Il diario è bello, mi aiuta a riorganizzare i miei pensieri sul mio viaggio, ma quando si accumulano tante esperienze in poco tempo mi porta via molto tempo. Impiega tanto perché lo voglio scrivere come si deve e metterci le emozioni provate.
Stamattina sveglia alle nove, colazione, messaggio un pò di gente ed esco per una camminata. Trucco solo un leggero fondotinta, rossetto e niente parrucche: capelli lunghi sulla fronte e berretto rosa. Più diventano lunghi i capelli e più la parrucca mi dà fastidio oppure mi fa sudare leggermente.
Nella camminata chiamo più volte Graziano, ma ha il telefono spento. Allora chiamo mamma e parliamo una mezzoretta, sempre in modo generico perché è in auto con mio papà. A parte qualche acciacco dovuto all’età stanno bene. Poi penso a cosa farò domani mattina: le opzioni sono di andare a trovare la mia amica Susanna che non conosce ancora Iula, andare in piscina, fare una camminata da qualche parte e mangiare fuori. Al pomeriggio vorrei incontrare Dina al parco di Monza, oppure potrei andare a teatro a Milano a vedere il musical Priscilla oppure ad altri spettacoli.
Dina mi ha scritto che non sta bene allora provo a scrivere a Graziano. Qualcosa comunque farò ed è bello avere delle opzioni anche se magari poi rimarrò sola.
Ah mi viene in mente ora che anche con la nuova fotografia di Iula su LinkedIn mi contattano anche i talent scout che non so se si sono accorti del mio cambio.
Ricevo un breve video del corso di cucina che posto in giro:
“Corso di cucina , almeno passi il tempo…ieri sera ero molto me stessa e dalle foto si vede!“
Dina “Sì vede eccome! Sei rilassata e dolcissima. Ps: l’hai fatto tu questo video? È magnifico
“
Ora mi trucco, poi cercherò di trovare il tema grafico per il blog, almeno riuscirò a partire come quest’altra attività e quindi tra un’ora andrò alle conversazioni, ma sembra saremo in pochi e a cena ancora meno, andremo ancora dai cinesi per solidarietà e perché si mangia bene.
Ovviamente sono riuscita solo a truccarmi. Arriva Pietro che mi da un passaggio in auto, è bello avere un cavaliere, non so perché la cosa mi fa sentire più donna anche se siamo solo amici.
Alle conversazioni siamo solo in sei, molti malati e molti impegnati altrove, però Barbara è venuta, dopo vari tentativi di convincimento da parte mia.
Al termine andiamo ancora a cena al ristorante cinese per solidarietà e qui ci raggiungono Paola P e Carla che finalmente vede Iula dal vivo. Le chiedo come mi trova e le piace molto il mio trucco e lo svolazzo ai alti delle ciglia. Poi mi dice che comunque l’ho riempita di fotografie in chat e quindi sono proprio come si aspettava.
Con loro due c’è anche una signora tedesca che fa parte del loro gruppo di conversazione e per lei ero una donna biologica, non abbiamo mai parlato del mio essere transagender perché non ne ho sentito il bisogno.
Invece ho parlato moltissimo con Barbara che voleva sapere tutto dell’associazione. Da parte mia ho scoperto che non sento il bisogno di confrontarmi con persone del mio stesso genere, l’unica utilità al momento è relativa ad aspetti tecnici, medici e legali, però sono comunque molto interessata a conoscere le loro storie come persone e poter dare una mano e il mio apporto dove sarà possibile. Però ho passato solo una serata con loro e quindi spero di smentirmi, in ogni caso sarà un’esperienza da fare e vivere.
Ho sprazzi di ricordi della serata e nelle fotografie emozionali che mi sono rimaste in testa c’è da parte mia una serenità e sentirsi viva, di essere tra amici, anzi essere una donna tra amici e infine di stare al fianco di una carissima amica che mi dà veramente tanto e mi riempie il cuore con la sua energia e positività, non che la mia sia da meno, probabilmente siamo due donne cariche di vita.
Mi sono ricordata di fare delle fotografie, ma solo perché mi ha messaggiato Mario e quindi dovevo mandargli una foto con Barbara. Poi già che c’ero ne ho fatte alcune con Paola e Carla dicendo che dobbiamo tornare a Umbria Jazz e rifare le foto! Già lo scorso anno Gerardo è andato con loro per un weekend, ma ora è il turno di Iula.
Alla fine saluti e baci e ho la conferma che le donne tra loro si baciano quasi sulla bocca, ma un dubbio rimane perché con me lo fanno tutte e siamo davvero vicine alle labbra. Con Paola e Barbara rimaniamo che vi vedremo alla festa di carnevale Poretti di fine mese, il che mi pone un dubbio su che costume indosserò? Non voglio fare la drag queen, non sarebbe un travestimento. Le altre mi ci vedono con un vestito stile americano anni trenta e non sarebbe male. Io ho una mezza idea di vestirmi come la replicante di Blade Runner, ma sarei inquietante durante la conversazione perché farò prima quella e poi andremo alla festa che è a 10 minuti a piedi da lì. Intanto ci penso, di sicuro non mi mancano le risorse costumistiche e parrucche!
Nota a margine, il ristorante era pieno e si sono incasinati con il servizio, ma almeno non abbiamo finito di mangiare troppo presto, ma avevamo tutti fame. La signora tedesca voleva spendere poco e quindi dal principio abbiamo deciso che ognuno paga per sé, poi lei ha ordinato mezzo litro di vino e alla fine ha speso come noi costringendoci ad un’inutile conta dei soldi anziché dividere per sette. va beh…il mondo è bello perché è vario.
Dina “Sei sempre in giro! Non riuscirei proprio a vivere come te, tutta quella gente…se avessi più palle sceglierei d’esser eremita: mi sento più viva. Perché come scrive Adriana Zarri “Un eremo non è un guscio di lumaca”. Magari un giorno troverò la forza. Ti abbraccio, Iula bella
”
“Mi sento viva quando sono con delle belle persone (quindi mica con tutti), quando sono in solitaria è bello, ma non mi sento così viva e energetica.”