Lavoro e nella mattinata suona il telefono fisso, rispondo e… “signora…
“.
Non so bene cosa è successo, forse mi ha aiutata un corso di Lettura Espressiva…ma da una settimana quando mi chiamano al telefono mi danno subito della signora! Finalmente ce l’ho fatta, con l’isolamento e lavoro da casa non è stato facile!

In serata abbiamo provato a fare la Lettura Espressiva sul giorno dell’Olocausto, io devo leggere due brani uno a pagina 5 e una a pagina 15. Ho avuto poco tempo ieri per provarlo e ho letto solo poche volte, quindi oggi che abbiamo fatto la prova generale. Ascoltando la lettura tutta di fila la storia che racconta è molto toccante.
Non ero sicura di riuscire a leggerlo come si deve. Quando è toccato a me sono riuscita a leggerlo abbastanza bene. Una volta terminato Stefania ha dato qualche consiglio qua e là come leggere meglio alcune frasi più unite, senza pause come le avevo fatte io, e soprattutto poi commentando la lettura di un’altra signora, ha detto una cosa bellissima nei miei riguardi, senza saperlo.
Le ha detto che molte parole terminavano con un accento in acuto, come di solito usano per fare le donne, questo però è un po’ un difetto di lettura perché alcune parole vanno terminati facendo scendere il tono. Oltre a lei anche un’altra e io avevamo lo stesso difetto. Perché mi ha fatto piacere? Perché per mesi cercando di esercitarmi avere una voce femminile e ora ho davvero una voce simile alle altre (anche nei difetti)! Un grande risultato che non avevo compreso, però ora devo imparare, dal punto di vista della lettura, a terminare alcune parole con la consonante con suono corretto, e forse migliorerà ulteriormente il mio tono di voce.