Oggi sono andata a fare un trekking leggero nel parco di Monza. Pensavo che il parco fosse tutto in pianura e invece ho scoperto che nella parte nord é pieno di colline e quando sei dentro il bosco l’effetto è quello di stare molto più in quota.
Al mattino ho indossato i pantaloncini corti perché visto il caldo previsto mettere i leggins non mi sembrava il caso. Tutte le ragazze indossavano i leggins neri e per un momento pensato che se li avessi indossati anche io mi avrebbe aiutata a sentirmi più femminile nel gruppo, ma è prevalso il pensiero della praticità e non ci ho più pensato. Stesso discorso per le scarpe. Ho messo delle scarpe da trekking leggero che usavo quando ero al maschile, poco colorate, ma comode.

Mi sono truccata usando il nuovo eye-liner waterproof di Wunder2, dura leggermente di più di quello di Chanel che ho quasi terminato (e costa la metà).
Mi sono fatta anche una piccola coda nei capelli! Finalmente sono cresciuti abbastanza e con il caldo danno anche fastidio, ma sentire i capelli lunghi addosso è una cosa bellissima.
Arrivata in auto “quasi” al punto di ritrovo (parcheggio di fronte all’ Antico Ristorante Fossati (chiuso da anni) – Via Vittorio Emanuele 2 – Canonica), scopro che ci sono dei lavori in corso e non posso arrivare con la macchina nel parcheggio designato. Guardando sulle mappe dovrei girare tutto intorno e farmi circa 15 km. Siccome sono solo 800 metri e io sono qui per camminare, lascio la macchina e vado a piedi. Arrivo nel punto di ritrovo e non c’è nessuno. Dopo un po’ condividono la posizione, mi guardo intorno e non c’è nessuno, possibile?. I navigatori soprattutto col telefono, non sono poi così precisi e ad un certo punto indicava che ero 4 metri dalla condivisione e non c’era nessuno. Finalmente vedo una ragazza, dall’altra parte della strada e poco dopo ne sono arrivate altre tre.

Arrivati tutti, partiamo e ci incamminiamo. Siamo sei donne e due uomini.
Dentro il bosco si sta molto bene e penso che nel pomeriggio hanno previsto 33°, almeno dentro il bosco sentiamo tanta umidità, ma la temperatura è ottima.
Era almeno un anno, forse due ora che ci penso, che non partecipavo a un trekking dove non c’era nessuna persona che conoscevo. È stata una cosa molto interessante perché ovviamente non ho detto che sono una donna trans, anche se si capiva, perché ho notato che in un paio momenti le ragazze mi hanno sbagliato la grammatica inconsciamente, per poi usare il femminile nella frase successiva. D’altra parte non conoscendo il mio passato, per loro sono “solo” Bianca.

Ieri mattina, durante la riunione del direttivo di ACET, a un certo punto ho detto che partecipo a tantissimi eventi e iniziative e anche se non dico che sono una donna trans, penso che comunque si capisca. Con tutte le persone con cui vengo in contatto, porto loro un messaggio positivo. Anche oggi ci sono delle persone che hanno incontrato una donna trans scoprendo che siamo delle persone normali, simpatiche e non facciamo prostituzione.
Questo pensiero mi fa stare meglio quando sbagliano com’è la grammatica, comprendo che non lo fanno apposta, comunque un pochino mi fa ancora male dentro.

Mi sono integrata da subito con il gruppo e abbiamo parlato davvero tanto. Mi sembrava di essere la più giovane del gruppo, invece più tardi ho scoperto che è quella più vecchia!
Dopo 8 km di camminata siamo usciti dal bosco e ci siamo fermati in mezzo a un campo, proprio sotto un albero per l’ombra e siamo rimasti un’oretta a mangiare, rilassarci e sparare stupidate.

Dopo un’ora circa abbiamo fatto percorso inverso e siamo tornati alle auto.
Mi sono trovata veramente bene e sono stata sempre a mio agio tranne un paio di momenti che mi sono chiesta come mi comporterei in un gruppo di donne se avessi una vagina, mi sentirei più affine a loro? Un pensiero stupido.
Oggi erano tutte delle belle donne con corpi molto formosi, anche se il mio lato femminile ha notato subito dov’era la cellulite in ognuna. Sono nel periodo del mese che io definisco “il ciclo””, perché devo avere un qualche aumento di testosterone e che mi porta a desiderare le donne, senza però che ci sia un riscontro nelle parti basse. Forse è più il ricordo di come ero prima che si ripresenta: cercare di cuccare una donna per conoscerla e farci l’amore. Ora è rimasto il pensiero e il relativo desiderio mentale, ma non più quello fisico.
Tra vari discorsi abbiamo parlato di uomini e l’opinione generale è che in giro è “pieno di casi umani”… non si riesce a trovare un uomo decente che non voglia solo scopare. Almeno tutti quelli nelle loro esperienze dopo una certa età lo dicono. Abbiamo parlato anche delle varie app per conoscere persone e lì praticamente vogliono solo scopare. Ho raccontato, senza entrare nel dettaglio, dei due uomini che mi sono piaciuti negli ultimi anni e ho notato un cambio di voce della ragazza con cui parlavo, come se aver detto ciò fossi davvero una donna ai suoi occhi, non solo esteticamente.
Su mio suggerimento, avevo voglia di gelato, con le auto siamo andati a Biassono in una gelateria e dopo aver fatto la fila in bagno ci siamo seduti all’esterno ordinando delle coppe. L’idea era di prendere un cono, ma per poterci sedere dovevamo ordinare qualcosa di un po’ più costoso. Ero indecisa tra la coppa di gelato e la brioche e alla fine ho deciso per la brioche. Era veramente enorme, come anche le coppe che sono arrivate, praticamente era una cena.

L’unica nota negativa della cena in gelateria è stata che un certo punto che qualcuno non so perché ha tirato in ballo i vaccini e ho scoperto che cinque su otto persone erano Novax convinti La conversazione stava prendendo una brutta brutta piega con tensioni nelle voci. Mentre noi che ci siamo vaccinati rispettiamo comunque alle decisioni, dal loro punto di vista hanno delle teorie veramente balorde e ci trattano come dei poveri pazzi che si piegano al sistema. Per fortuna questa imbarazzante conversazione è durata solo due minuti. Su suggerimento qualcuno abbiamo deciso di interromperla e meno male.
Tornati al parcheggio ho stretto la mano all’uomo che aveva organizzato, non mi è sembrato il caso di abbracciarlo. Mentre ho abbracciato tutte le ragazze. Sono tornata in macchina e mi sono diretta verso casa, sempre più stanca.
Prima di giungere a casa mi sono fermata in un supermercato a bere un caffè e comprare alcune cose. Tornata a casa ho fatto una doccia, ho mangiato un insalatona e mi sono sdraiata sul divano: collassando stanca morta.
È stata una bella giornata, ho conosciuto gente simpatica, ho imparato molto su come comportarmi al femminile in determinate condizioni e soprattutto guardando le altre di come si sono comportate loro…

Anche questa volta il make-up non ha retto la giornata per via del sudore e della stanchezza, per fortuna ne ho sempre meno necessità dato che il mio viso diventa sempre più femminile ogni giorno. Anche con il seno che sono arrivata quasi a riempire una coppa B!