Passeggiata di un’ora e mezza nei campi visto che non possiamo lasciare il Comune. Volevo parlare con qualcuno per tenere la mente impegnata, ma le tre persone che ho chiamato avevano il telefono spento o non raggiungibile. Quindi mi sono immersa nei miei pensieri e in quello che è successo la settimana scorsa. Il tempo trascorre, ma non viene apprezzato, giovedì mattina mi sono resa conto che la settimana era già quasi finita senza che avessi fatto nulla di interessante, a parte lavorare e farmi delle camminate in paese.
Lunedì dopo il lavoro ho fatto un’ora di pilates che sempre interessante e mi sblocca le articolazioni. Per fortuna non ho avuto giramenti di testa durante la lezione anche c’è da dire che l’insegnante quando ci dice di girarci o di alzarsi dopo un esercizio impegnativo, ci dice di farlo molto lentamente.
Dopo cena mi sono collegata al corso di Lettura Espressiva. E’ stata una lezione molto interessante anche se io non ho letto nulla. Abbiamo scelto il pezzo da portare al saggio finale (il mio è L’insegna tratto da “Bar Sport” di Stefano Benni) e quindi a turno è stato letto più e più volte il proprio pezzo e l’insegnante Stefania, forniva delle ottime indicazioni su come ripeterlo e come improntare la voce.
Il giorno prima avevo fatto un po’ di prove di lettura e mi sembravano buone, ma dopo aver sentito gli altri dopo le indicazioni erano migliorati tantissimo e i loro prezzi erano interessanti da ascoltare: La mia lettura precedente non mi sembrava più così bella e forse è stato un bene che non ho letto nulla.
Nelle due sere seguenti ho segnato su carta tutti gli accenti corretti delle lettere “e” delle “o“, perché sono molto importanti per una lettura corretta. Ho notato che dopo che li ho messi, anche se ho molte difficoltà a leggerli passando da un accento all’ altro, riascoltandomi ho notato che il risultato era davvero migliore rispetto la mia prova della domenica scorsa. Dopo aver imparato a pronunciare correttamente il mio pezzo, la sfida sarà di metterci una parlata romagnola. Non sarà facile perché dovrò fare in contemporanea una voce più femminile, seguire le regole della dizione, inserirci la parlata tipica emiliana. Un’altra sfida.
Giovedì sera mi sono accorta che c’era la riunione dei volontari ACET su Zoom, non so perché ero convinta che sarebbe stata venerdì. Ero stanca morta dallo stare al computer tutto il giorno per lavoro, ma mi sono collegata lo stesso ed è stata una serata interessante. Però questi collegamenti online mi pesano tantissimo e dopo una giornata di lavoro, guardare per due ore un iPad è stato pesante. Nel gruppo ci sono alcune persone logorroiche con interventi di un quarto d’ora. Forse dovrei imparare anch’io a parlare più lentamente impiegandoci molto di più nel dire “quello che volevo dire“. Io vado sempre al succo del discorso senza troppi preamboli.
Il tema della serata era relativo a un documento politico che sarà prodotto per il prossimo “Gay Pride Milano“, la mia associazione ne coordina la parte relativa alle persone trangenere. Il mio piccolo contributo è stato di parlare a seguito di Laura, che vuole smantellare “il transificio“, cioè quelle associazioni e organizzazioni che ci guadagnano facendo consulenza alle persone transgender. C’è stata una recente delibera ministeriale, non ancora recepita in tutte le regioni, che permette di avere gli ormoni gratuitamente, ma solo se seguiti da un centro multidisciplinare. In pratica una specie di gabbia, dove si possono avere gli ormoni gratuitamente, ma solo in un certo ospedale e fare quello che ti dicono loro. Il problema è che in Lombardia c’è solo l’ospedale Niguarda e già per me è un’ora di autostrada per arrivarci, figurati per le altre persone trans che sono più lontane.
Dovrebbero invece liberalizzare in modo che uno possa scegliersi il medico e l’endocrinologo oppure lo psicologo che più gli piace o che può raggiungere. Senza avere un team i professionisti che ti seguono, che nella sanità italiana anche negli ospedale due medici di specialità diverse non c’è verso di farli parlare tra di loro e con te. Lo so perché ho lavorato 17 anni nel settore medicale ed è uno dei temi per i corsi di formazione e aggiornamento.
Alle 11:30 ci siamo salutati e sono crollata letteralmente dal sonno, per fortuna il letto nuovo è fantastico.
All’inizio del collegamento, durante i saluti, ho detto a Laura che proprio stasera stavo facendo il copia/incolla del diario di quando ci siamo incontrate un anno fa. Lei non sapeva che avevo pubblicato il nostro incontro e lo ha letto il giorno dopo.
Laura C “Ho letto nel blog dell'incontro con me, che bello
“
Già , Poi riletto un anno dopo, mi trovo ancora le emozioni di quel giorno
“Mi sembra passato molto più tempo. Era bello quando si viveva "in presenza"
.
Comunque quando sabato pomeriggio ho terminato la mia camminata, c’era un leggero sole e le app di previsioni meteo sono sempre più precise è già da ieri avevano detto che oggi pomeriggio alle ore 15:00 sarebbe uscito leggermente il sole. Hanno sbagliato di un quarto d’ora. La camminata con un pochino di sole è stato molto più bella e rilassante, mi ci voleva.
Devo capire i sintomi che ho da due settimane che diavolo siano, perché il medico endocrinologo mi ha risposto alla email dicendo che non sono correlati alla terapia ormonale. I sintomi sono: ho come un blocco in mezzo al naso e quando soffio sento anche l’odore del sangue anche se non è più uscito.
Durante questa camminata le poche volte che mi sono piegata per allacciare le stringhe delle scarpe, quando mi sono rialzata ho avuto un leggero capogiro. Stamattina mi sono anche sentita molto debole per fare le quattro cose dei mestieri di casa e portare alcune cose in garage. Prima di pranzo mi sono anche misurata la temperatura perché mi sono ricordata che nell’ultimi dieci giorni, ogni volta che mi misuravano la temperatura per via del covid avevo meno di 35°, cosa impossibile. La mia prima misurazione era 34° e mezzo e la cosa mi ha allertato, ma ho riprovato un paio di volte perché questi termometri digitali non valgono molto. Alla fine avevo 36° e mezzo, una temperatura normale.
Ho ordinato su eBay un “misura pressione da polso” perché sono già andata tre volte in farmacia e ho già speso 6€. Ne ho comprato uno da 25 € che nel nome del prodotto c’è scritto “Medical”, speriamo bene. Barbara mi ha detto che è utile misurare al momento perché già andando in farmacia camminando la pressione si stabilizza.
Prima di uscire per la camminata, oggi mi ero letta “Donna moderna” versione digitale a tema delle cose Green che si possono fare per l’ambiente e la salute: Ho scoperto che esistono le salviettine struccanti in “fibra di bambù” che sono lavabili anche in lavatrice. Visto che mi trucco ogni giorno e alla sera anche se uso pochi con i dischetti di cotone ho un utilizzo eccessivo sul lungo periodo.
Sempre nello stesso articolo parlavano dello “scrub” e del fatto che ci mettono delle micro plastiche insieme al prodotto per fare l’effetto ruvido. Non so se quei due prodotti che uso si sono fatti in questo modo, non c’è scritto, ma sono a base di argilla. Ho ordinato quindi due guanti realizzati in una qualche fibra naturale per fare lo scrub nel corpo.
In serata ho partecipato alla “conversazione del sabato” e non so se il tema del libro ha stancato, oppure al sabato iniziano tutti a fare altro, anche se non ci sono luoghi dove andare. Fatto sta che eravamo solo in cinque. Abbiamo parlato dei fatti nostri e comunicato le novità della settimana, poi abbiamo provato a discutere del capitolo che si è rivelato troppo breve per procedere a una discussione di novanta minuti, infatti abbiamo terminato prima.
Mi sono resa conto che ci hanno “rubato” il sabato sera, con chiusure e coprifuoco esistenti da troppo tempo, sembrava una serata qualsiasi.
Diventa sempre più dura tirare avanti mantenendosi sani di testa.