Mi sono svegliata varie volte e ricordo di aver fatto dei sogni dove ero sempre al femminile, uno molto strano era che la mia famiglia era di nuovo riunita ed eravamo tutti più giovani, solo che io ero al femminile. Ho anche fatto un sogno dove lavoravo in un’azienda in un edificio enorme e anche stavolta avevo difficoltà a trovare un bagno tanto era grande quel palazzo. Forse in questo caso era solo il bisogno di fare pipì a influenzare il sogno.
Mi sono dimenticata di pulire il bagno, totalmente. Faccio colazione ed esco per una comminata e telefonata con mamma. Fuori c’è un bel sole, ma anche un forte vento, talmente forte che accorcio la camminata. Con mamma si parla degli aggiornamenti, di alcuni parenti, del compleanno di mia sorella, del virus e vaccini, le “solite cose” che fanno piacere comunque per mantenere un dialogo con le persone care.
Tornata a casa dovrei cambiarmi perché voglio andare a trovare Susanna a Caravaggio, ma decido di rimanere in versione sportiva. Entro in negozio con indosso gli occhiali scuri e mascherina e non mi riconosce. Li tolgo e mi becca subito notando che sono dimagrita parecchio, le mostro il fisichino togliendo anche il giubbottino leggero. Mi ha chiesto se una mia foto che ho Facebook è ritoccata con Photoshop perché sembro troppo giovane, in realtà è scattata con la macchina fotografica Reflex e quindi è una bella foto reale, magari mi sono truccata con un ottimo fondotinta e avevo una corretta luce sul viso.
Parliamo un’oretta di tante cose. Si ricorda che mi doveva regalare una crema per la crescita del seno, ero andata lì anche per quello, ma me ne ero già scordata! Compro poi una tisana ‘sfusa‘ che costa molto meno di quelle già pronte e penso anche di salvare un po’ di carta per le bustine.
Mi regala dei campioncini e a casa noto che alcuni proprio non mi servono: drenanti e snellenti. Scherzando le avevo anche chiesto “non hai qualcosa per mettere su la cellulite anziché toglierla?“.
Appena dopo mezzogiorno la saluto e mi avvio verso casa, il vento è aumentato ancora. A pranzo scaldo la pasta di ieri, che in padella diventa ancora più buona e come secondo insalata, finocchi e arancia. Suona il campanello ed è la mia vicina Carmina con un dolce che ha appena fatto. Un’altra tentazione (vedi ieri) a cui non resisto, per fortuna è piccolo anche se dolcissimo, troppo.
Proprio questa mattina su un gruppo di Facebook qualcuno aveva postato un meme di prima e dopo gli ormoni con un disegno dello stomaco dove ‘nel dopo‘ c’era un buco nero. Nei commenti in tante hanno scritto di avere molta più fame dopo l’inizio della terapia ormonale. In effetti recentemente mi sono ritrovata ad avere ancora fame, e rumori di stomaco, poco dopo aver mangiato.
Mi riporta anche il libro che le avevo prestato “Storia di famiglia” che ha scritto mia mamma e che avevo auto-pubblicato in cento copie. Le è piaciuto molto e detto di fare i complimenti alla mamma, poi mi ha chiesto conferma se “gerry” nel libro ero io, già “Gerardo“. La cosa bella è che tutti i commenti che mi ha fatto rivolti verso di me erano con grammatica al femminile. In quel momento ero poco al femminile, senza parrucca e con il make-up residuo da stamattina.
Carla “Ieri sera a CiaoMaschio c’era Vladimir uomo. Vladimiro Guadagno. Senza trucco. Dice che non comparirà mai più così. Un grande coraggio. Ma ormai è lei in tutto. Un bel mettersi alla prova …
“
Sì è davvero difficile mostrare la parte maschile e il proprio passato… alcune donne trans addirittura distruggono tutte le fotografie che hanno, anche se non mi rappresentava più sono stata comunque io come diceva la mia nuova psicologa “non ero nel mio personaggio”.
“Immagino! Cerca su Raiplay. Lei è veramente un esempio
“
Sono uscita per la camminata e al ritorno mi sono fermata a fare stretching in una parchetto, una delle foto che mi sono fatta era così bella che l’ho mandata in giro.
Dina "I fiori di colore Bianca sono molto raffinati
“
Mi ha risposto l’associazione “Culturale Malala” di Yoga e meditazione che oggi avrebbe dovuto fare una lezione gratuita online, solo che l’hanno anticipata ieri, però mi hanno messa nel gruppo per altre da fare. Se mi piacerà sarà interessante poterla praticare in persona visto che è a Treviglio, il paese confinante al mio.
Nel pomeriggio ho resistito alla tentazione di comprare un gelato, la voglia era tanta, ma il vento freddo mi ha fatta desistere. Completando il giro sono passata davanti al bar dei cinesi e anche qui non ho preso un caffè ginseng, stavolta però perché mi sono ricordata che stamattina ho comprato la tisana alla pesca ed era meglio provarla.
Rientrata a casa infreddolita, dopo aver scattato una foto con le magnolie e la chiesa di sfondo e incontrato il signor Nino che è rimasto a guardarmi durante l’operazione fotografica, ho preparato la tisana e ho iniziato ad avere un calo fisico, come di spossatezza. Cerco sempre di fare troppe cose nei weekend, ma se non incontro le mie amicizie e non parlo con nessuno penso che mi viene la tristezza e la solitudine addosso. Con questi continui lockdown strampalati colgo ogni occasione e non doso bene le mie energie.
In questi giorni vado tanto in bagno a cagare, non ridete, non so se dipende dagli ormoni e la fame che ho spesso, come se stessi cambiando fisicamente gran parte del mio corpo in risposta agli ormoni.
Dopo la tisana ho lavato la parrucca e mentre si asciugava ho cambiato la regolazione delle doghe del letto. Con mia somma delusione sono solo tre levette da spostare da morbido a duro, tutto lì, il resto delle doghe tecnologiche non si può regolare. Il letto va comunque bene così e dormo veramente bene.
Ho stampato i testi dei miei due racconti brevi per il corso di Lettura Espressiva e ora proverò a leggerli ad alta voce, magari mi passa la stanchezza che mi sento addosso…
Quindi ho creato questa immagine usando una foto scattata oggi con i capelli al vento. E’ Paprika in versione super-eroina, incavolata nera…”