A pranzo sono andata a Milano per incontrare Laura e Riccardino che ha 16 mesi, abbiamo pranzato in un ristorante vicino casa sua, io ho preso la pizza mentre lei riso e due bistecche, il pargolo mangia parecchio.
Abbiamo parlato delle cose recenti e poi lei ha chiesto alcune cose sulla mia transizione, da quanto tempo e altre domande che non sono state mai banali.
Nel frattempo dava da mangiare a Riccardino che di tanto in tanto con la manina faceva volare chicchi di riso sul pavimento.
In particolare anche lei ha preso per mesi lo stesso cerotto di ormoni che ho preso io, lei per la gravidanza. E’ stato bello vedere qualcuno che capisce.
Mi ha fatto un regalo, aveva letto che sabato scorso era il mio compleanno. Una borsetta color fucsia che mi piace molto. Siamo state insieme per quasi due ore, poi lo riaccompagnata a casa perché Riccardino doveva dormire e lei aveva delle cose da fare.
Ho fatto un breve giro alla libreria “La Feltrinelli” e poi mi sono diretta verso casa perché il caldo del pomeriggio è aumentato parecchio e mi ha preso una sonnolenza.
In serata ho una cena con il mio amico di infanzia Pietro e dei suoi conoscenti. Non ho ben capito chi ci sarà, ma è un’occasione di conoscere persone nuove. Mi dirigo di nuovo verso Milano fermandomi a Pioltello–Seggiano. Parcheggio e arrivata al ristorante “La cadrega” aspetto, poi provo a chiedere se c’è una prenotazione, ma non ha prenotato Pietro e non ho idea di chi siano gli altri. La signora mi dice che hanno un’altro ristorante a 150 metri e mi dirigo lì e trovo Pietro e Giovanna. Anche questo ristorante ha lo stesso nome e infatti scopriamo che la prenotazione era al primo dove mi trovavo io. Inizio movimentato.
Nell’attesa vedo passare un sacco di famiglie e signore vestite eleganti, la gente cerca di riappropriarsi del sabato sera. Io questa sera ho optato per qualcosa di pratico in caso di vento e fresco, però mi sono resa conto che ho molti abiti comprati per queste occasioni che non ho mai messo più di una volta.
Il gruppo è al completo ed entriamo, siamo sei. Mi trovo nel lato delle quattro donne lasciando alla mia sinistra Pietro e di fronte il loro amico gay.
Studio il menù e i prezzi mi sembrano alti, ma mi dicono che qui le porzioni sono giganti e con un solo piatto in due si fa fatica a mangiarlo. Infatti sarà dura arrivare a mangiare tutto!
Ora una frase dedicata ai miei amici storici: si ordina anche un astice! Mi perseguiterà per sempre questa cosa? L’altra sera la mia amica Luciana mi ha regalato un braccialetto con scritto in inglese “you are my lobster” che tradotto è più o meno “sei il mio astice”.
Prendo confidenza con le altre donne che hanno voglia di parlare e per una buona parte della serata facciamo chiacchiere veloci solo noi quattro. Mi sento in colpa per non conversare anche con i due maschietti, ma vengo coinvolta nel parlato. Le ragazze sono Catty, che ha fatto il vaccino poche ore fa, Giovanna che già conoscevo, infine Marianna che oggi si è fatta la tinta color rosso scuro. Quest’ultima ci racconta del suo ultimo tipo, poco ci manca che descriva l’atto sessuale. Sono divertita e sconcertata, intanto Giovanna mi prende la mano, la stringe e rimaniamo vicine ad ascoltare il racconto.
Ad un certo punto la interrompo chiedendo chi è il tipo con cui andrà in vacanza la settimana prossima, perché non è quello con cui è stata ieri sera. “Ma è il mio amico gay!“, ah questo spiega tutto. Scopro che sono frequentatrici delle varie app di eventi e incontri, hanno fatto un trekking e tante cene con ComeHome. Anche qui parliamo su che tipo di uomini vorremmo, anche oggi a pranzo siamo finite sull’argomento.
Scopro che Marianna abita a Treviglio, finalmente ho conosciuto qualcuno che abita vicino casa per fare qualche attività in settimana, shopping e cose da donne, senza dover partire in missione con viaggi in autostrada di un’ora.
Nella seconda parte della serata il dialogo aggrega anche i due maschietti, per fortuna. Parlando salta fuori che Michele fa l’illustratore e realizza quadri a matita. Mi mostra qualche disegno su Instagram e mi ha colpita molto per la precisione, la freschezza e lo stile davvero unico del suo tratto. Inoltre dipinge molti nudi maschili e quello che colpisce è che sono simili alle statue greche, una nudità senza giudizio e senza ostentazione.
Dipinge per vendere i quadri e molti li realizza su commissione, quelli che vanno tanto sono quelli in stile cartone giapponese (manga e anime). Lo stile però è il suo e una Lady Oscar così nuda e così bella non l’avevo mai vista. Ha fatto anche una Lamù davvero sexy.
https://instagram.com/spmichele?utm_medium=copy_link
Mostro a mia volta qualche illustrazione che ho realizzato trent’anni fa a scuola di grafica. Guardando i suoi disegni ripenso che sono 15 anni che non realizzo qualcosa di bello e completo, solo prove oppure disegni da inserire in qualche app. Mi manca la magia e la manualità del disegnare.
La serata termina rimanendo un’altra mezz’ora fuori dal ristorante a ridere e scherzare. Mi hanno conquistato e sembra che io abbia fatto lo stesso e non vediamo l’ora di poterci ritrovare, che però sarà verso fine agosto perché siamo tutti i partenza per le ferie. Marianna ha ribadito che “ci sentiamo per un caffè“. Il giorno dopo chiedo a Michele l’amicizia su Instagram per guardare meglio i suoi disegni, mi manda un vocale dove la cosa che mi ha colpito di più è stata la frase “sei un'anima bella
“, la stessa frase che mi dice Barbara.
Rientrando a casa ripenso alla serata e la bella gente del gruppo, ognuno molto diverso dagli altri e forse per questo ci siamo trovati così bene. Penso anche a tutte le altre persone e gruppi che conosco e mi rendo conto che sono davvero tanti ed è solo il fatto che siamo distanti e che ci vediamo ogni tanto che mi permette di tenere i contatti. Rispetto alla mia versione precedente maschile sono davvero espansiva nel vero senso del termine.