Mi sveglio intorno alle sei, mi rigiro nel letto varie volte, mi viene anche un erezione, ma non riesco a raggiungere l’orgasmo. Forse non ho la concentrazione e lo stimolo giusti. Mi alzo e faccio scrub e depilazione delle parti epilate la settimana scorsa. Noto che la barba non è più nera e dura come lo era diventata, in questi giorni è bastato poco rasoio e ritocco del trucco. Invece sul petto alcuni pelini mi sono sembrati molto più lunghi rispetto a due giorni fa per cui sospendo per un pò di prendere le pillole alla Keratina perché mi sa che sono loro a provocare la crescita dei peli dove non voglio.
Esco e mi faccio un giro in paese, al ritorno vedo dall’altra parte della piazza la ragazza che ho conosciuto domenica, ma è tardi e devo rientrare per iniziare a lavorare.
Il clima è ottimo e uso il portatile sul balcone e lavoro bene senza stancarmi troppo. Da lunedì ho ritrovato la voglia di programmare. Probabilmente associavo il lavoro a Gerardo e non stavo più bene dentro in maniera inconscia.
Tra poco andrò dalla psicologa a Bergamo e magari parlerò anche di questo, mi sono fatta una lista di tre pagine di cose successe, cose di cui parlare, cose del mio futuro.
Arrivata allo studio mi fa subito accomodare, peccato avrei voluto farmi un selfie nella sala di attesa come l’ultima volta. Ci accomodiamo su due poltroncine e con la mascherina iniziamo la seduta di 70 minuti, con me sfora sempre, ma vedo che ha piacere sia professionale che personale a ascoltarmi e farmi domande.
Non uso gli appunti che comunque mi sono serviti per mettermi in testa le cose di cui parlare. E’ come se andassi da lei con un mazzo di carte mescolate e al termine il mazzo è bello in ordine.
Mi chiede che modifiche fisiche ho in mente e quale è il piano per farle, anche lei nota che sono cambiata parecchio fisicamente da 5 mesi a questa parte e senza aver fatto nulla al fisico. Ogni volta che mi incontra c’è una persona diversa.
Le cose salienti della conversazione:
Il pensiero di me stessa quando sono sola e mi ‘parlo’ si chiama ‘voce della coscienza’ ed è l’ultima cosa a cambiare, specie dopo 50 anni. Quando cerco di spiegarle cosa intendo sbaglio io la grammatica usando il maschile, ma la voce nella mia testa è stata maschile a lungo tranne che da un paio di giorni, dopo il coming out aziendale, è diversa, più leggera e gentile. Quando riuscirò a incontrare qualche transgender dovrò chiedere loro se con la terapia ormonale hanno avuto un cambio di questo tipo sulla voce interiore.
Perché Iula viene vista bene da tutti, sono un’isola felice? Più tardi ne ho approfondito con Barbara e la risposta di entrambe è che Iula con la sua presenza, serenità e energia in quello che fa, che dice, come si muove, piace e da quel momento in poi non la guardano più per vedere se è un maschio, se è vestita bene, se il mascara le cola. Da quel momento vedono me, lo stesso accade al telefono dove a un certo punto non conta più che tipo di voce ho.
Cosa aveva di buono Gerardo e cosa ha di buono Iula?
Iula ha tutto quello che aveva Gerardo fino a circa 15 anni fa, più tutta un energia e voglia di fare nuova. Le ho raccontato dell’idea di fare un funerale a Gerardo, cambiando idea per fare una festa ricordo.
Quale è la mia destinazione? Fino a che punto arrivare?
La destinazione è solo un primo punto di arrivo, parlando di una cosa che mi piace, il trekking, quello che conta è il viaggio e vivere il momento. Il futuro è un obiettivo, ma non mi devo fare condizionare. Se poi arriverò a quella destinazione in montagna, dietro ci sarà sempre un’altra montagna da scalare.
Per anni sono sfuggito a frequentare la gente e ora ne ho bisogno. Nei negozi che ho gestito, nelle aziende dove ho lavorato ero sempre in contatto con tanta gente, ma cercando un’illusoria compagna tutte queste persone erano quasi un fastidio necessario. In realtà ne ho sempre avuto bisogno, ma mi nascondevo la cosa.
Disforia psicologica.
Mi ha chiesto se ho ancora la gastrite, ma Iula ne ha un minimo che passa dopo pochi minuti e solo con alcuni cibi (tipo cappuccino e brioche al mattino).
Curioso che Gerardo ha malattie che Iula non ha. Idem per i tic nervosi di Gerardo del toccarsi il petto con le dita a pinza come per estrarre qualcosa dal cuore.
La maglietta da donna che aveva Gerardo, che poteva passare per unisex, ma che ho dovuto togliere perché mi mancava l’aria dopo averla indossata.
Espressioni facciali
Mi ha confermato che il volto che ‘cambia’ espressione e uso della muscolatura è una cosa reale. A lei capita quando ha degli sbalzi di umore, a me quando passavo da Iula a Gerardo. Questo spiega anche perché quando Iula sorride piace a tutti e quando Gerardo sorrideva non accadeva nulla di particolare.
La psicologa ha preso vari appunti, ma l’impressione è che siano appunti per lei e non per un resoconto della seduta. In parte me lo ha confermato dicendo che la chiarezza e lucidità di quello che faccio, di come lo racconto è materiale importante per capire meglio la realtà trans. Mi ha detto che l’unico libro in italiano si chiama “Princesa” di Fernanda Farías de Albuquerque,Maurizio Jannelli, per il resto non esiste letteratura.
Psicologi per ormoni e cambio documenti. Da parte sua qualsiasi documento non ha un peso legale per il giudice che vuole una perizia psicologica fatta tramite ente pubblico e con batterie di test psicologici, a volte centinaia. A suo dire inutili perché non offrono nessun aiuto ‘al paziente’ ed ora ho capito perché alcune trans dell’associazione dopo i 6 mesi di terapia hanno il foglietto che dice che possono fare la terapia ormonale, ma sono persone ancora disturbate con la loro disforia. Al solito burocrazia e cattive abitudini del mondo medico fanno spendere tempo e denaro, senza produrre un beneficio, ma solo uno stress aggiuntivo per la persona trans.
Al termine ci siamo salutate sulla soglia dello studio. Rimanendo distanziate abbasso la mascherina per salutarla e ci tengo a mostrarle la me di adesso. Lei fa lo stesso e mi dice che ‘mi regala un sorriso’.
Torno all’auto e mi dirigo al centro commerciale Orio Center, dove a febbraio era stato chiuso e mi sembrava una cosa assurda e irreale. Arrivo e vedo poche auto nel parcheggio, entro e metà dei negozi sono chiusi, poca gente in giro. E’ ancora irreale.
Vado da Deichmann dove provo varie scarpe e sandali, ma solo un modello mi calza senza fastidi (misura 42 perché per avere la pianta larga devo prendere un numero in più). Forse alcuni modelli senza tacco mi andrebbero bene, ma sotto tacco 4 per me non esistono.
In un bar mi bevo un caffè macchiato e me lo godo vista l’astinenza da mesi, e nessun problema di gastrite.
Lilas “Ciao Iula ok ci aggiorniamo. A me piace molto l'energia e l'entusiasmo che hai. Grazie per aver condiviso. A presto
“
Paola “Work in progress…
“
Barbara “I risvegli, quelli belli
“
Edo “Go on Iula; go on!
“
Carla “Molto interessante la faccenda della voce interiore. È vero, abbiamo una voce interiore, è il nostro io di cui sentiamo la presenza più o meno costante, e con cui siamo abituati a confrontarci. Immagino che nel tuo caso, forse, possa rappresentare ancora quello che eri prima.
Non so, è un argomento troppo specifico, da addetto ai lavori. E mi pare che la psicologa confermi appunto che è una “cosa” lenta a cambiare. Ma ti chiedo: tu la senti come un io diverso? Quindi è come se foste in due?
In sostanza è ancora un Gerardo?
“
Si è vero tu sei una persona che esprime serenità accettazione e positività. Da fuori sembra che in te non alberghino conflitti, e dai l’impressione che tutto sia facile. Il che è molto consolatorio anche per gli altri. Invece una persona che vedi che sta male è come se facesse venire in mente anche i propri problemi.
Torno all’auto e mi dirigo perso casa, ma mi fermo al centro commerciale “La Francesca” dove c’è il negozio dei cinesi. Scarpe della mia misura nessuna, ma hanno riaperto da pochi giorni e la merce è quella di 4 mesi fa. Compro una borsetta da tracolla per 5€. faccio un giro anche nella sezione abbigliamento, ma trovo solo un paio di cose interessanti che non compro perché dopo pranzo è arrivato il pacco da shein.com con dentro una dozzina di cose!
Ceno e come dessert mi godo la torta alle carote. Già perché a mezzogiorno la vicina del piano di sotto mi ha portato la torta!
Indosso le scarpe che ho comprato oggi per provarle giusto a scendere le scale. Purtroppo la vicina non c’é e non posso restituirle il piatto. Decido di fare una camminata breve in strada. Mentre cammino chiamo Barbara e parliamo mezz’ora. Pessima idea perché il laccetto alle caviglie sfrega e a un certo punto mi devo fermare e dirigere verso una panchina. Non sono scarpe da camminata serale in paese!
Nel finale della telefonata, parlando delle cose detta con la psicologa, mi racconta una cosa relativa alla ‘presenza’ di Iula, del sorriso, della spontaneità e che quindi è quello che fa sì che dopo non ci siano problemi se non sono truccata bene, perfetta negli abiti, etc. Mentre con dei gay che ha conosciuto, questi erano così pieni di paure e timori che poi provocavano davvero un giudizio nei loro confronti.
Mi commuovo un poco e la saluto perché lei deve ancora cenare.
Ian “Ti senti adeguatamente seguita da una psicologa che ha poca esperienza in materia?
“
Si molto, mi aiuta tantissimo perché io ho voi per le cose ‘ordinarie’ e con lei ho un punto di vista ‘esterno’ che mi fa pensare, ma non giudica e non mi vuole cambiare/ indirizzare. Anzi il fatto che sono sincera e aperta e che mi faccio domande, ho dubbi, ma senza farmi le paranoie fa si che non ho bisogno di aiuto psicologico. Come invece ho visto che ne hanno tanto bisogno molte trans che ho conosciuto che odiano vedersi , credono che con gli ormoni si risolve tutto, si fanno paranoie spesso tutte nella loro testa e quindi uscendo allo scoperto nell’insicurezza anche le persone le guardano con sospetto. Purtroppo gli psicologi del pubblico che sono quelli che danno i nulla osta fanno solo un profilo psicologico e non li aiutano per nulla, anzi aumentano le loro paranoie perché queste trans non si aprono e nascondono il più possibile per accontentarli.
Lei è specializzato anche in trans, ma a Bergamo non ce ne sono molti, però è brava e innovativa. Ha anche studiato con un luminare del ‘settore’. Solo che non esiste documentazione scientifica in lingua italiana sul tema.
Tra l’altro ho letto che in Italia ci sono 400.000 persone trans che hanno a che fare con il servizio sanitario!