Al mattino vado a fare la revisione dell’auto e scopro che devo cambiare la bombola del gas GPL e se non la cambio non posso fare la revisione e a fine mese non potrò usare l’auto. Già lo sapevo, ma non pensavo che ci fosse una parte burocratica che può richiedere due mesi! Scopro che l’importante è avviare la pratica e una volta ottenuto il numero di protocollo posso fare la revisione e quindi poter circolare in attesa che la pratica si concluda e quindi cambiare la bombola. Il costo dell’operazione e dell’assicurazione che ho appena rinnovato equivalgono al bonus che ho ricevuto in ditta.
E’ più facile rifarsi le tette?.
A proposito ho iniziato a pensarci più seriamente, a immaginarmi nelle varie fasi del giorno se mi darebbero fastidio, di che misura? Sicuramente saranno da fare dopo almeno sei mesi che vivrò a tempo pieno indossando quelle finte. Magari dovrò fare una visita e consulto mesi prima per capire costi, tempo di guarigione, cose necessarie da fare prima.
Quindi le due ore di permesso che avevo preso non servono, allora decido di andare da Decathlon a ritirare il costume da bagno, pezzo unico con gonnellino. Tornando a casa faccio la spesa al super, poi vado in posta a pagare il bollo e trovo anche il tempo di andare dalla fruttivendola, dove non parliamo perché il negozio è pieno.
Lavoro un paio d’ora e sono poco concentrata. Terminato di mangiare il “tarlo del costume” mi fa decidere di provarlo.
Riesco ad entrare, quindi la misura L va bene e lo sento comodo. Mi guardo allo specchio e boh..sono un ibrido uomo-donna. Mi faccio alcune foto e le guardo. Meno ibrido, ma comunque non femminile. Tra due mesi avrò i capelli leggermente più lunghi, avrò le ciglia finte (saranno water proof? devo chiedere), le sopracciglia tatuate provvisorie (idem). Nel peggiore dei casi dirò che sono non-binary, che è ne carne ne pesce, ma comunque non maschile con il costume da donna.
Forse dovrò andare in piscina a fare qualche prova.
Lavoro nel pomeriggio con concentrazione alternata e finalmente alle diciotto mi sdraio un’attimo perché ho sonno e gli occhi stanchi, dormo venti minuti e quindi ho poco tempo per trucco. Stasera ho il corso di cucina. Il pensiero negativo ‘sei stanca, non andarci‘ si fa vivo, ma riesco ad allontanarlo. Faccio la barba con il rasoio elettrico e noto che la pelle è quasi del tutto guarita, meno male. Mi trucco nella modalità veloce e vado a Milano in auto e mentre guido cerco di fare esercizi vocali, ma non ho più la volontà di farli. Forse anche perché ora dovrebbero essere conversazioni e letture a voce alta, in macchina non si può fare molto e provo a ripetere le pubblicità e quello che dicono gli speaker tra i brani. Non capisco mai a che livello di voce mi ritrovo.
Arrivata lascio l’auto e mi avvicino alla cancellata, qui trovo Raffa. E’ quella che avevo chiesto dove era il bagno facendo finta di essere una nuova. Pensavo di chiederle scusa, ma non servirà più perché non ha il minimo sospetto di chi ero. Mi chiede subito ‘hai bigiato la volta scorsa!
‘, le racconto del teatro in salotto. Nel mentre il portone si apre e entriamo. Ci sono alcune ragazze nuove e cerco di introdurle alla serata e sono totalmente femminile. Mano mano arrivano tutti e tra i nuovi c’è uno degli organizzatori dei trekking che ovviamente non mi riconosce affatto.
Aiuto a preparare dei tortini al cioccolato, mentre per il resto guardo, passo oggetti, aiuto a pulire e mangio. Mi sono rivista in alcune delle foto che hanno postato sul gruppo ed ero molto femminile e non ingobbita come solito fare Gerardo. Nella serata ho parlato abbastanza e interagito con alcuni su battute varie. Tutto bene, ma dovrò migliorare il lato femminile della voce con qualche falsetto ad hoc, dai Iula che se un’ottima attrice e una volta fatto poi il repertorio diverrà una cosa naturale.
Alla fine saluti e ritorno a casa, la prossima sarà tra un mese. Nel viaggio ho qualche flashback più come momenti che ripenso per scriverli qui, ma la maggior parte del tempo passato ero viva e mi sono goduta ogni istante, ero me stessa senza dubbi, senza problemi.
Una femmina? No ero io, in quei momenti non contava quanto fossi figa, vestita bene, con i tacchi perché ero insieme a degli amici e delle persone nuove facendo una cosa tutti insieme che ci appagava e divertiva. Cose che non so perché ma come Gerardo non mi godevo più.