Partita alle 8:00 per andare all’ospedale Niguarda per la visita di controllo della TOS (terapia ormonale sostitutiva). L’appuntamento è per le dieci, ma c’è il traffico milanese e quando arrivo verso la barriera del casello autostradale penso che forse sono partita già troppo tardi. Per fortuna il navigatore mi fa uscire verso Monza, spendo 1,1€ in più e faccio “solo” cinque chilometri di coda. Arrivata al parcheggio dell’ospedale scopro che è tornato a pagamento dopo due anni, non costa molto ma sono altri 3€.
Entrata nel palazzo dell’accettazione ho fatto altri 35 minuti di attesa con il numerino…ne ho approfittato per fare colazione. Ormai so come vanno le cose.
Ora ho davanti solo 5 persone e speriamo di riuscire ad arrivare in tempo all’appuntamento che è per le 10:00. Impiego un po’ a fare l’operazione e pagare il ticket (17,9€) perché l’appuntamento era per novembre, ma siccome ho terminato le scatole degli ormoni il medico mi ha fatto dare un appuntamento del tipo “vieni e quando sarò libero ti vedo, controllo gli esami e ti do le scatole”, quindi non risulto al CUP…
Arrivata alle 10:01 in reparto sento che il dottore sta facendo un’operazione, quindi ci vorrà un bel po’…
Assurdo che in Lombardia ci sono solo due endocrinologi competenti che operano negli ospedali pubblici. Avere i farmaci gratis come stabilito dall’AIFA lo scorso anno non è davvero gratis, inoltre è stata recepita non in tutte le regioni e in Lombardia non si capisce. Pago comunque le pillole anti androgine con il ticket (2€ per 10 giorni di pillole). Dovrei avere un piano terapeutico, che non ho. Gli esami del sangue relativi alla TOS li pago con Il ticket e per fortuna sono donatrice AVIS che ogni tre mesi ho gli esami gratuiti, ma non ci sono quelli per estradiolo e testosterone che vanno fatti a parte (36€ di ticket).
Questa visita mi costa circa 70€ senza contare quattro ore di permesso sul lavoro. Il costo degli ormoni, se acquistati, è di 87€. A parte la sicurezza del parere del medico il costo non è giustificato!
Ora sono dentro in attesa…che sarà lunga.
Dopo settanta minuti vedo il mio medico entrare e uscire…nel frattempo ho scritto sul telefono un testo per una azienda che vuole pubblicare su Instagram dei messaggi relativi al mondo trans, visto che è il mese del Pride. Queste operazioni sono definite “Rainbow Washing” dove un’azienda sposa delle cause usando nomi di associazioni per darsi un’immagine di correttezza e per aiutare la causa sponsorizzata. È proprio la donazione che crea problemi morali.
Con il direttivo abbiamo deciso di non fare usare il nostro logo ACET, ma comunque fornire loro i testi in forma libera e che ne facciano buon uso. Tra l’altro almeno questa ora di attesa è passata velocemente!
Sono testi che portano avanti le nostre istanze Transgender e che magari non sono così innocue per l’azienda che le vuole usare…vedremo.
Finalmente è il mio turno. Il medico arrivo e chiama Gerardo…aver invertito nome e cognome nella scheda ha creato un nuovo problema…ha fatto confusione pure lui!.
Mentre andiamo nel suo studio si ricorda che mi chiamo Bianca e chiede come va. Guarda gli esami del sangue e a parte che ho il ferro basso, il resto è nella norma. Scopro che la fluttuazione dell’estradiolo in alcuni mesi è normale. E’ passato da 113 a 89! Il testosterone è sceso da 1,1 a 1,0..quasi inesistente.
Mi fa la ricetta per la prossima visita e mi dice che se prima cambierò il nome e codice fiscale di passare da loro che faranno una nuova ricetta con i dati rettificati. Non ci avevo pensato!.
Torno all’auto e torno a casa mentre c’è un caldo tropicale!
Dina “Ho letto veloce perché mi stavo mettendo lo smalto sui piedi -sulle unghie per la verità- quindi più tardi lo riprendo con attenzione, come sempre.
”
Dimentico sempre che hai un pisello che ti condiziona la scelta degli abiti, del bikini, in questo caso. Ma non ti dà noia quel pendolo?
Due mesi fa ho iniziato la depilazione anche lì con il laser, prima non mi dava fastidio perché non lo vedevo in mezzo alla peluria. Ora mi sembra una cosa inutile, con gli ormoni comunque è diventato la metà mi sembra ancora più inutile…
“Scusa della domanda che mi è sorta spontanea
”
Le domande delle mie amiche non sono mai fuori luogo
“Grazie, sei un tesoro. Lo sai, so che lo senti forte, che non è una sterile curiosità ma dettata dal saperti in armonia. Sei nei miei pensieri felici
“