mi aveva incuriosita, oltre che poter fare qualcosa insieme alla mia amica. Pensavo di andarci, ma poi mamma mi ha detto che sarebbero venuti qui proprio sabato e con gli orari era impossibile incastrare le due attività.
Elena “Grazie Bianca credo che sia bellissimo che tu possa festeggiare la festa della mamma con i tuoi genitori. Un abbraccio fortissimo
”
Non mi ero resa conto che sarebbe stata la prima festa della mamma che avrei vissuto come Bianca insieme ai miei genitori.
“Eh io si!!!
“ mi ha scritto Elena.
Sabato ho fatto la lezione di workout con la danza e c’erano dei pezzi musicali con passi nuovi. Tornata a casa ho riposato un po’, fatto una breve camminata con il sole che era uscito, per poi andare a cena da mia sorella, dopo stanno a dormire i miei genitori.
Domenica mattina dovevo trovare un regalo per mamma, così sono andata presso un vivaio abbastanza grande.
Quando sono stati qui i miei genitori a dicembre, dopo che erano tornati a casa al mare, mi ero resa conto che inconsciamente avevo cercato di accontentare papà comportandomi non totalmente come Bianca. Ieri sera a cena per fortuna questa cosa non mi è capitata, ma oggi non ne ero così sicura così mi sono vestita molto femminile. Il meteo in questi giorni la temperatura varia anche di dieci gradi ogni poche ore e già dopo mezz’ora avevo caldo con i collant e fresco con il vestito. In giro c’era gente con il giubbotto e altri in maglietta e infradito.
Ho preso freddo dentro il vivaio e tornata a casa mi sono cambiata per una via di mezzo.
Dentro il vivaio c’erano un sacco di fiori esposti per la festa, ma alcuni costavano davvero un sacco per dei fiori che magari ti durano pochi giorni. I miei torneranno a casa e qualcosa di ingombrante da portare era fuori discussione.
Alla fine ho preso un vaso di dieci centimetri con dei fiori e una piccola pianta grassa a forma di rosa per mia sorella.
Abbiamo pranzato insieme, con anche la nipotina.
Durante il pranzo per un paio di volte mi sono guardata riflessa nel vetro del forno, non lo avevo mai fatto, ma volevo verificare se quella cosa del contenermi con papà stava accadendo, ma nel riflesso ho visto solo una donna felice.
E’ stato tutto bello e “normale”, erano anni che sognavo di passare delle feste in famiglia, ma fino allo scorso ottobre mio padre non mi aveva accettata e non avevo più partecipato per non creare tensioni e imbarazzo.
Dopo che è morta mia sorella in quel periodo, mio papà ha iniziato a lasciarsi andare e già dopo cinque mesi l’ho visto invecchiato. Sono triste e preoccupata.
Ho una “nuova” vita che mi sta dando tantissimo e vorrei recuperare il tempo anche per godermi i miei genitori al femminile. Capisco che per papà che ha 83 anni, sia difficile accettarmi totalmente, ma più piacerebbe fargli vedere chi sono “dentro” per davvero e non l’immagine idealizzata che si è fatto del figlio.
Nel pomeriggio li ho portati dove c’è il naviglio e un bel viale alberato, nel frattempo era uscito sole con 26 gradi. La tranquillità della passeggiata mentre si parlava di cose di nessuna importanza, papà ha tirato fuori alcuni ricordi di quarant’anni fa ed è stato bello vederlo più vivo in quei momenti.
Tornati a casa di mia sorella era arrivata mia zia che compiva gli anni e così abbiamo mangiato la torta e parlato molto. Ad un certo punto mia sorella ci ha fatto vedere i mobili nuovi che ha montato lei nella taverna e mi sono resa conto a un certo punto, che lì eravamo “solo” noi donne e mi sono sentita a mio agio.
Dopo cena sono tornata a casa non prima di avere abbracciato tutti, compreso papà che a dicembre avevo evitato, dovrà abituarsi.