Mi ha scritto Olos Project e stasera farò una lezione di pilates online con Zoom, ho da recuperare circa 200€ pagati a febbraio. Mi ha telefonato Miriam,l la proprietaria ed ha esordito con un “ciao Gerardo
“, poi dopo che ci siamo accordati sulle modalità mi ha chiesto a che punto della transizione sono e si ricorda che mi cambiavo da loro dopo la lezione, per andare al corso di teatro come donna. Le ho risposto che sono donna a tempo pieno e ha detto che alla ragazza che mi seguirà online le dirà che sono Iula.

Poco prima delle 17:00 mi collego, in sala ho steso il tappetino e messo l’ iPad abbastanza basso. Indosso leggins e maglietta maniche lunghe e toupet legato a coda di cavallo. L’istruttrice mi saluta e mi chiede se ho la corda dell’accappatoio visto che non ho un elastico. Poi però non la useremo.
Si collega anche l’altra ragazza e siamo Iula e Giulia.
La lezione è molto dura, proprio come quando lo facevo dal vivo. Avevo dimenticato quanto ti sblocca, ma è impegnativo. Un paio di volte ci dice di usare il movimento pelvico e le anche come dovrebbe fare una femmina, ovviamente lei non sa nulla ed é molto bello per il mio ego essere ‘trattata‘ così.
Al termine sono ‘rotta‘ e ‘sbloccata‘, ci salutiamo e le lezioni saranno ogni lunedì.
Mangio in fretta e mi preparo per andare a lezione di Lettura Espressiva, stasera torneremo di persona anche se mezz’ora prima per ovviare al coprifuoco delle ore 22:00 (è consentito il rientro verso casa).
Arrivo ed è bellissimo vedere i compagni di corso e Stefania l’insegnante.
Sistemiamo i tappetini e le nostre cose e iniziamo la lezione. Silvia e Jacopo sono ancora online ed abbiamo un PC con la webcam, ma si perdono molte cose da remoto.

Iniziamo con il riscaldamento del corpo e un pochino di pilates, poi ci fa usare la bottiglietta piena a metà con la cannuccia. Si soffia e si faranno le bolle, più la cannuccia è verso il fondo e più aumenta la pressione. Serve a riscaldare la voce e la gola per poter leggere più a lungo.
Quindi a turno alcuni si alzano e vanno a fondo sala dove c’è il leggio (questo è piccolo e leggero, il mio è troppo ingombrante, mi sa che lo cambierò), e leggono una fiaba. Purtroppo per motivi di tempo solo in quattro lo fanno, ma imparo comunque molte cose guardandoli e ascoltando i suggerimenti di Stefania.
Gli ultimi minuti ci mettiamo in cerchio e leggiamo la storia del canto di Natale che registreremo lunedì per metterla sul sito. Leggerla dal vivo in gruppo è stata un’esperienza stupenda, soprattutto dopo tre settimane in cui ho visto dal vivo solo le mie vicine di casa!
Mi sono venute due idee per lo show di Paprika, una è che la domestica leggerà una fiaba a un bimbo, fiaba in versione drag!
L’altra idea mi è venuta ascoltando l’intervento da Zoom di Jacopo, anche lui hanno fatto la sua parte nel canto di natale, siccome abbiamo collegato il PC all’amplificazione della sala, ascoltando la sua voce proveniente dal soffitto e leggermente metallica…mi è venuta l’idea di un personaggio che parla con Dio e la voce “di lassù” appunto come in una telefonata.
Mal di testa. Anzi cerchio alla testa.
Ho ancora questo cerchio alla testa spero dovuto alle gengive non ancora guarite, ma quando sono impegnata non me ne accorgo mentre per tutto il tempo in cui ho fatto pilates e tutta la lezione era sparito. E’ ritornato solo mentre rientravo in paese con l’auto…cosa molto strana!
Oggi mi è sembrato di tornare a vivere e devo dire che la cosa mi aveva provocato del timore che non capivo. Dopo due mesi che non vedevo in presenza le mie amicizie e compagni mi stavo abituando a queste cattive abitudini.
Ho capito che mi mancava il non-verbale e lo stare con la gente. Parlare e fare attività online, gli altri è come se fossero dei cartoni animati dove ricevi solo l’audio e non senti ‘la presenza‘. Anche le vibrazioni delle voci non le senti con il corpo, ma solo con le orecchie.
Oggi che stavo meglio ho ricominciato a vestirmi come si deve, anche rimanendo in casa a lavorare al computer. Non devo più ‘lasciarmi andare‘.