Al mattino vado a fare un’esame del sangue per verificare i valori della terapia ormonale sostitutiva. Donando il sangue AVIS ogni tre mesi ho gli esami gratuiti, ma non fanno quelli relativi al testosterone, progesterone ed estradiolo. Anche questa volta spendo 36€ di ticket, in pratica li ho pagati. Faccio la fila al CUP perché l’emergenza sanitaria è considerata terminata e anziché mantenere le cose apprese, tipo la prenotazione delle visite, si è tornati indietro quando si andava e si faceva la fila in base alla gente. Comunque me la cavo in solo un’ora, più il viaggio.
Anche se il prelievo è stato minimo, arrivata a casa mi gira la testa e stasera andrò ad una festa in maschera per Halloween. Mi prendo tre ore di permesso nel pomeriggio cercando di dormire e riprendermi per tempo.
In solo un’ora e mezza riesco a farmi la doccia, decidere che i capelli sparati sono ottimi per il costume e non uso la piastra lisciante, provo l’abito che mi sembrava adatto ieri sera quando ho fatto delle prove senza make-up e sorpresa: non riesco a tirare su la zip fino in cima. Ma come? Ieri sera entro entrata senza problemi.
Opto allora per il secondo abito che è composto da vari pezzi, così potrò togliermi qualcosa quando avrò caldo ballando. Peccato per l’abito che avevo comprato per lo spettacolo come drag queen e mai messo.
Mi porto i sandali sexy tacco 12 a spillo, ma che indosserò quando sarò sul posto e un paio di scarpe basse piene di luccichini e ottime per guidare, muoversi e saltare, peccato che sono basse.
Ed ora il make-up di cui non bene idea di come farlo. Metto tre strati di fondotinta sperando in un effetto bambola, ma è di qualità molto alta e copre lasciando la pelle liscia, ma senza l’effetto plastica. Copro le sopracciglia e le disegno più in alto e arcuate, erano due anni che non facevo più questo da quando ho fatto le sopracciglia tatuate che però dovrò ritoccare a gennaio.
Intorno agli occhi eccedo con ombretti scuri e fondotinta, metto anche dell’illuminante esagerando e mentre spennello si impasta in alcuni punti, che però stavolta è quello che voglio. Cerco di uniformare il tutto e come tocco finale mi faccio delle strisce rosse sulle guance con il rossetto. Mi guardo allo specchio e sembro una pazza scatenata. La cosa che mi da soddisfazione è che non ho una parrucca, sono i miei capelli, finalmente abbastanza lunghi e folti.
Monto cavalletto e macchina fotografica e mi faccio alcuni auto-scatti ricordo. L’effetto generale è buono, ma sono meno “figa” delle foto di ieri sera che sembravo una che andava a una festa del carnevale a Venezia con la mascherina che decido di non indossare. Per fortuna perché altre sue donne l’avranno uguale!
Scelgo una foto e la posto in giro con un titolo appropriato:
“Oggi non cucino, mangio a crudo
”
Mi porto una borsa con alcuni abiti di backup per coprirmi se farà freddo e parto per i miei soliti cinquanta minuti di guida. Abito sempre lontana dagli eventi interessanti. Quando sono in autostrada mi fermo al distributore di GPL per fare il pieno, stamattina avevo scoperto che i benzinai oggi sono chiusi. Esco conciata da pazza, ma il tipo non batte ciglio, chissà quante persone strane vede. Dopo aver pagato mi fa gli auguri per la festa e buon divertimento.
Arrivata con mezz’ora di anticipo scopro che c’è un parcheggio interno e che la festa si svolge in locale bellissimo.
Indosso i tacchi alti e mi avvio verso l’ingresso rendendomi conto che è la prima volta che cammino all’esterno con tacchi altissimi, devo fare caso a dove metto i piedi perché c’è sabbia, cemento, pavimento di sassi, insomma una sfida per le caviglie. Arrivata alla base della scalinata, è al piano superiore, mi fa male la punta del pollice e penso che forse è meglio usare da subito le scarpe basse e torno all’auto. Dieci minuti più tardi tornerò a prendere e indossare i tacchi a spillo dopo aver visto l’interno e l’abbigliamento delle partecipanti.
La serata è stata organizzata da un gruppo di trekking ed eventi chiamato “le zie” perché le organizzatrici sono tutte over 50. Ho fatto due sole uscite con loro lo scorso anno e non ero così “femminile“, ma mi riconoscono subito e ricordano il mio nome un sacco di persone. Devo aver lasciato un segno positivo. A volte non me rendo conto persa dai pensieri sul passing e aspetto fisico.
Elena A “Vabbè sono certa che comunque ti sarai fatta notare. Non sei una che resta indifferente, Sei esplosiva!
”
Nel mese del gruppo whatsapp c’è stato un ricambio di partecipanti notevole con anche persone che hanno preso il codiv, ma alla fine siamo quasi sessanta!
Ecco il programma della serata:
LOUNGE BAR PREGI
Via Buonaparte 47 Bovisio Masciago (MB)
Costo € 30 a persona compreso Apericena + dolce (dolcetto scherzetto)+ una bottiglia di vino ogni 4 persone o pure un cocktail) + premiazione di miglior maschera+ musica DJ con percussioni da paura + musica da vivo
Dalle 20.30 alle 2.00 e oltre.
Entrata nel locale vedo che è tutto addobbato a tema, anche troppo. Il risultato è bellissimo. Pensavo ad una festa dentro un ristorante invece scopro che hanno fatto le cose in grande ed il locale è solo per noi.
Mi faccio qualche foto approfittando che non c’è ancora nessuno.
Dopo un quarto d’ora circa arrivano man mano tutti gli ospiti della serata. Le donne sono tutte streghe più o meno sexy, gli uomini vestiti da baroni vampiri e con felpe e maschere da cattivi dei film dell’orrore. Alcuni sono vestiti normalmente, mah.
Tra questi un tizio che mentre siamo in fila per farci servire la cena (è a buffet servito) mi guarda e dice “Da cosa sei vestito?
” Ha usato il pronome maschile. Dapprima rimango di sasso, dopo tutte le fatiche della transizione mi fa ancora male questa cosa. Poi penso che per tutti qui sono Bianca, una donna e questo tizio che non è nemmeno in costume, non merita nemmeno una risposta e mi giro notando che quella dietro mi sta guardando i sandali altissimi. In realtà mi dice che stava guardando le calze a rete e voleva sapere dove le avevo prese (in Chinatown dove c’è un negozio che vende solo collant) e poi parliamo chiedondomi se i sandali sono quelli per ballare la bachata. Mi sembrano troppo alti e impegnativi, ma lei ne ha visti di così alti usati per ballare. Ignorare il tipo e avere fatto conversazione sugli abiti con una donna mi ha tirato su di morale.
Mi faccio riempire il piatto con un po’ di tutto (molto buono) e prendo anche il secondo. Di solito poi finisce tutto e meglio riempirsi prima. Tengo il gettone del drink per dopo quando si ballerà.
La mia amica Luciana è seduta in un salottino e siamo separate. L’assegnazione dei tavoli è stata casuale, tanto è solo per mangiare e lasciare le cose. Stavolta mi va male e sono all’inizio di una tavolata, ma a fianco ho due posti liberi, di fronte una tizia che non parla, a destra uno che ha fame e pensa solo a mangiare, di fronte a destra Antonio che cerca di reclutare gente per il suo gruppo di trekking. Non potendo fare conversazione mi concentro sui piatti.
Mentre sono seduta viene apposta da me la cantante (c’è musica dal vivo e lei ha una voce pazzesca) e mi fa i complimenti per l’outfit. Rimango piacevolmente sorpresa alla faccia del tizio di prima.
Quindi che si fa? Si balla! Suonano pezzi famosi di vari epoche e mi scateno in pista insieme alle altre. Uomini pochi che ballano, come al solito. Mi accorgo che sono troppo alta soprattutto con il tacco 12. Cerco di non pestare i piedi a nessuno e ballo quasi un’ora sui trampoli.
Faccio una pausa prendendo un cocktail analcolico, ho davvero molta sete, rimetto le scarpe basse e torno in pista saltellando come una matta, ora che posso. Una ragazza sta andando via e passa a salutarmi. Ha una scollatura notevole e per un attimo lo sguardo mi cade sul seno prosperoso, ma non è il mio lato maschile alla ribalta. Per un momento penso all’operazione di mastoplastica additiva (tette ‘finte’), che farò probabilmente l’anno prossimo, e valuto la dimensione e l’effetto che potrei fare con quella dimensione. Devo scegliere il chirurgo e mettermi in lista d’attesa, cosa non facile perché sono pochi che lo fanno con il SSN e non ci sono elenchi, devo basarmi sui post del gruppo Facebook.
Premiano i costumi migliori scegliendo tra cinque e poi votando per applauso. le finaliste sono Crudelia con parrucca bicolore, pelliccia di dalmata (finta) e scarpe dècollète davanti bianche e dietro nero; e “la gatta” che ovviamente vince perché in sala ci sono tanti uomini. Comunque la premiazione è solo per divertirsi come tutta la serata che è un occasione di stare insieme e far casino.
A mezzanotte c’è una sorpresa, si festeggia il compleanno (18esimo) della figlia della titolare del locale. Facciamo il conto alla rovescia come a capodanno e poi lei stappa una bottiglia magnum, con fatica anche se è una ragazza più alta di me. In sala ci sarà anche un’altra che mi supera in altezza, meno male che non sono l’unica. Festeggiamo anche con dei candelotti spara scintille e lunghi applausi.
La ragazza si chiama Dragana, di origini slave non bene identificate, comunque ha drag nel nome e come drag queen lo apprezzo anche se stasera sono una Dark Queen.
Mettono alcuni brani in lingua, molto belli e si riprende a ballare per poi proseguire con musica reggaeton che non mi piace molto (davvero mi sembrano tutte uguali). La stanchezza inizia a farsi sentire e decido che per stasera, come mia prima festa in maschera, è stata bella e non devo esagerare. Ho anche quasi un’ora di autostrada e meglio arrivare a casa più o meno sana.
Mi bevo un caffè e saluto. Le donne mi abbracciano tutte, quelle rimaste perché in tanti stanno andando via. Quando è il turno del musicista sono indecisa se abbracciare pure lui, dopo averlo fatto con la cantante, ma decido per una stretta di mano. Ho il timore che gli uomini non apprezzino un abbraccio da parte di una donna trans e preferisco non farlo, anche se con uomini che mi piacciono vorrei farlo.
Saluto Luciana con un lungo abbraccio e lei mi ringrazia per l’invito alla festa che le è piaciuta parecchio. La lascio sul salottino che parla con un tizio, un’altro senza costume.
Lungo la strada decido di fermarmi all’autogrill per bere un cappuccino con una brioche, sento di avere bisogno di qualcosa di caldo per arrivare a casa.
Nel bagno mi osservo allo specchio e per fortuna non vedo Gerardo riflesso, ne avevo il timore visto che il make-up è quasi andato, ma Bianca mi guarda con il make-up degli occhi leggermente colato che aumenta l’effetto dark, ma comunque uno sguardo femminile. Dopo la regressione del mese scorso ho ancora qualche timore che possa accadere di nuovo.
Alla fine andrò a letto quasi alle tre, dopo essermi struccata, stanca morta.
Ieri strega oggi zombie …non ho più l’età…
Luciana “Ma va ..sei bellissima. Cmq alla fine abbiamo ballato come pazze. Bella serata, da ripetere
”
Dina “Ciao Bianca, ti vedo sempre più femmina e luminosa. Sono davvero felice per te.
”