Tra poco vado in un centro estetico a bergamo a farmi le sopracciglia con l’hennè…sono emozionata e spero di vedermi più femminile in viso…poi se mi piacerò faremo quelle tatuate. microblading.

Luciana “Sei diventata di un effimero femminile ahahah. Proprio una Barbie. Tenera lei
“
Paola P “Ciao Iula! Se ti trovi bene, dimmi! Forse fra un po' potrei valutare di rifare il tatoo dei contorni delle labbra che sono sbiaditi dagli herpes che ho avuto sin da piccola
“
Infatti devo chiederle anche di questo perché dato che lo hai già fatto tu non è una cosa così fuori dal mondo come mi era parso. La vita ti sorprende sempre…Gerardo aveva deciso di non fare nessun tatuaggio e ora Iula si fa quelli estetici…
“Deve essere fatta con cura e di un colore molto molto vicino al colore proprio delle labbra… Altrimenti è una cosa volgare. Peraltro avevo speso un sacco di soldi. E magari a BG hanno prezzi più umani e vale la pena di fare il viaggio. O/e ci andiamo in
sieme”
Sono dall’estetista, sdraiata su un lettino e ha iniziato a disegnare la sagoma, poi con la pinzetta ha tolto i peli in eccesso, fa un po’ male, ma sopportabile.
Mi conferma che ho il viso asimmetrico e soprattutto l’arcata delle sopracciglia.
Terminato il disegno della sagoma mi vedo allo specchio e mi sembrano enormi e troppo maschili, ma mi dice che è la sagoma esterna. Speriamo bene.
Che colore farle? Rimaniamo sul tono castano chiaro dei capelli , ma mi dice che solo dopo che sarà asciutto si vedrà il risultato.
Infatti mi guardo e vedo due sopracciglia enormi e troppo maschili. Devo attendere 30 minuti che si asciuga. Mentre aspetto mi faccio dei selfie e vedo che una ha l’arco più femminile e l’altra meno arcuato. È anche quella dove non riesco mai a disegnarla nemmeno io.
Sono leggermente preoccupata perché devo comunque tenermi due settimane queste sopracciglia. Confido che il risultato sarà migliore. Nei selfie vedo un maschio e non è nemmeno Gerardo. Non sono più abituata a vedermi con le sopracciglia intere.

Mentre aspetto chiedo notizie sulla ricostruzione unghie e non sono quelle finte incollate, ma aggiunte in resina. Ogni 3/4 settimane si deve ritoccarle per via della crescita e se non trattate rischiano di spezzarsi come quelle naturali. Ci penso su, anche perché avevo una mezza idea di fare un corso per farmele io.
Per le labbra tatuate si colora nella zona Chiara intorno per aumentarne il volume.
Finalmente la mezz’ora di attesa è trascorsa, mi pulisce la fronte, con un filo ruvido mi rimuove gli ultimi pelini dove non devono esserci, fa un poco male, ma sopportabile.
Mi guardo allo specchio e la speranza di vedere un volto femminilizzato svanisce. Anzi vedo qualcuno che non sono nemmeno io. Sono stata quarant’anni con poche sopracciglia e negli ultimi sei mesi con varie versioni disegnate e non sono abituata a vedermi delle sopracciglia ‘normali’. Parliamo di questa cosa ed è normale non riconoscersi, capita a quasi tutte. Riguardo al mio desiderio di averle ad ‘ala di gabbiano’ mi dice che non sono molto indicate e se le fanno soprattutto le donne dei paesi dell’est. La sua idea è che come trans donna non voglio essere osservata e scrutata, cosa che con sopracciglia palesemente finte accadrebbe sempre. L’occhio della gente andrebbe subito a guardarle.
In effetti non le dò torto e intanto mi osservo allo specchio cercando di abituarmi, ma non ci riesco.
Mi dice che non devo lavarle per 24 ore e che si schiariranno un pochino. Le dico che sicuramente farò il microblading, ma devo avere una settimana per abituarmi alla cosa.
Mi rassicura che quelle tatuate saranno anche sfumate e meno impegnative come spessore, ma sempre comunque femminili.

Torno al parcheggio e mi faccio dei selfie, in auto mi guardo nello specchietto retrovisore e piano piano inizio a abituarmi. Arrivata all’uscita dell’autostrada mi fermo nel negozio dei cinesi dove mi compro delle zeppe molto alte in super offerta (12€) e dei sandali dorati. Trovo finalmente una borsa da tracolla, molto agile, simile a quella di Barbara.

Rientro a casa e mi sento sempre meglio, ma con qualche dubbio. Mi faccio ancora qualche selfie anche con la parrucca. Secondo l’estetista i miei capelli attuali non aiutano molto la femminilità del viso e non le valorizzano. Guardo le foto e con la parrucca sono strepitose e molto femminili, senza sono comunque un volto femminile.


Violablue “Inizio a abituarmi al nuovo viso. Con la parrucca poi sono strepitose, come le desideravo. “
“Sono contenta. La parrucca ti incornicia il viso e fa risaltare il tutto
“
Dina “Sei soddisfatta?! Hanno fatto un bel lavoro, mi pare, molto naturale nel colore e nella forma -senza quelle ali da gabbiano che tanto vanno di moda e che tanto fanno cagare.
”
Francesca “Brava. I capelli li hai tinti?
”
Stefania “Le ha fatte mia cugina, perché in gravidanza le aveva perse e non ricrescevano più. Ha fatto quelle "effetto pelo" e devo dire che il risultato non è male.
”

Pensieri riguardo al proprio volto. Nonostante ho provato per mesi a truccarmi, indossare parrucche e vedere donne diverse erano comunque dei travestimenti. Questo è il primo cambio fisico che non posso togliere, in questo caso dura due settimane, il microblading durerà due anni.
E’ un punto di non ritorno e un passo reale verso l’aspetto esteriore femminile.
Quanto siamo abituati al nostro volto? Quando qualcosa cambia in meglio, il primo impatto è sempre negativo, di rifiuto. Poi piano piano ci si abitua e dopo un poco addirittura ci si piace e non si vorrebbe tornare indietro.
Come è lo svegliarsi al mattino e guardarsi allo specchio, chi vedi?

Io ho visto la versione femminile di me e mi è piaciuta, lo sguardo era più dolce.
Al mattino si sono leggermente sbiadite e sono ancora più realistiche. Sono uscita per andare a fare colazione al baretto e mi sentivo diversa, più a mio agio. Addirittura non ho messo l’eye-liner, già me ne sono dimenticata tanto mi sembrava a posto il viso.

Dopo sono andata in colorificio per acquistare dei pennelli e della vernice per dipingere tavolo e sedie di legno che ho sul balcone. Davanti al garage c’é una scala di un vicino che vernicia il balcone, scambiamo due battute sulla cosa, interviene anche un’altra che è di turno a pulire la scala condominiale. Spostata la scala apro il garage, entro in auto e parto. La naturalezza di come mi sentivo è stata una cosa nuova, nei giorni scorsi ho apprezzato la normalità con altri vicini, ma adesso è come se fossi davvero integra e in pace con l’universo. Nessuna menata sugli abiti, l’aspetto fisico, il mio essere, la voce. Tutto va bene, tutto bene, bene!
In colorificio chiedo consigli al commesso e compro la vernice e pennelli, sono una donna e mi sento tale.
Mentre riparto con l’auto un signore di dice qualcosa, ah! ho lo sportello del tappo della benzina aperto. Torno a casa, mi cambio togliendo tutto e mi metto a dipingere un pezzo del balcone. E’ stancante, ma sono all’aperto, sono me stessa, faccio un lavoro manuale e non uso il computer, scambio due battute con uno del primo piano. Nessun problema, nessuna menata, sono me stessa finalmente.
Pausa, ha suonato il campanello, è Carmina, la vicina della torta e ha un’altra torta! Le mostro le sopracciglia e parliamo un pò, mi racconta che ha delle colleghe di lavoro con le palpebre tatuate (eye-liner) oltre alle sopracciglia. Le dico che si possono fare anche le labbra. Parliamo poi dei capelli e nota che i miei sono più lunghi, ma in cima sono più radi e le dico che li sto salvando in tempo.
Ho aperto la porta con un veloce pensiero su come sono messa, ma solo perché stavo scrivendo queste note. Parliamo anche della mia depilazione e della barba (che al momento devo radere un pochino).
Ho aperto la porta con un veloce pensiero su come sono messa, ma solo perché stavo scrivendo queste note. Parliamo anche della mia depilazione e della barba (che al momento devo radere un pochino).
Riprendiamo il discorso sull’identità. Finisco di dipingere e mi pulisco le mani e braccia che hanno della vernice, esce sul balcone la vicina e ci salutiamo.
Chi sono io adesso? Chi sono stata negli ultimi sette mesi?
Settembre 2019, timorosa di affrontare il mondo.
Ottobre 2019, coming-out e mi sento Iula quando mi trucco pesantemente, indosso parrucca e abiti.
Novembre 2019 mi sento una ragazzina.
Dicembre 2019 sono una giovane donna.
Gennaio 2019 sono una trentenne.
Febbraio 2020 mi metto in pausa e non so più bene chi sono.
Maggio 2020 sono una signora.