Questa è stata una settimana intensa, ma invece di scrivere un diario di ‘eventi sterili‘ preferisco fare un riassunto con i miei pensieri e commenti.
La settimana scorsa ho preso freddo tutte le sere, perché non ho voluto accendere il riscaldamento la sera, gli altri anni lo accendevo nel mese di Novembre. Ho messo il piumone e pigiama pesante, ma la notte fa davvero freddo in questi giorni.
L’evento culminante è stato sabato dopo lo stress di stare in giro tutto il giorno. Alla fine la prima influenza stagionale è arrivata, come si dice “ora paghi pegno
”.
Domenica sono stata tutto il giorno a letto, tranne per mangiare e per guardare la MotoGP sul divano. I sintomi spossatezza, dolori articolari, sudori caldi e freddi, mal di testa. Niente febbre e niente altri sintomi specifici per il Covid-19.
In casa l’unico farmaco che avevo era l’Aspirina, ne ho prese un paio, ma non hanno fatto nessun effetto visibile per la guarigione.
Quali prime volte sono successe? Prima volta da un anno che non mi sono fatta la barba, anche se ne è rimasta poca. Prima volta che sono rimasta in pigiama tutto il giorno. Prima volta che mi ammalo come donna, lo scorso inverno ho fatto di peggio in termini di stress e di fare tardi la notte, pensavo quasi di essere indistruttibile.
Prima volta in vita mia che sono stata 38 ore di fila in un letto.
Di queste prime volte ne avrei fatte volentieri a meno, però traggo l’insegnamento che devo starci più attenta con la salute e con il mio essere super attiva.
Come donna non ho avuto la claustrofobia a rimanere in casa per giorni, cosa che avevo quando ero Gerardo. Forse perché mi sento ‘a posto’ e vedo tutto più serenamente?
Lunedì notte ho avuto un dormiveglia piuttosto agitato, inoltre il climatizzatore sul caldo, faceva leggermente rumore e apparentemente mi teneva sveglia, solo che quando l’ho spento alle sette di silenzio mi teneva sveglia! Un classico.
Finché non mi sono alzata effettivamente dal letto sembrava che la maggior parte dei disturbi fossero passati. Ho fatto una doccia molto calda e dopo che mi sono vestita è ritornato fuori tutto. Sono tornata a letto aspettando che la farmacia aprisse, ma non ero in grado di farmi la camminata e guidare con la macchina fino lì anche se è un percorso breve non ne ero sicura.
Ho una guida molto prudente però mi sono resa conto che ho fatto un paio di stupidate di manovre e Per fortuna non c’erano altre auto in zona.
In farmacia ho tirato fuori il bigliettino con tutti i sintomi e alla fine mi ha dato la Tachipirina 1000, il Vics per fare inalazioni e dei fermenti lattici. Cavoli che spesa: 31 €, non si può più nemmeno stare male.
Curiosità: per andare in farmacia ho messo la parrucca ed era abbastanza arruffata come se si fosse adeguata al mio stato fisico!
Mi sono fermata anche dalla salumiera a prendere il prosciutto cotto e il pane, non so quanto durerà questa malattia però ho notato che mangiando “cibi semplici” mi vanno giù benissimo. La Caterina, ovviamente mi ha raccontato che ieri sono andati sopra Bergamo, a mangiare due tipi di polenta è un sacco di altre cose pesantissime e buonissime. Al momento ho la nausea solo a pensarci.
Ero abbastanza stanca per cui l’ho ascoltata mentre affettava, ma non le ho raccontato di come stavo, questa mattina avevo seri problemi di concentrazione. Per la farmacia mi sono anche scritta un biglietto con i sintomi.
Ho scritto in azienda spiegando la situazione e dopo mezz’ora ho telefonato al mio medico provvisorio, occupato. Meno male che mi ha richiamato dopo 10 minuti. Dopo gli ho spiegato bene i sintomi e che non ho la febbre. Mi ha dato due giorni di malattia e di sentirci domani. Se miglioro meglio e per precauzione sarà meglio fare un tampone contro il Covid-19. Mi sembrava una cosa eccessiva visto che ho avuto 3 dei sintomi influenzali classici, ma nessuno di quelli rivelatori per questo virus.
Ho una settimana fitta di impegni e mi spiacerebbe saltarli (cosa che accadrà effettivamente), odio stare malata e solitamente in 3 giorni smaltisco l’influenza (fino a 10 anni me ne bastava uno solo).
Nel pomeriggio ho pagato il corso di lettura espressiva, inviato i documenti e dopo un’ora ho spiegato a malincuore che stasera salterò la prima lezione, in effetti ho ancora un leggero mal di testa e non vorrei contagiare nessuno.
Elena “Mi dispiace che tu non stia bene. Fai bene a stare al calduccio. Get well soon!
”
Mamma “Curati mi raccomando! Il Troppo troppeggia non hai più 20 anni, tante coccole un abbraccio e tanti baci
”
Elena C “In effetti ti sei un po’ strapazzata
”
Barbara “Uè amica! Non farmi preoccupare
”
Stai a casa e misurati spesso la febbre. E al medico chiedi cosa ne pensa. Non voglio fare terrorismo, ma in questo periodo non bisogna prendere le robe alla leggera
Emozioni: Ho ascoltato la radio e hanno fatto sentire Albachiara di Vasco Rossi una canzone che mi ha sempre commosso, ma oggi ho pianto tutto il tempo ascoltandola.
Poi ho letto un capitolo di un manga dove la coppia di fidanzatini finalmente dopo un anno si riunisce e mi sono messa piangere.
Bello che mi escono fuori le emozioni!
Barbara “Come sei dooolceeee
”
Consigli di Mario con la medicina naturista orientale “Mangia un piccolo pezzo di zenzero fresco (sbucciato se non è bio) ogni mattina. È un antibiotico e disinfettante ed è ricco di sostanze che proteggono il tuo corpo.
“
Preso, è molto forte di sapore!
“Ci vorrà qualche giorno per abituarsi. Inizia con pezzettini non troppo grossi (magari mezza fettina di 1 millimetro o 2 di spessore).
“
Io ne ho mangiato 5 mm, piccolo pezzo hai scritto!
Morale: quando ricevi consigli fai delle domande prima.
Di notte si è spenta la caldaia e mi sono trovata ad avere i brividi, tremavo in tutto il corpo in modo incontrollabile. Ho acceso il clima sul caldo e riavviato la caldaia e dopo 15 minuti ho smesso di tremare. Un piccolo spavento.
Dina “Fai però il tampone. Tienimi aggiornata. Ti cerco stasera. Sei una zingara!
”
Tampone Covid-19, stranamente dovrò andare fino a Bergamo in centro per farlo, qui ho due grossi ospedali, ma non sono attrezzati?. Scopro che sono saturi a fare i tamponi per le scuole e genitori.
Al momento sono in domiciliazione volontaria fino all’esito, tranne che nell’ora in cui dovrò andare a Bergamo, tipica stranezza italiana non puoi uscire, ma puoi farti 30 chilometri per fare il tampone in centro città.
Mi chiameranno in giornata per l’appuntamento.
Già, come no? Ottimista come sempre. Non sapevo in che casino mi ero infilata.
Con la riapertura delle scuole sono state attivate una serie di procedure per isolare casi di contagio dal Covid-19. Il problema è che il governo italiano (da sempre) prende decisioni in ritardo, non fa nessuna pianificazione e prevenzione, si lavora sempre e solo sull’emergenza.
Cosa hanno combinato questa volta questi geni del male?
Hanno aumentato le richieste di fare tamponi sulle persone sane per scoprire focolai e isolare le persone infette. Se c’è un alunno infettato, tutta la classe, i genitori, gli insegnanti devono fare il tampone anche se non hanno sintomi. Risultato? Intasati tutti i centri per fare il tampone e l’analisi. I tempi si sono allungati in modo tale da rendere inutile fare il tampone. Tra prenotazione online, chiamata dell’operatore che ti dice quando, attendere il responso passano oltre 14 giorni, il tempo di isolamento ora è di 10 giorni. Fare tutti questi tamponi ha prodotto dati numerici rilevanti, statisticamente invece minori del periodo pandemico di Marzo. Questi numeri vengono sparati in modo allarmistico e terroristico in TV e nei media ‘filo-governativi‘, ora c’è davvero la prova a riguardo di questo – tutti i TG dicono le stesse cose a ciclo continuo (per assurdo Facebook ora contiene notizie reali), hanno creato l’emergenza e terrore nella popolazione che si beve tutto senza ragionare.
Ho visto un intervento di un medico in parlamento che ha detto un sacco di cose di buon senso, ma sembra che chi doveva non ha voluto ascoltarlo.
La cosa che mi ha colpito è che ha detto che se uno è asintomatico non è malato e non è un paziente, non ha senso che essi vengano inseriti nei numeri che i media sparano.
Inoltre se hai due dei sintomi dell’influenza devi fare il tampone, altrimenti in caso di controlli si rischia una condanna penale. Non posso fare finta di nulla, dato che ho dichiarato di averle avuto per ottenere la ‘malattia’.
Non posso e non voglio stare minimo 14 giorni prigioniera in casa solo per cavilli legali e burocrazia idiota. Il lato morale di non infettare gli altri e altri scrupoli passano in secondo piano. Altra cosa idiota.
Ma come in tutta la sanità italiana pubblica allo sfascio, c’è sempre l’escamotage e aggirare il problema: pagando. Facendo la stessa cosa in un azienda privata, paghi e riduci l’attesa parecchio. Anzi con il weekend di mezzo e il sovraccarico dei laboratori di analisi devo attendere solo 4 giorni.
Inoltre questa analisi privata ti fa due esami: il tampone per sapere se hai il virus in quel momento e il sierologico per scoprire se lo hai avuto in passato ed hai gli anticorpi.
Quando sono andata al laboratorio in coda c’era la classica signora anziana e mi racconta della sua mammografia che deve fare in privato, pagando 200 e passa euro, oppure aspettare nove mesi nel pubblico.
Come donna, mi succede sempre più spesso che la gente mi racconta di tutto e soprattutto dei propri fatti personali. Devo avere un aspetto rassicurante, nonostante la mascherina.
L’infermiera alla reception mi chiede conferma per nome,cognome e data di nascita, inserisce il codice fiscale del computer e mi fa pagare gli 85€. Se gli risulta che sono maschio o femmina sembra non importarle, idem pochi minuti più tardi con la dottoressa che procede a infilarmi questi due cotton fioc: uno nella gola e uno nelle due narici.
Nella gola ho un piccolo problema psicologico perché mi dice di tirar fuori la lingua, però siccome mi mancano i due denti davanti, questa non ne vuole sapere di uscire come si deve.
Prima di infilarlo nel naso mi dice che “ti farà lacrimare
”, io pensavo di dolore e invece no, semplicemente ti viene da piangere.
Ok ho fatto il tampone!
Lo stress accumulato si scarica in breve tempo, una liberazione interiore.
Ogni volta che ho a che fare con cose governative, burocratiche ho sempre questa rabbia di impotenza, inutile prendersela con gli impiegati che spesso fanno del loro meglio. Non essendoci un bersaglio fisico (a meno di non prendere a calci i muri) ti rimane dentro finché non riesci a trovare una soluzione.
Questo mi ha dato da pensare parecchio sulla terapia ormonale, mi posso fidare di una struttura pubblica per una cosa così importante e potenzialmente pericolosa? Certo che no. Dovrò chiedere molto bene una serie di informazioni su come comportarmi nel caso non fosse possibile contattare i loro medici, la reperibilità dei farmaci, come rallentare le dosi e fermare tutto (per gradi?). Se non avrò queste risposte abbandonerò questa parte del mio percorso e il relativo iter legale. Avendo però tutta la documentazione e le ricette, potrei in futuro riprovarci senza attendere anni, magari andando in un’altra regione con strutture più affidabili. Anche se il governo sta facendo una cosa ‘buona‘ (farmaci ormonali gratis, mai fidarsi della parola gratis!) con la solita realizzazione ‘pessima‘: devi essere schedata a seguita da un team multi disciplinare (non bene identificato), andare solo in uno specifico ospedale autorizzato (e farti ore di auto per raggiungerlo) e prendere i farmaci dalla farmacia ospedaliera. Ciliegina sulla torta, nell’attesa dell’attuazione delle regioni hanno appena aumentato il prezzo di alcuni ormoni del 300%.
Questa settimana ho anche scoperto che esiste una procedura con il giudice per fare la richiesta di cambio genere anagrafico e sesso, SENZA dover nominare un avvocato (con 2,000€ di risparmio). Si chiama “Volontaria giurisdizione“.
Occorre comunque rivolgersi a qualcuno nel tribunale per avere i moduli da compilare e i fac-simile dei testi per fare le richieste. Avere una PEC e una chiavetta per pagare le marche da bollo virtuali. Non sarà una passeggiata farlo. Inoltre è possibile proporre senza la ‘perizia‘ (oltre 500€) dello psicoterapeuta, ma comunque con una ‘relazione‘ (200€ circa).
Quasi quasi mi farò un percorso extra al Niguarda con il loro psicologo pubblico se la loro perizia sarà gratis (ahia solo la parola dovrebbe farmi desistere).
Fino a martedì non potrò uscire di casa perché sono in isolamento volontario, quindi mi salta anche la seconda lezione lunedì del corso di “Lettura Espressiva”. Uffa.
Magari ci sarà un altro miracolo lunedì sera, proverò a entrare nel sito per vedere se le analisi sono già pronte.
Creare l’autenticazione SPiD per accedere ai risultati online, senza poter uscire da casa e non somigliando più molto alla foto del passaporto è stata una bella impresa!
Posto sul gruppo whatsapp una prova di lettura cercando di usare i ‘risonatori‘ (suono generato di pancia, petto, testa), piace a tutti e lo posto anche ai miei amici.
Ascoltandolo tecnicamente la mia voce non è ‘così femminile‘ tranne in un paio di passaggi, nemmeno maschile. Ricevo messaggi ‘brava Iula‘ anche da chi non mi ha conosciuta di persona alla lezione di prova, segno che “sente” una vocalità al femminile (12 mesi di esercizi di Logopedia iniziano a fruttare).
“Il nome dei gatti” di T.S.Elliott – libera lettura, copyright loro proprietari. Usato a solo scopo didattico e di riferimento sui miei progressi vocali.
Stefania (maestra) “
Registrazione sentita!! Hai trovato una chiave espressiva divertente!! Ti occorre lavorare un po' sull'articolazione. Essendo assente anche lunedì, ti manderô i compiti a casa!!
“Ha azzeccato tutto, infatti il corso di dizione online, terminava proprio lì dicendo di esercitarsi senza dare consigli utili sull’articolazione . Qualcosa però ho imparato dalla Logopedia che più allargo ed esagero i movimenti della bocca, più chiara la voce diventa. Nello stesso tempo stringendo la gola (al principio con le dita, ora lo so fare ‘da sola’) esce una voce più femminile. Il difficile è fare tutto questo mentre leggi, reciti, parli con gli amici e colleghi e ragioni su cosa stai dicendo…Le donne sanno fare più cose insieme? Allora sono una donna solo per riuscire in questo!
Paola G “Non è male la voce diciamo che non è super femminile ma non è neppure di certo maschile,dal vivo con questa voce passi sicuramente,è adeguata alla tua età .
”
Questi giorni di isolamento e malattia mi sono serviti per accorgermi di alcune cose.
Giustamente avevo ridotto verifiche e allenamento riguardo la voce, il movimento del corpo, il mio essere più fluida. Quando sono con gli altri a detta di tutti, sono ‘estremamente’ femminile. Dopo un anno ho raggiunto lo scopo di ‘essere passabile per una donna‘, cioè lo sembro senza ombra di dubbio. Non devo recitare una parte, travestirmi e imbottirmi. Sono me stessa (anche se ho sempre degli aiutini facili da mettere e togliere).
Stare una settimana quasi sempre a letto o sul divano ha messo a dura prova il mio essere donna da sola, senza indossare abiti appariscenti, senza make-up, senza parrucca. Non ho idea di quanto del vecchio me è tornato fuori.
Ora sono guarita dall’influenza, ma non posso uscire di casa per qualche altro giorno, però mi vesto, mi trucco e ho scoperto che tornare a ‘esercitarmi‘ mi aiuta molto quando sono da sola a sentirmi diversa dal vecchio me ormai abbandonato. Questi esercizi non potranno che migliorarmi ancora.
Sono pronta per ripartire e solo una cosa può rallentarmi: scoprire martedì con l’esito del tampone che sono asintomatica Covid-19, ma sono ottimista.