Fuori continua a piovere e la temperatura è scesa parecchio, siamo in pieno autunno. Mi faccio ugualmente un po’ di coccole in bagno, epilazione dove serve, che per fortuna è sempre di meno. Con la pinzetta mi faccio del male per rimuovere dalle sopracciglia la ricrescita al di fuori del tracciato, qui erano parecchio in crescita. Scrub totale e infine doccia, creme varie corpo, viso, ascelle, piedi. C’è una crema per tutto!
Ho notato che questa mattina mi muovo in modo più femminile spontaneamente, almeno sento il mio corpo in questa modalità. Le coccole hanno funzionato.
Mi peso sulla bilancia e ho perso 1 chilo questa settimana, soprattutto gli ultimi giorni che mangio solo cibo non caldo e in poche quantità perché fa male alla mandibola (ero stata dal dentista e ho i punti alla gengiva).
Mi trucco e provo il nuovo eye-liner “esquido” che ho ordinato dagli Stati Uniti (trovato su Instagram dieci giorni fa), è un mix di matita e pennarello waterproof se secondo il video pubblicitario si mette facilmente e si riescono a fare delle linee pulite. Il primo tentativo mi esce così così, buono, ma devo migliorare a metterlo.
Senza fare nulla di particolare sono già le dieci e mezza, esco per andare dalle fruttivendole e per fortuna ha smesso di piovere. Indosso gli stivaletti a tacco alto, avevo dimenticato di averli. Compro meno cose del solito perché ho il frigo ancora pieno di cibo.
Mentre torno verso casa una signora anziana, dopo che la guardo più a lungo, mi saluta. Non l’ho mai vista prima anche se vedo abita in una delle villette intorno casa. Dopo che Maia mi ha fatto notare che ignoravo la gente intorno questa è la seconda volta che se guardo qualcuno questi mi saluta. Sarà l’effetto della “bella signora” che ti guarda?.
Torno a casa e vorrei fare un giro da qualche parte, ma non ho nulla da comprare di urgente. In ditta abbiamo messo in svendita dei buoni spesa Carpisa (borse) e Yamamay (intimo), guardo sul sito per vedere se c’é qualcosa di interessante e noto che sull’intimo i prezzi sono molto alti. Reggiseni ne ho già parecchi (e di varie misure), collant e gambaletti idem, leggins a iosa (li adoro), corpetti silhouette, pigiami? Non vedo nulla che mi ispira alla spesa.
Allora uso questa ora ‘buca‘ per aggiornare il diario, che mi porta via sempre più tempo perché è più letterario nel raccontare le cose e i miei pensieri.
Ho deciso di tirare fuori il piumone da sotto il letto perché inizia fare freddo la notte. Cerco di alzare il letto e non ce la faccio! Non ho più forza fisica. Dall’inizio dell’anno ho sentito le braccia più leggera e meno potenti, pensavo fosse per via degli isoflavoni che prendo e degli anti-androgeni, ma che sono solo erbe, quindi non dovrebbero fare tutto quell’effetto sul fisico.
Anche alzare la tapparella con una mano sola non ci riesco più.
Forse mi sto “limitando” solo di testa?.
Stasera riprendiamo le conversazioni del sabato con un libro nuovo che mescola informatica, psicologia e chirurgia facciale. È un libro che a cinquant’anni e parla soprattutto della recente scoperta dell’io. Recente per l’epoca.
Nel primo capitolo affronta l’argomento di persone che ha operato e che alcune di esse, con un aspetto fisico migliore, hanno cambiato Modo di essere e sono più positive, sono riuscite a fare le cose che non riuscivano a fare, altri invece nonostante il cambiamento, proprio non lo vedono e continuano a comportarsi e sentirsi come prima dell’operazione.
Mi ha dato da pensare ai numerosi cambi che sto affrontando io soprattutto anche di volto. Quanto fatto il microblading (sopracciglia tatuate) dopo la prova, che durava tre giorni , proprio non riuscivo a vedermi allo specchio vedevo un’altra persona. C’è da dire che nella prova erano visibilmente finte. Quando ho fatto quelle vere appena mi sono guardata allo specchio, non ero molto convinta, invece dopo tre ore mi piaceva un casino. Ora non so rivedendo il volto di prima dell’operazione se mi riconoscerai ancora.
Inoltre cambiando le varie parrucche e anche un pochino il make-up, cambio proprio fisicità del volto e credo che questa influenza anche il modo in cui mi comporto e mi muovo.
È stata una lettura interessante e stimolante, anche se solo del primo capitolo che discuteremo stasera e chissà che altri contributi usciranno.
Stacco temporale.
Arrivo dieci minuti prima così mi confronto con le proprietarie del locale per le norme Anti Covid-19, il luogo è sempre bello e accogliente.
Arrivano a piccoli gruppi i partecipanti alla conversazione e li accolgo con le istruzioni e li faccio accomodare, per la nuova stagione abbiamo già fatto il numero massimo di 15!
Elena C nota subito che ho un figurino, stavolta alla battuta “sei dimagrita ancora” stavolta è vero perché in settimana ho mangiato poco per via dei denti che fanno male.
Dopo un po’ mentre faccio accomodare gli ospiti qualcuno mi dice “si vede che sai muoverti su un palcoscenico
“, questo luogo con il pavimento in legno me lo ricorda proprio. Faccio una giravolta su me stessa. Un po’ bambina e un po’ attrice? E’ bello avere la sicurezza di come mi sento e di quello che faccio.
Quando tutti sono seduti possiamo toglierci la mascherina e fare la conversazione. Paola fa il riassunto del capitolo per introdurre l’argomento della serata, poi inizio io con un paio di osservazioni. Oramai siamo un team affiatato, al principio non vuole parlare nessuno e verso la fine sessione è difficile farli smettere! Quindi inizio io con qualcosa per avviare la discussione. Cerco di spiegare che non basta solo volere una cosa, un miglioramento personale, di lavoro, etc. C’è sempre il subconscio, l’IO giudicante che cerca di sabotarti. Occorre qualcuno che ti aiuti a fare entrare dentro di te quello che vuoi davvero in modo che poi il cervello lovorerà di suo nel cercare di raggiungere quell’obiettivo.
Siccome non riesco a spiegarlo bene qualcuno mi dice “tu sei l'esempio di quello che si può fare per il cambiamento, perché dici adesso il contrario?
“. Cerco di spiegarlo meglio e qualcuno dice qualcosa che aiuta a chiarire il concetto. A parte tanto lavoro, allenamento, perseveranza una cosa la devi sentire dentro di te. Almeno metà dei miei cambiamenti sono inconsci e non ho nessun controllo su di essi.
Più tardi si vira su un argomento similare: la legge dell’attrazione che spesso viene interpretata a livello umano, cioè se sono una persona positiva attraggo solo cose positive. Una partecipante cerca di spiegarci che è una cosa a livello energetico e non di sensazioni umane e che filtriamo il meglio oppure il peggio in base a come ci sentiamo e quindi che frequenze il nostro corpo ha in quel momento.
Da parte mia nell’ultimo anno penso di irradiare un energia positiva pazzesca.
Le due persone nuove non sanno di me come trans e sono una donna a tutti gli effetti, la terza persona nuova mi rendo conto che è Isa, una signora con cui avevo fatto un trekking di psico-ecologia. Grazie a quell’evento ho conosciuto Barbara, per cui con lei ho un debito di riconoscenza impagabile. Inoltre è una donna dolcissima, ha un modo di fare e parlare che ti invoglia a coccolarla. Un poco aiuta anche l’accento brasiliano molto dolce.
Dopo 90 minuti terminiamo la sessione e come ogni volta ci sentiamo meglio e più positivi. Con un mini gruppo di sette andiamo a mangiare, purtroppo il locale dove abbiamo prenotato (MZMTR) è minuscolo con due tavoloni, qualcuno vorrebbe aggregarsi, ma non c’é davvero posto.
Mangiamo una ‘Pala Romana‘ (detta anche Pinsa) che è una focaccia ovale condita come una pizza (sugo opzionale), ne fanno vari tipi e ognuno ne prende una diversa! Inoltre ci portano una decina di dosatori di olio aromatizzati con varie erbe, timo, rosmarino, piccante, etc. Mangiarla tutta è stata un impresa, ma avevo davvero tanta fame.
Paola a un certo punto, mentre litigo a tagliare con il coltello di plastica, con un occhiata mi avvisa che tengo la forchetta in modo maschile, ci sono ricaduta…nel cercare di tagliare sono andata in modalità maschile: potenza senza finezza.
Parlo abbastanza con Isa che ho di fronte, mi fa sentire bene discutere con lei. Poi c’è quella cosa che le persone che ‘sessualmente‘ piacevano a Gerardo continuano a piacermi.
Terminiamo ‘presto‘ alle 21:30 rispetto allo scorso anno le cene duravano fino alle 23:00, ma alcuni hanno delle cose da fare (appuntamenti?).
E’ stata una bella serata, attesa da questa mattina ed è come se oggi avessi vissuto solamente in attesa per fare la conversazione e cena.
a Elena
Sono mortificata per averti sporcato, il fissante non deve aver fissato a dovere il fondotinta. Se non viene via dimmelo che ti “devo una maglia”, non vorrei essere sembrata poco sensibile…
“Ammore! Ma figurati, la laver
ò”
Invece grazie per aver portato Isa, è stato davvero bello rivederla.
Le hai accennato di me, oppure mi ha riconosciuta da sola chi ero?
“Le ho accennato di te. Ma mi ha detto che sei una grande e che è molto contenta per te
”