Mi sono svegliata alle 6:00, oggi farò un trekking a Varese. Ancora addormentata guardo i messaggi sul telefono e arriva l’aggiornamento temuto: il trek è annullato causa pioggia. Qui c’è già il sole, ma il meteo farà brutto a mezza mattinata e se saremo dentro un bosco diventerà tutta una fanghiglia pericolosa.
Cerco di tornare a letto senza riuscire a dormire, pensando a cosa fare oggi e dopo una mezz’ora torno a guardare i messaggi ce ne è uno di Barbara. Le telefono per fare prima.

Avrei dovuto fare il trekking con lei e anche lei ha voglia di fare un’uscita nella natura e in compagnia. Mi propone una cosa dalle mie parti, per una volta rimango spiazzata perché sono sempre io quella che si fa un sacco di strada in auto per raggiungere le mie amiche e fare i trekking.

Organizziamo e faremo una camminata lungo il fiume Adda che è bello sia da camminare che da vedere. Rispetto al mio solito, dove risalgo il fiume, oggi decido che lo faremo a rovescio, così Barbara sarà più vicina all’autostrada e se mangeremo fuori saremo al Villaggio Crespi all’orario giusto.
La giornata è veramente bella, sia di meteo che di umore generale anche se Barbara ha qualche pensiero e spero di averla aiutata.
Una cosa mi ha dato molto da pensare nei giorni seguenti e ne ho anche parlato con la psicologa. In questo momento della sua vita la mia amica non vede una direzione da prendere o seguire. Si sente persa e senza uno scopo importante.
Dall’inizio della transizione avevo in programma un sacco di cose da fare e sperimentare. Tutte attività nel breve periodo. Adesso che vivo al femminile da poco più di un anno, la direzione da prendere la conosco, ma alcune cose accadranno da uno a tre anni.
Mi sembra un tempo lunghissimo e al momento vivo la mia vita, ma sento una qualche mancanza e credo che sia un’amore o qualcosa di coinvolgente con una persona. Non so bene se sarà con un uomo oppure con una donna, sono rapporti che non ho mai sperimentato. Il timore è che il partner abbia delle aspettative che magari non posso soddisfare oppure lo deludo in qualche modo. Con la terapia ormonale la parte di sotto non funziona più molto, almeno in solitaria dato che non ho più stimoli. Per il resto non ho esperienza e non ho idea se mi piacerà baciare una donna oppure un uomo. Penso che dipenderà dalla persona con cui mi relazionerò, però se dovessi avere problemi è meglio che il rapporto sia chiaro sin dal principio per entrambi.

Con Barbara camminiamo per una dozzina di chilometri e c’è un sentiero dove vorrei portarla, ma sono titubante perché c’è una discesa e lei non indossa la ginocchiera. Una signora di passaggio ci nota e dice che lì sotto c’è un drago di legno. Sono passata solo una volta in quel tratto di bosco ed ero in bici e penso di non averlo notato. Aiuto Barbara nel primo pezzo e ci incamminiamo alla ricerca del drago.
Scopro che nel sentiero ogni tanto ci sono degli assi di legno nel suolo con dentro delle frasi più o meno di ispirazione. Arriviamo al drago ed è di circa 2 metri e ben scolpito.

La camminata procede fino a quasi dove abito io e dopo una piccola pausa torniamo indietro. La porto attraverso una diga del secolo scorso, fino al Villaggio Crespi, patrimonio dell’umanità che è un ex-villaggio industriale tessile del secolo scorso. Purtroppo c’è da vedere solo l’ingresso perché gli interni sono vuoti da vent’anni, comunque è una bella vista.

Attraversiamo le vie di villette d’epoca e passata la chiesa entriamo in un ristorante. Ci danno un tavolo fuori e per fortuna non ci sarà il sole su di noi, solo una brezza ogni tanto. Il pranzo lo offre lei visto che ieri era il mio compleanno. Lei non li festeggia mai per cui oggi è un regalo di NON-compleanno, come nel libro di Alice nel pese delle meraviglie.
La visita ai bagni è di rito e nello specchio sembriamo due sorelle, alte uguali, capelli corti con taglio alla maschietto, magliette rosse. Mentre lei è dentro arriva una signora e le dico che all’interno è terminata la carta igienica. Non so come in poco tempo parliamo un po’ e quando Barbara esce mi dice “ancora un minuto e le chiedevi l'amicizia su Facebook!
“. Divento sempre più brava con le chiacchiere “inutili” con estranei e sono loro a portare avanti la conversazione!
Terminato il pranzo veramente gustoso, torniamo dove abbiamo parcheggiato le auto camminando per circa 30 minuti digestivi. Quindi un saluto con un abbraccio che ogni volta è sempre più forte. Da parte mia ho capito dove mettere la testa perché le altre volte mi stava strozzando!
Anche questo weekend è andato bene incontrando persone a me care e stando nella natura. In serata sto’ già elaborando per il prossimo e penso anche a quello dopo quando partirò per la vacanza nella Foresta Nera.