Ho terminato un’ora prima di lavorare; indossato il vestito a fiori che ha riscosso tanto successo nel post di settimana scorsa su Facebook; mi sono truccata e via per guidare un’ora in autostrada per arrivare fino a Novate Milanese dove sono stata invitata a partecipare in qualità di relatrice a una discussione pubblica. Arrivata sul posto mi rendo conto che é a poche centinaia di metri da dove sono già stata proprio sabato scorso.

Bevo un caffè in un bar e entro in questo circolo, dove trovo gli organizzatori che mi offrono a bere qualcosa. Prendo uno spritz, forse il peggiore che ho mai bevuto (ma me lo avevano detto prima). Mi metto a parlare un po’ con la sessuologa che mi fa un’ottima impressione. Rientriamo alcuni minuti prima delle ore 19:00, quando inizia l’evento. Ci comunicano dove sederci e faccio notare che non ci sono i cartoncini con i nomi, più che altro perché di solito non mi ricordo mai i nomi delle altre . Avendo fatto quasi vent’anni di congressi è anche una cosa carina per aiutare il pubblico. Mi fanno dei ‘cavalieri’ al volo usando un pennarello.

Dibattito pubblico a Novate Milanese
“GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L’OMOBITRANSFOBIA“
17 Maggio 2022 – ore 19:00
Iniziativa di divulgazione e approfondimento tematico a Novate Milanese organizzata da:
il circolo “Angelo Airaghi”, il Circolo Steve Biko – P.r.c , il Circolo “Norberto Bobbio “- partito democratico e il gruppo informale, il collettivo “Nuova Casa del Popolo”.
Sono intervenuti:
• Dott.sa Francesca Martini – Psicologa e consulente sessuologa
• Dott.sa Marina Cortese – Ginecologa e sessuologa
• Bianca Iula – Attivista transgender e segretaria del direttivo ACET
• Ethan Caspani – Attivista transgender
• Stefano Gibidisco, attivista in Arcigay Milano – gruppo scuola

Il pubblico è composto da una trentina di persone tra cui il sindaco. Un assessore si prende il microfono e fa una breve presentazione della serata, facendo l’unica cosa che avevano detto di non fare: dare qualche messaggio negativo e ambiguo.
Il presentatore ripresenta in maniera migliore la serata e pone al pubblico alcune domande, chiedendo una risposta per alzata di mano. Era una cosa che avevo suggerito nella riunione preliminare, ma l’ha posta in un modo che non si capisce bene e non ha fatto il preambolo di spiegazione: quando si conosce una persona trans si pensa subito con chi va a letto. Quindi se sei una donna trans deve piacerti senz’altro un uomo e viceversa.
Il tema della della serata è l’Omobitransfobia e non è relativo solo alle persone trans, ma tutta la comunità LGBT+. Comunque il pubblico no alza la mano per cui proseguiamo oltre.
Inizia la discussione prendendo la parola la psicologa che insieme al presentatore fanno a botta e risposta, dove lui le imbocca alcune tematiche e lei fa il commento. Nel frattempo c’è un fotografo ufficiale che scatta delle foto, ogni tanto mi chiedo come verrò.
C’è anche una signora che sta registrando tutto con il telefono. Scoprirò più tardi che e la mamma e la socia della psicologa, entrambe simpaticissime.
Io sono la seconda intervenire e anche con il presentatore mi imbocca con domande, in circa 10 minuti gli rispondo e fornisco una serie di informazioni al pubblico sulla mia transizione. Il presentatore ha letto il mio blog e una delle domande è stata relativa al mio viaggio in Croazia, che è una cosa curiosa è ottimo come aneddoto di inizio transizione e paura di transfobia.
Prosegue a parlare il ragazzo trans, segue la sessuologa con cui avevo parlato prima dell’evento, infine interviene un signore di Arcigay a raccontare la loro esperienza di fare informazione nelle scuole medie.

Ho cercato di stare seduta composta, dato che avevo la gonna e di sembrare interessata quando parlavano gli altri. Cercando di guardare nella loro direzione mentre li ascoltavo.
Terminato l’evento alcune persone del pubblico sono venute a stringermi la mano e farmi i complimenti per il mio intervento, anche questa volta l’essere solare e aperta ha pagato.
Non c’erano poi così tante persone di pubblico, ma per me è stata una prima esperienza in una tavola rotonda ed è servita per capire alcune cose e imparare. Farò un intervento tra un mese a Melegnano in un evento che “sembra più grosso” e più istituzionale.

Rivedendo il video, che hanno fatto con il cellulare, ho notato che ho i polpacci veramente enormi, da vera camminatrice e trekker… Indossavo il vestito che terminava sopra il ginocchio si sono viste parecchio. In futuro dovrò inclinare leggermente le gambe per minimizzare questo effetto. Inoltre spesso guardo verso il basso ,soprattutto in momenti in cui sto ragionando e cercando il filo del discorso. La testa per fortuna è sempre dritta e abbastanza alta.Dovrò cercare di non guardare in basso magari e guardare in alto oppure guardare meglio le persone, cosa che ho fatto varie volte.
A parte queste piccole auto-critiche di miglioramento, vedermi da fuori mi ha stupita anche questa volta, pure la voce era all’altezza e per nulla con toni al maschile. Quando sono serena divento splendida senza rendermene conto.
Lunedì scorso ho depilato l’inguine con il laser e con la mia amica epilatrice abbiamo parlato anche della barba. Mi sono rimasti una ventina di peli neri (e tanti bianchi come nelle donne)…poi lei mi ha chiesto “da uno a dieci quante volte ti guardi allo specchio? Venti!” Era una battuta con un grande fondo dì verità, da un po’ la donna che vedo riflessa nello specchio è davvero una donna. Prima ero molto critica e non mi vedevo mai decente senza trucco. Merito in buona parte dai capelli lunghi e ora inizio pure a farmi una piccola coda.
Insomma inizio a piacermi e apprezzare il lavoro svolto in due anni.
Terminato l’evento mi chiedono se vado a cena con loro e accetto subito. Mi ero portata un paio di cose fredde da mangiare, ma le riporterò a casa per mangiarle domani.
Andiamo in un ristorante lì vicino con cucina tipica pugliese (A tutta ciccia). Guardando il menù ci sono le orecchiette con la burrata, che però abbiamo cucinato tre settimane fa al corso di cucina, quindi opto per gli “Ziti con le bombette pugliesi””, che sono una specie di involtini al sugo.

Rimaniamo un paio d’ore a parlare e la cosa curiosa è che l’inizio parliamo di giochi di ruolo, nello specifico per Dungeons&Dragons, scopro che ne sono appassionati e io, anche se sono 15 anni che non gioco più, in passato avevo un gruppo che ci giocava nella biblioteca comunale. Gruppo durato cinque anni con quasi trenta persone che partecipavano.
Dopo abbiamo parlato di altri argomenti più relativi al tema della serata, scambiandoci aneddoti sulla professione e cose varie.
Ho scoperto che la mia associazione transgenere (ACET) vista dall’esterno, è considerata molto più grande è più importante di quello che ci immaginiamo noi “da dentro”.
Serata molto piacevole e persone splendide. Al termine ci scambiamo tutti i contatti perché senz’altro qualcos’altro insieme la dovremmo fare di sicuro. Sorpresa finale scopro che mi hanno offerto la cena, una gentilezza che non mi aspettavo e che mi ha fatto molto piacere.
Saluto e affronto il viaggio di rientro scoprendo che hanno chiuso gli ingressi della tangenziale Nord di Milano e impiego mezz’ora in più disperata. Cercando con il navigatore di andare verso Sesto San Giovanni, dove riuscirò entrare in autostrada. Anche questa volta stanca morta e felice.

Giovanna “ciao Bianca! grazie ancora a te! Sei e stata meravigliosa, davvero sei una relatrice navigata
”
Valentina C. “c'era un buon numero di persone, e tutti hanno imparato tantissimo e hanno trovato l'incontro davvero molto bello. Grazie davvero
”
Dina “Che voce magnifica! Orgoglio all’ennesima potenza
”
Maia “Sembri molto a tuo agio
”
Sembro una relatrice vera!
Francesca Z (ex collega) “Beh mica sei falsa ah ah Brutti i cavalieri scritti a mano, Prex docet
”
Li hanno “creati” quando ho fatto notare che non c’erano…ho 18 anni di esperienza congressuale … più che altro mi servivano perché non ricordavo I nomi degli altri relatori. Aiuta anche il pubblico a memorizzarci.