Giornata molto calda, troppo. Sono arrivata poco dopo le ore 10:00, quando appunto iniziava l’evento. Dopo un primo disappunto, ho scoperto che nella via principale c’era il grosso delle esposizioni.

Ho fatto una prima camminata, timidamente fotografando con il cellulare. In altri eventi non si può fotografare le opere, ma quando ho visto una signora dotata di una macchina fotografica professionale ho rotto gli indugi e ho tirato fuori dallo zaino la mia!

Ho parlato con una donna che dipinge con le mani (Jocelyn Matalone), sentendo una qualche ispirazione dal cosmo. I suoi quadri sono molto belli e se li osservi da vicino, qualcosa ti prende dentro. Probabilmente i colori e le forme agitando qualcosa nella mente. In particolare mi ha attratto uno di questi, che per mia fortuna dato che non è periodo di spese extra, è già stato venduto. Così mi sono fatta fare una fotografia vicino a esso. La parte di esplosione a sinistra è la mia rinascita, mentre quella oscura a destra è quello che ho lasciato.

C’è stato poi un collettivo che danzava in mezzo alla gente, ma non erano così interessanti come le due signorine che suonavano dei pezzi di musica classica, davvero brave.

Degna di nota c’era questa donna, che sembrava pazza, ma si muoveva da ballerina e con il corpo disegnava una tela usando mani, piedi e il corpo appunto! Per un momento ho avuto la tentazione di togliermi le scarpe e andare a ballare-disegnare con lei, ma poi mi sono trattenuta.

Per pranzo ho mangiato una cosa tipica che è una pizza, ma con la base fatta di farina di grano saraceno. Unico problema è che le posate erano di plastica e con il calore si sono deformate! ‘ stato difficile mangiarla…alla fine ho usato le mani sporcandomi come una bimba. Quando ho concluso il ragazzo che gestisce il locale mi ha regalato un biscotto artigianale dei loro, una specie di pan di zenzero. Il dolcino ci voleva.

Per digerire ho rifatto due volte la via degli artisti e quando sono ripassata dalla signora che dipinge con le mani mi ha chiamata per nome “Bianca”, salutandomi. Forse mi vuole vendere un quadro dipinto sulle mie vibrazione e forse le ho fatto solo una buona impressione con il mio interessamento e le domande.

Con la palpebra in calo sono tornata a casa a dormire quasi due ore…poi ho guardato le fotografie e quelle fatte con la fotocamera sono sempre molto più belle e più vive.
Ecco la galleria come “Diario Visuale”, non c’è un ordine preciso.


