Questa mattina ultima mezza giornata di lavoro. Prima però la mia routine giornaliera nuova, da poco più di un mese, che consiste nel mettere il gel di ormoni nell’interno coscia, oggi tocca alla coscia destra. Lo spalmo e poi rimango in mutante per farlo assorbire dalla pelle, circa cinque minuti. Nel frattempo prendo la pillola anti-androgina che abbassa il livello di testosterone e poi vado in bagno a radermi con il rasoio elettrico perché ieri ho fatto l’epilazione e con la lametta rischio di farmi delle ferite. Per sei giorni dovrò starci attenta e mettere mattina e sera la crema specifica ed ogni tre ore una crema rinfrescante all’aloe. Sento già le piccole microferite fatte dal laser e ho il viso ‘di legno‘, ma è per una buona causa.
Quindi mi vesto e faccio colazione evitando il panettone, da qualche giorno al mattino ho come un reflusso se lo mangio, mi sa che è il burro.
Nelle pause dal lavoro cerco di ‘sentirmi’ donna,mangio kiwi, banana, faccio un giro per casa cercando di tenere postura eretta e sculettamento leggero.
Quando lavoro sono ‘immersa‘ nel computer e in quel momento non ho sesso, anzi non vedo neppure le mie mani con le unghie smaltate. E’ richiesta troppa concentrazione a programmare un computer e in questo caso un sito.
Dopo pranzo mi telefona Carmina e mi invita a cena questa sera, ci sarà anche Antonella, mangeremo pesce. Che dolce. Se avranno voglia dopo cena farò vedere sul TV il mio spettacolo come drag queen, sempre se riesco a collegare un cavo HDMI alla loro TV che è enorme.
Adesso ho aggiornato tre giorni di diario e tra poco andrò dalla psicologa a Bergamo, quella brava che mi aiuta a fare il punto della situazione e dei progressi. Rispetto alle altre volte non ho tantissime cose in mente sui cui discutere, sono stata troppo “da sola” a fare cose in casa. Vedrò di improvvisare, le altre volte andavo con un foglio con le cose importanti da discutere. In realtà non ho mai guardato il foglio perché avendolo scritto mi rimanevano in mente tutte quelle cose ‘importanti’. Ho trovato alcuni minuti e ho scritto i topics (elenco della spesa), ma anche questa volta non l’ho usato.
C’è abbastanza traffico e sebbene al principio, quando c’era un timido sole, è stato rilassante, ma più tardi con un traffico notevole sono arrivata abbastanza provata.
Parcheggio e faccio una breve camminata in quanto sono dieci minuti in anticipo, in una panetteria compro una brioche, volevo anche bermi un caffè, ma vicino non c’è nulla. Suono il citofono e salgo al terzo piano, trovo la porta aperta ed entro. La psicologa è dentro con una paziente. Vado in bagno e poi in sala di aspetto, dove mi faccio un paio di selfie.
La paziente esce ed arriva la dottoressa che mi saluta calorosamente e mi chiede se ho fatto un selfie per il blog, sì, ne ho scattate un paio.
Ci accomodiamo nello studio e per le nuove norme dobbiamo tenere la mascherina, la abbassiamo giusto un attimo per scambiarci un sorriso e lei vuole vedermi. Dice che sono ancora più bella e sono passati solo quattro mesi dalla nostra ultima visita, io continuo a vedere alcuni difetti, ma so che ho fatto passi avanti notevoli sul fisico e ai complimenti non ci si abitua mai.
Mi fa un riassunto a memoria di ‘dove eravamo rimaste‘ e parto a raccontare di me, partendo dalla regressione di domenica e il mood basso prima di Natale, quando la mia psiche pensava che anche quest’anno avrei dovuto ‘impacchettare’ e nascondere tutte gli abiti femminili, perché sarebbero arrivati i miei genitori e/o parenti. Sarei rimasta nello stato maschile per due settimane e al termine avrei avuto un paio di giorni di euforia nel tornare allo stato femminile.
Mi ha detto che tutto questo ha il nome di ‘memoria storica’ o qualcosa di simile. Poi ho raccontato delle visite per iniziare la terapia ormonale e che quindi ho iniziato. Via via tutto il resto che comunque in pochi mesi nonostante l’isolamento, ho fatto un sacco di cose.
Accenno che la situazione con mio padre e mia sorella non si è sbloccata. Accenno un ‘piano‘ per cercare di far superare a mio papà la mia transizione, che sarà di ‘prenderlo in parola’ perché mi ha detto che mi vorrà vedere solo “vestito da maschio” e più avanti andrò in abiti maschili, ma si vedrà che sarò una donna con maglietta, jeans e sneakers. Vedremo.
Riguardo a mia sorella mi dice “che lei sta perdendo un fratello e una sorella“.
Una domanda che mi ha fatto è sul perché è così importante ‘passare per donna‘, cioè il non doverlo dire per forza quando conosco nuove persone.
Adesso, finalmente, come fisico non lascio dubbi e dopo i primi mesi di allenamento anche i miei movimenti fisici e delle mani sono automatici al femminile. Quindi ho superato il timore che ho avuto per i primi mesi, di sembrare un maschio vestito da donna e che gli altri se ne accorgessero.
Quando sono con gli altri ora sono sempre me stessa.
Abbiamo parlato della vagino-plastica, mentre mesi fa la escludevo, ora ci sto pensando e mi sto informando. Comunque se deciderò sarà una cosa tra almeno tre anni. Mi ha detto che qualsiasi operazione voglia fare in futuro di avere sempre vicino almeno una persona come sostegno morale e psicologico per non farmi cedere al dolore e a quello che farò.
Ha fatto come suo solito qualche domanda specifica che mi ha aiutata a pensare, in particolare nei saluti finali mi ha detto di non abbattermi mai, perché ho dentro di me la forza per superare qualsiasi avversità possa capitare.
La saluto e ci facciamo gli auguri di fine anno.
Torno in auto e decido di prendere l’autostrada. Appena ne esco mi fermo di cinesi per comprare l’accendino per le candele profumate che mi ha regalato Barbara. Compro anche una delle collane che avevo visto l’ultima volta.
Rientro verso casa leggermente stanca, mi sdraio sul divano guardando un telefilm umoristico, poi ‘dormo’ dieci minuti e finalmente scendo per andare a cena dalla vicina.
La cena è perché il marito (Pino) ha fatto il compleanno, oltre a noi c’é anche Antonella che ha preparato l’antipasto e dei dolci. Mi sento leggermente in colpa per non aver portato nulla, ma da questo pomeriggio non ho avuto proprio il tempo di fare nulla. Diciamo che porto simpatia e allegria.
Tre ore di cena a base di pesce, con lunghe pause, dove mangio di tutto compresi i bis ‘per finire i piatti‘. Carmina mi chiede come mai non ingrasso nonostante mangio tanto, bella domanda, non lo so davvero. Non sono le camminate settimanali. E’ un misto del regime alimentare quasi senza carne rossa, poca pasta e tanta verdura.
Non guardo mai i messaggi al cellulare quando sono a cena, ma questa volta mi è venuto di guardare. Sesto senso? E’ Barbara con due messaggi dove mi inviata a casa sua per domani sera. Si è studiata il DPCM per verificare se potevo andare da loro. Rispondo di sì, che ci sarò. Mi manda un lungo vocale dove dice che sarà come ‘accamparsi‘ e ci sarà la casa in disordine, infine il gatto ulula di notte. Ma a chi importa? Ho bisogno di stare con lei, ci aiutiamo a vicenda e ci sentiremo meno sole. In casa ci sarà anche la figlia e una sua amica. Questo è il terzo anno consecutivo che starò solo con donne a fine anno. Un messaggio del destino?
La cena prosegue rivangando i ricordi, siamo tutti over 50, e poco dopo le ore dieci inizio davvero ad avere sonno, la giornata è stata lunga, per cui saluto tutti e ci facciamo gli auguri.
La prossima cena sarà martedì per il compleanno di Antonella.