Terza e ultima parte del corso online sull’autoritratto fotografico organizzato su Zoom dalla mia amica e fotografa Andrea Maia (Profilo Instagramamaia.italia/). Il corso è stato creato per imparare ad osservare l’ambiente e poi fare la foto “giusta” e nel nostro caso una foto di noi stessi scattata a tradimento con il timer. Non un selfie che ti aspetti lo scatto, ma un autoritratto come se fosse scattato da qualcun altro.
Esercizio: scattare un certo numero di foto in autoscatto e sceglierne una sola che risponda alla domanda: “Cosa fai tu per essere tu?
” Risponde in un unico autoscatto (non selfie).
Ho impiegato molti giorni, non mi sentivo pronta e il meteo non ha contribuito con il freddo che non andava via. Alla fine ho trovato un paio d’ore per me. Ho preso alcuni abiti di primavera, messo la macchina fotografica sul cavalletto, attivato lo scatto automatico con il timer e sono andata in giro per il mio salotto sedendomi sul divano, mettendomi in posa, non mettendomi in posa… insomma ho cercato prima di capire che c’era una macchina fotografia e poi di dimenticarla (cosa non facile). Su un centinaio di fotografie ne ho selezionate alcune.

Ho provato senza la parrucca, poi con la parrucca (lo so che sono molto più bella), con vari vestiti, con camicione da notte, tuta e leggins. Alla fine le foto migliori sono state quelle in primo piano dove non si vedono gli abiti. Selezionando ulteriormente gli scatti ne ho trovati tre che mi rappresentano.

Sono solare, mi piace leggere, adoro la natura, cosa c’è dentro la mia testa? Quali pensieri? Ho qualche dubbio quando sono da sola in casa, una leggera timidezza che sparisce quando sono con le persone. Insomma sono tante cose, ma qual’è che mostra cosa c’è dentro la mia anima?

Senza parrucca, senza orpelli, quasi senza make-up, vedo tutti i miei difetti e spero che gli altri non li notino. Lo sguardo è appunto con il timore che mi si veda come ero prima. Adoro l’arte e soprattutto il quadro che ho dietro (La grande onda di Kanagawa), stampato su tela, è un ricordo di un viaggio in Giappone che ha cambiato la mia vita portandomi verso la transizione, ma ancora non lo sapevo.
“Piacere sono Bianca
, siate indulgenti, faccio del mio meglio
“.