Mentre scrivo sono in un bar in attesa di almeno un’ora per la cena in pizzeria con quelli del corso di teatro. A fianco ho due ragazzine e di fronte un signore che attende un caffè, poi giocherella con il cellulare. Ogni tanto mi guarda. Penso se sia il caso di parlargli, ma non so se è il caso, è più vecchio di me, oppure li porta male e si vede che è solo.
Decido che è meglio continuare il diario, lui termina il caffè, rimane un’altro po’ a guardarmi e poi lascia il tavolo.
Mi rendo conto che anche adesso faccio cose che Gerardo non avrebbe fatto, stare in un bar e tirare oltre un ora seduta con il cellulare e ascoltando distrattamente i vicini di tavolo.
Tra mezz’ora c’è il ritrovo nella pizzeria a fianco per il compleanno di Vic. Dopo una settimana in solitaria in due giorni ho ripreso il ritmo a frequentare gente, quasi la cosa mi spaventa perché vivere la vita con poche pause è fisicamente stancante, ma dormirò domani sera!
Ora faccio un giro nel supermercato di fronte giusto per fare due passi al caldo e poi la serata continua…
Come è andata in pizzeria? Mi sono divertita moltissimo anche perché avevo sedute vicino persone che hanno conosciuto poco Gerardo così che parlavo con la nuova voce senza accorgermene (quasi altrimenti non lo scriverei qui). C’era anche Carmen un’amica di Rosanna che fa trekking e ci siamo scambiate il contatto du Messenger. La cosa bella è che non sa nulla di me ed è stato favoloso parlare e ridere tra donne.
Il cibo non era un gran ché , perché ? Perché stamattina sono andata spesso in bagno.
Due ore e mezza a tavola a parlare, ridere, scherzare…sì l’ho già scritto, ma volevo ribadirlo! Ecco la vita che voglio come Iula. Ero stanca e alcune me lo hanno fatto notare dagli occhi, ma meglio che stare a casa a guardare la TV.
Momenti che ricordo?
Fuori a fumare, io esco solo per prendere una boccata d’aria e si parla di ‘cose da donne’ anche intime, poi delle unghie di Silvia ricostruite e con il colore semi permanente. Le faccio una fotografia come riferimento per quando le dovrò fare io.
Manuela che mi guarda la parrucca da vicino e dice ‘si vede l’attaccatura sembrano veri’.
Carmen che si scompiscia dalle risate, io che rido a crepapelle anche se con poco audio visto che non ho ancora imparato a ridere con voce da donna. Rosanna che mi guarda dritto negli occhi e vede una donna. Vic che mi richiede quanti anni ho e rimane sorpreso dalla risposta. Casino, voci, casino. Unica nota negativa quando vado a parlare dall’altra parte del tavolo con persone che conoscono Gerardo e la voce nuova mi cade un poco.
Torno a casa stanca morta, ma con l’anima felice. Butto via 4€ di autostrada per poter fare un viaggio dritto e più rapido possibile, ottima spesa perché avrei rischiato davvero con il sonno che avevo.