Dopo pranzo sono andata a Milano dalla mia amica parrucchiera Aurora, per fare la tinta e dare una leggera sistemata. Sono passati quattro mesi da quando sono stata da lei e i miei capelli ora sono molto più lunghi, si sono anche leggermente rinforzati.
Avevo un appuntamento alle ore 14:00, ma arrivata lì c’era un cartello che diceva che apriva mezz’ora dopo, così ho fatto un giro dell’isolato e mi sono bevuta un caffè in un bar. “ecco qui cara
” ha detto la barista.
Una volta entrata nel negozio e i saluti di “non ci vediamo da un po’” mi sono seduta e mentre lei lavorava ho parlato un po’ delle mie ultime cose, ma lei rispondeva poco, più tardi è arrivata una cliente sua amica e ho scoperto che questa notte non aveva dormito con dei dolori allo stomaco. Ecco perché sembrava non darmi retta.
Mi ha fatto la tinta che però non è riuscita a riportarmi più bionda come mesi fa. Colpa mia e dei miei capelli fini. A settembre ho sbagliato a usare una tinta (biondo scuro) che me li ha scuriti leggermente e sembra che per un po’ non ci sarà verso di schiarirli ulteriormente.
Dopo quasi un’ora, il tempo occorrente alla tinta di fare presa e di essere sciacquata dai residui, Aurora mi ha fatto la permanente con spazzola e phon da vera artista. Anche questa volta ha compiuto il miracolo donandomi una testa “al femminile“. Peccato che parte delle onde di capelli in serata erano già quasi sparite.
Arrivata a casa ho voluto fare delle fotografie come ipotesi di come potrei vestirmi per il veglione di capodanno. Non ho trovato nell’armadio il tubino che è stato lì un anno e che mi aspettava da tempo, mi sa che nel cambio armadio è finito chissà dove. Però ho trovato un vestito di raso che ho usato proprio a capodanno di due anni fa.
Ho messo un leggero make-up e mi sono fatta qualche autoscatto. Poi pensando che non so se a capodanno andrò davvero da qualche parte, ho fatto anche qualche scatto in pigiama.
Paola P “Dipende se devi andare ad una festa o se vuoi che ti facciano la festa…
“
In questi ultimi giorni, con l’impennata dei contagi, quasi tutte le feste private sono state annullate oppure ridotte di numero di persone; le discoteche sono state chiuse e rimangono aperti solo cinema, teatri e ristoranti.
Le persone che conosco in zona Milano non sono disponibili e alcune sono partite in vacanza per qualche giorno. Qui dove abito conosco poche persone e sembra che siano già impegnate e quindi sono rimasta da sola. In passato avevo già fatto dei capodanni a casa in tranquillità, però dopo tanto smart working devo uscire di casa, almeno ci proverò.
Stasera mi ha chiamata Luciana che è stata invitata da delle sue amiche per una cena, ma è poco convinta perché c’è il rischio di trovarsi sola con delle coppie. Ha chiesto a me se organizziamo qualcosa. Al momento ho due opzioni: una di chiedere alle compagne di pilates, l’altra una serata di cabaret da qualche parte verso Monza, anzi questa è la possibilità più estrema se proprio non riesco combinare nulla. In serata dopo aver cercato ancora in rete ho trovato al Teatro Parenti uno spettacolo, ma termina quasi a mezzanotte e non sono sicura che ci sia un treno per tornare a casa e poi come donna forse è meglio evitare rischi inutili.
Al mattino dopo Luciana mi messaggia che non sta bene, qualche giorno prima era stata a contatto con uno che si è rivelato positivo al Covid-19 per cui per precauzione rimarrà a casa.
Che fare? L’unica cosa sembra di andare al cinema, ma non c’è nulla di interessante, per tirare la mezzanotte e uscire di casa. Più tardi organizzerò con la vicina Carmina, con cui ho già fatto il Natale quest’anno, quindi rimarrò a casa tranquilla.
Si, sicura? Ma anche no. Mi ha appena telefonato una delle mie nuove amiche, Silvana, invitandomi a una festa privata domani sera a tema “Cena con delitto”. Una delle partecipanti è malata e ha pensato a me, salvandomi il veglione e io salvando la sua festa. Dovrò interpretare “Lola” un’aspirante subrette e pin-up, quindi l’occasione per vestirmi anzi svestirmi…la trama è ambientata negli anni ’50 e all’inizio della cena riceveremo una busta con il copione. Dovremo cercare di scoprire chi tra di noi è l’assassino.
Novità a pilates. Lucia, la titolare del centro benessere, ha riunito le ragazze dell’ultimo turno nel mio perché altrimenti non ci sarebbero state abbastanza persone per far lezione. Del mio turno metà sono in quarantena e quindi alla fine, nono conoscendo le nuove, non ho chiesto per aggregarmi a qualche cena.
Ero talmente su di giri per la pettinatura nuova che mi sono resa conto quando ero già a metà strada, che non mi ero messa il fondotinta. Non c’era tempo per tornare a casa. Poi ho pensato che comunque non c’è quasi più barba e con la pettinatura attiro lo sguardo altrove. E’ stato bello fare la lezione “al naturale”, tette comprese. Con il make-up sono più bella, ma sono due anni che aspetto momenti come questo dove non devo pensare a cosa mettermi, come mettermi, ma giusto uscire nel mondo.
La lezione è stata intensa nella seconda parte, mentre nella prima mezz’ora abbiamo fatto rilassamento e meditazione. Al termine avevo ‘staccato la spina’ dalla giornata lavorativa e menate varie, sia di testa che di fisico.
Dina “Bianca d’autunno -anche se è inverno. Bella sei!
”
da un gruppo chat di allegroni.
“Quest’anno per il cenone faccio una cosa diversa….tampone e lenticchie.”