Mi ha svegliato la sveglia, segno che non ho recuperato come speravo. Succede tutti gli anni, almeno gli ultimi due dove ho una vita sociale. Fino a dicembre tutta e energia e serate fuori, da gennaio il crollo fisico fino a aprile. Ho preparato la borsa con trucco, etc. Anzi è la stessa di martedì tranne gonna e scarpette, forse stasera non importerà davvero come mi vesto anche se ci tengo molto. La faccia sta’ guarendo dal l’epilazione, ma più lentamente e sono piena di micro crosticine. È un buon segno che un po’ di bulbi sono morti e niente ricrescita da parte loro.
Stamattina sono molto Gerardo e in auto ho provato la voce, ma ho avuto difficoltà ad arrivare al tono corretto. Regressione oppure sonno e stanchezza generale?
Stare a lungo come maschio non mi fa per niente bene.
Domattina dovrò fare la revisione dell’auto e visto che devo arrivare là molto presto per evitare code, pensavo di andarci come Gerardo, ma non va per niente bene. Dovrò sforzarmi ancora di più per essere sempre me stessa, magari con poco make-up, ma sempre Iula.
Ieri sera ho perso 40 minuti a provare dei nuovi temi grafici per il mio blog, nessuno di mio gradimento. Decisamente non sono brava a usare le cose già pronte e preferisco sempre costruire qualcosa di mio. Mi sa che stavolta arriverò a un mix per non perderci troppo tempo.Ora sono arrivata a Lambrate con il treno.
Pausa diario.
Lilas “Quante persone speciali ci sono al mondo….. alle volte non ce ne rendiamo conto. Contenta per te… è importante sentirsi appoggiati e trovare persone che condividono
”
Paola P “Mi pare una ottima cosa che ti confronti e ti consigli con chi compie un percorso analogo
”
Graziano “Vedo che non ti riposi mai! Ci sentiamo al telefono quando vuoi. Ciao. Grande. Una riprova che come ti ci metti in qualcosa nascono scintille! Bravissima. Ci sentiamo poi. Buona giornata.
”
Elena A “Sei la mia amica figa! E ormoni o no, hai più classe della maggior parte delle donne che conosco. Sarà un viaggio meraviglioso. Non vedo l’ora di vederti splendere ancora di più
”
Evita “Vedi Iula, a volte ci sentiamo "stonati" perché udiamo solo la nostra voce. Poi un giorno alziamo la testa, drizziamo le orecchie e scopriamo di essere in tanti, di essere un vero "coro". Ecco, è così che mi piace pensarti oggi: dentro a un grande coro, con la tua voce che non può mancare, felice e fiera del bel canto che porti per il mondo! Grazie per la tua condivisione, fa crescere anche me!
“
Finito il lavoro mi sono chiusa nel bagno del co-working e mi sono cambiata la maglia (e messo il reggiseno imbottito), messo lo smalto e mentre asciugava ho fatto la barba.
Ho messo i fondotinta e disastro! Le ferite del l’epilazione si vedono di più! Sono piccole collinette sulle guance e sul mento come se avessi avuto una qualche malattia…ho provato a nasconderle con il trucco, ma non ci sono riuscita molto bene. Per stasera avrei voluto essere più presentabile, ma non sarà un problema perché ci saranno passate tutte. Per domani sera al corso di cucina non so se avrò il coraggio di presentarmi così…vedremo domani pomeriggio a che punto di guarigione sarò…
Sono arrivata al ristorante in super anticipo , prima di entrare mi sono fatta un selfie e forse i problemi al volto si notano meno. Fuori fa freddo ed entro. Il cameriere mi accoglie e non mi fa nemmeno dire perché sono qui, mi mostra la tavolata e mi chiede in ‘quanti siamo stasera?’.
Mi ha beccata subito come transgender? Oppure così presto ci siamo solo noi? Intanto Gerardo è slittato via e mi sento me stessa. Ora attendo che arrivi qualcuna. Ho le cuffie perché mi deve chiamare la psicologa…attendiamo. La psicologa non ha chiamato, per fortuna. Leggi dopo.
Il cameriere mi ha beccata subito come transgender e intanto che attendo nel ristorante messaggio con le mie amiche e prenoto la stanza dell’Hotel per la nostra vacanza a Ibiza.
Finalmente arriva qualcuno, sembrano due donne, ma non capisco se stanno diventando uomini oppure donne. Iniziamo a conoscerci e l’esperienza mi sembra un pò strana, come se io fossi fuori luogo, anzi io essendo nuova non so davvero nulla ed è come entrare al cinema nel secondo tempo. Arrivano anche altri/altre e si presentano. Non so davvero cosa mi aspettassi, ma c’è di tutto nelle varie fasi della transizione e quindi siamo tutti a metà di qualcosa.
I discorsi vanno dal salutarsi ‘quanto tempo‘, ‘lavori?‘, ai loro animali. Nessun discorso al ristorante riguardo le transizioni. Uso il plurale perché scopro che ci sono molte più femmine che vogliono diventare uomini che noi ‘ragazze‘, come veniamo definite.
Dal punto di vista fisico delle ‘ragazze‘ sono quella più si avvicina all’essere donna e non riconosciuta come trans. Tutti, tutte…che casino di grammatica…sono riconoscibili.
Alle nove usciamo dal ristorante, la pizza non era malvagia, e facciamo trenta metri per andare nel ‘garage‘ dove ci sono gli incontri.
Qui arrivano in ritardo Laura e altre che aprono e ci fanno accomodare. Per privacy non racconterò cosa è successo, ma solo le mie sensazioni e argomenti generali. Parlerò al plurale ma vorrei specificare che c’era un universo di generi: trans-donne, trans-uomini, non-binary, bisex, entrambi e nessuno, agender. Alcuni hanno parlato e molto, altri hanno detto solo il loro nome ‘desiderato‘ e poco più.
Mano mano che le persone parlavano e si aprivano non erano più estranei e nemmeno trans. Aumentava l’empatia ed erano persone con problemi più complessi dei cosiddetti etero, ma in tutti la volontà di superare qualsiasi avversità nonostante alcune sembrano insormontabili oppure inamovibili come la burocrazia.
Da parte mia ho osservato di più le donne trans come me, per capire a che punto erano nella loro transizione e vedermi tra qualche anno come potrei essere. Una mi ricordava i travestiti che ho visto in Germania, forse per via dell’accento tedesco, un’altra rimaneva qualcosa di mascolino, un’altra era assolutamente perfetta, un’altra così così ed un’altra un maschio senza barba. Le voci delle due top erano molto femminili, le altre molto maschili. Io non ho ancora capito a che punto sono, ma a detta di tutti molto femminile e con la voce adeguata.
Argomenti discussi su problemi psicologici, di travestitismo (non avevo mai realizzato che una donna-trans si mette una barba finta), di drag (e ne sono esperta), di cose legali relative al cambio di genere e per operazioni chirurgiche. Su queste in breve, cito l’articolo 5 del codice civile impedisce l’auto mutilazione, quindi rimuovere le tette, rimuovere il pisello è vietato e occorre la sentenza di un giudice. Aggiungere le tette invece si può fare abbastanza liberamente e pagando.
Abbiamo parlato molto degli aspetti legali e nonostante nei decreti legge alcune cose non siano scritte, il giudice vuole una qualche documentazione per decidere se chi la richiede è sano di mente, cioè lo vuole davvero fare e non si pentirà in seguito. Non essendo una normativa precisa il dubbio su quali documenti avranno più peso nella decisione e chi li redige (quelli fatti in strutture pubbliche hanno più valore perché è più facile pagare il professionista per fargli scrivere quello che vuoi).
Infine conta molto la quantità di testo nelle perizie e cosa c’è scritto. Ad esempio a un giudice può bastare mezza paginetta se hai però fatto 6 mesi di sedute psicologiche in una struttura pubblica. La stessa mezza pagina potrebbe non avere valore se fatta con uno privato. Queste perizie possono costare dai 50€ in strutture pubbliche fino ai 1200€ del privato esperto in materia, poi ci sono i costi delle visite per 6 mesi, tempo stabilito da protocolli psichiatrici, dai 40€ ai 120€ a seduta. Un sacco di soldi.
A parte per il cambio documenti dove devi dare tutto in mano a un avvocato e produrre il tutto, per le terapia la trafila è similare dove per arrivare a parlare con l’endocrinologo (senza pagare 350€ di consulto privato che poi tanto non ti prescrive nulla senza gli esami e il nulla osta dello psico-terapeuta). La mia psicologa è disponibile ad aiutarmi e produrre i documenti necessari, quelli9 che può fare, ma mi ha detto che devo capire prima che cosa occorre.
Il prossimo passo sarà quello di contattare il S.Raffaele e iniziare da lì con le visite mediche (a parte quelle del sangue che come donatrice le ho già), capire quelle psicologiche a che livello occorrono e quindi parlare con l’endocrinologo. Quanto tempo occorrerà? Parliamo di sei/nove mesi! Pazienza Iula, devi avere pazienza.
La sera si chiude con lo scoprire che una trans del gruppo abita a 10 chilometri da me e torno con lei in auto. Anche qui sensazioni strane del tipo: che ci faccio in auto con questa?
Non abbiamo quasi nulla in comune, forse era meglio tornare in treno. Per fortuna questa spiacevole sensazione l’ho accantonata (tecnica ACT) e comunque è servita perché ho scoperto che a pochi chilometri da casa mia in un paesino piccolo simile, ma molto più agricolo, lei non ha vita facile e non c’è quell’accettazione che ho io nel mio paesino.
Un grazie di cuore ai miei concittadini!
Nota finale sull’utilità di conoscere dei ‘miei simili‘. A parte gli aspetti legali, non mi è stato molto utile, almeno come primo incontro. Non so nemmeno io cosa aspettarmi, ma la realtà è stata totalmente diversa e forse è questo che devo apprezzare. Sono iscritta all’associazione, li aiuterò e andrò alle riunioni bi-settimali, ma non perché sono anche io una transgender ed è meglio che mi confronti con ‘i miei simili‘. Farò tutto questo perché mi interessa conoscere le persone, le loro storie, i loro problemi e soprattutto che non siano ‘normali e noiose‘.
Loro saranno la mia quinta famiglia acquisita in poco più di un anno. Il che porta il totale delle cinque famiglie ad almeno 80 persone che frequento più o meno regolarmente.
Non male Iula, pensa che Gerardo era rimasto che quattro amici.
Messaggio un pò tutti al mattino dopo:
“…sulla serata associazione transgender…c’erano molte più più femmine-> uomo che noi ‘signorine’. Ho sentito storie notevoli e a parte il primo impatto (vedere donne a metà percorso con la barba non mi era mai capitato, cioè se lo sai che sono femmine perché a parte la voce non si capiva), sono tutte persone con una storia e una volontà a portare avanti quello che vogliono essere. Poi c’erano un paio di non binary che mi hanno lasciato perplessa…no femmina e no maschio…androgino è il termine estetico più vicino.”
Ian “Ciao, spero che questa serata stia andando/sia andata bene.
”
È senz'altro importante poterti confrontare con persone che sono più avanti di te nel cammino che hai iniziato da poco.
In bocca al lupo!
Elena “Non binary non so cosa significhi, no femmina, no maschio? Che differenza c'è con transgender? I transgender sono sia femmina che maschio? Scusa Iula sto scoprendo che esiste un mondo che non conosco affatto…
”
Daniela “Mi sembra un passaggio chiave!
”
Mario “Mi manca completamente il concetto di non binary…
”
Evita “Caspita
”
Elena C “Bella storia incontrare persone che hanno affrontato da tanto tempo il cammino che tu hai iniziato da poco. Saranno fonte di esperienza e sostegno. È come trovare un tesoro e tu di sicuro darai il tuo prezioso bagaglio
“
Dina “Cara amica, grazie tantissime! Giro a Cinzia i tuoi messaggi, la sento spaventata “chiamo Iula tra qualche settimana, ora sono impegnata
”
“Intanto con lei possiamo messaggiarci…così entra nel mood…altrimenti rimanderà per anni…è importante parlare subito con qualcuno per chiarirsi le idee.”, allego foto senza trucco e con il costume da bagno intero con gonnellina “Ora ho due mesi per avere i capelli più lunghi e con una acconciatura femminile…”
“Sei più curata di me. Brava, Iula!
”
“Passeggiata al parco oppure caffè in un posto carino e non affollato: hai voglia di incontrarmi domani pomeriggio? Se poi la tua amica vuol venire è la benvenuta.”
“Iula cara, io son convalescente, dopo due mesi di errori chirurgici: per una patologia benigna alla mammella, mi hanno massacrata. Credevo volessero uccidermi. Ma l’importante è esserne quasi uscita. Sarà per un’altra volta, spero. Magari tutte e tre insieme. Ti abbraccio e ti ringrazio.
“
“Allora ti auguro una pronta guarigione, appena ti sentirai meglio io ci sarò!“
Francesca M “Mi sembra un percorso utile.
”
“Molto, e per fortuna non si parla solo di ormoni, cose legali (abbiamo un’avvocata trans nel gruppo), ma anche di travestirsi, come ci si sente, etc.”
“Quello che ho cercato di dirti dall'inizio: non puoi fare da sola. Dal punto di vista legale, devi fare qualcosa?
”
“In realtà si può fare da sola se hai tanti amici e non vuoi prendere farmaci e non vuoi (per ora) cambiare sesso nei documenti . Il gruppo serve più a quello e a aiutare le persone giovani under 25.”
“Tu vuoi?
”
“Appunto un massacro burocratico…perché devi passare dal Niguarda e strutture pubbliche perché poi con il giudice hai più possibilità che accolga le richieste!”
“Sì ma sulla carta di identità non puoi essere diversa da come sei per legge, ti devono poter riconoscere
”