Esco prima per la pausa pranzo e faccio 700 metri per raggiungere la trattoria dove mi devo incontrare con Laura C. Arrivo per prima e mi accomodo nella saletta perché in quella grande c’è troppa gente rumorosa. Dopo alcuni minuti arriva e ci salutiamo. Strana situazione, lei ha un fisico largo, ma non è alta. Sembra una signora, ma se sai allora vedi ancora i tratti maschili. Comunque non è importante, era giusto per scrivere che è una persona normale. Io poi sono in versione Gerardo con orecchini piccoli, felpa rossa. Ordiniamo da mangiare e succede una cosa strana che il cameriere mi dice ‘ecco signora’.
Avevo preparato alcune domande da porre, penso siano tutti i dubbi che hanno le persone trans senza avere informazioni adeguate.
Cambio nome e stato dove si inizia?
- Avvocato, giudice, comune …tempo 14 mesi circa…costo 1k ? Documenti medici critici tipo pareri psicologa, ed altri?
Discriminazione
- Lavoro, dove rivolgersi?
Endocrinologo
- dove? Uno fidato con esperienza? Ssn?
- Costo visita prima e poi le altre?
- Ormoni HRT, reale rischio tumore al seno ? Protesi seno nasconde i tumori allo scanner?
- Costo mensile?
- ssn?
- Problemi rilevanti?
- Cambio terapia se farmaci non più in produzione?
- Tempo iniziale prima di qualsiasi cambiamento? 6/9 mesi?
- Riduzione dose quando prevista?
- Ridurre solo il testosterone?
Protesi seno
- Dove? Costo? ssn? Anche estero Europa?
- Ritocchi ? Chi paga? Ssn?
Microblading
- riuso sopracciglia?
- Dove?
- Problemi?
Ritocchi naso, volto
- servono? Dove?
Associazione
- dove?
- Come posso aiutare?
Iniziative
- Blog Iula, buona idea?
- Libro x mtf
- Libro per psicologi
- Seminari …posso essere utile?
Parliamo per due ore di un po’ di tutto e lei mi chiarisce alcuni dubbi sul percorso transgender, in particolare:
La barba va eliminata con il laser, gli ormoni non fanno nulla per bloccarla. Per prendere gli ormoni si deve seguire una trafila lunga in ospedale con psicologi, psichiatri, endocrinologi e fare tutta una serie di esami medici prima. Mi darà il contatto per iniziare, la mia idea è di arrivare a parlare con un medico e poi decidere se prendere gli ormoni. Ormoni che sono molto pericolosi perché possono portare a malattie molto gravi quali ictus, trombosi, etc. Ma prima si devono prendere altri farmaci per abbassare il testosterone, tipo anti androgeni e questi sono peggio degli ormoni. La buon notizia è che dopo i 50 anni la produzione di testosterone si abbassa e potrei non prenderli oppure prenderne per breve tempo a una dose molto bassa.
Effetti degli ormoni sono di rendere la pelle più morbida, cambio dell’odore corporeo inclusa la cacca. Incasinare le emozioni e tutto viene amplificato perché arrivano di botto e non siamo stai preparati nell’adolescenza, quindi cose semplici tipo un oggetto che cade può provocare addirittura un pianto immotivato. Provocano la crescita più rapida dei capelli, ma dove sono stati persi non ricrescono ovviamente.
Lei li ha presi per 7 anni e poi ha smesso perché c’è anche infertilità e cessazione della libido, cioè non tira più. Fermandosi non è regredita, ma si è stabilizzata.
Riguardo il cambio di genere legale mi fornisce e conferma che si deve passare tramite sentenza di un giudice, quindi rivolgersi a un avvocato che inizierà l’istanza. Il tutto in un periodo di tempo di oltre un anno e si devono produrre una serie di documenti prodotti da psicologi, psichiatri, esami medici e cosa assurda si deve iniziare una terapia ormonale. Già se non li prendi non hai la documentazione corretta ed è inutile iniziare la pratica. In pratica ti obbligano a rischiare la vita se vuoi cambiare nome e genere a livello legale. La legge precedente addirittura obbligava al taglio dei genitali.
Laura ed altri hanno appena creato un’associazione oltre che per aiutare le persone transgender con incontri, consulenze, attività cliniche e conferenze, presentazioni a medici, anche un’attività di pressione politica per riuscire ad avere leggi migliori.
Il gruppo negli anni ha avuto oltre 250 transagender ed ha collaborato con l’ospedale Niguarda. Ospedale appunto che dovrò rivolgermi se voglio fare qualcosa a livello fisico. Siamo rimaste che mi darà dei contatti per iniziare parlare con qualcuno e fare tutti gli esami medici necessari. Alla fine di vari mesi poi deciderò se seguire la terapia completa, parziale oppure non fare nulla. In ogni caso, pazienza a parte, fare gli esami e colloqui non mi farà del male.
Altro argomento è l’impazienza di alcune transgender di divenire fisicamente l’oggetto del desiderio il prima possibile, come se raggiungere quell’ideale di bellezza fisica risolvesse i loro problemi. Molte di queste persone però anno problemi lavorativi, non tanto di discriminazione quanto di praticità del datore di lavoro. Per un lavoro poco qualificato come ad esempio una commessa se si assume una non transgender si evita di avere un possibile problema. Mentre in lavori molto qualificati come il mio (programmazione server e e-commerce) oppure il suo (consulenza finanziaria) non è così grave perché conta molto di più quanto la persona fa che l’aspetto fisico.
Riguardo l’associazione le ho dato la mia disponibilità ad aiutarli come posso, sono una transgender solo da cinque mesi quindi posso dare poco sul lato consulenza fisica, ma molto sul lato emotivo oppure sull’aiutare a livello informatico. Magari in una delle prossime riunioni potrò partecipare anche perché serve un colloquio prima vista la delicatezza e tutela della privacy, ma questa chiacchierata è stata più che esaustiva.
Le ho parlato del mio diario e anche lei ne aveva tenuto uno e tutti le avevano detto di pubblicarlo e diffonderlo, ma lei è restia a qualsiasi notorietà e le piace lavorare dietro le quinte. In particolare ha sempre evitato di andare in televisione per dibattiti e incontri e su questo sono d’accordo con lei perché questi media sono sempre strumentalizzati per fare ascolto e non danno nessuna garanzia che il messaggio che vogliamo dare non sia stravolto.
A lei piace molto tenere conferenze ed avere un contatto diretto con gli interlocutori. Il messaggio importante è che essere transgender non è una cosa negativa come si vede in TV e che si può avere una vita normale. L’unica cosa che ho pensato è che noi transgender siamo davvero invisibili, il nostro obiettivo è avere appunto una vita normale e in giro non puoi dire ‘guarda quella è una trans‘.
L’idea del blog non le sembra malvagia per cui una parte del diario finirà presto online.
Entrambe abbiamo una passione per la scrittura.
Parliamo della sua voce che ascoltandola mi sembra molto femminile e poi della mia voce e lei mi dice che è abbastanza neutra e non maschile.
Il resto del colloquio è relativo a cose personali che non citerò. Quello che mi ha colpito è che Laura è riuscita a essere una donna e mantenere le cose maschili a cui tiene. Mi ha fatto riflettere sull’integrare Gerardo dove in alcuni casi avevo avuto il desiderio di eliminare o non considerare più parti di me.
Ad esempio recentemente avevo smesso di guardare serie TV per mancanza di tempo, ora un poco di tempo l’ho ritrovato e mi sembrava una forzatura guardare un telefilm di azione, proprio da ‘maschietti‘. Però è uscita la seconda stagione di Jack Ryan, spionistico moderno, molto ben scritto, interpretato da un bell’attore figo, che stimola il mio lato femminile e forse anche prima della transizione a livello inconscio. Mi sono messa a guardarlo e mi è piaciuto molto, soprattutto tenere insieme queste cose di me stessa. Se una cosa mi piaceva molto prima e non interferisce con il essere donna perché di smetterla?
Ho conosciuto una persona davvero bella, motivata e che sinceramente vuole aiutare. Ha molte delle qualità che ho io ed altre nuove proprie di Iula. Sarà una grande cosa fare un pezzo della mia strada di cambiamento con lei.
Ci siamo salutate e sono corsa al lavoro visto che la pausa pranzo di un’ora sono diventate due e non avevo avvisato quando sarei tornata. Nel tornare ho scoperto che mi stavo muovendo come Iula ed è stata la prima volta in cui ero me stessa nei panni di Gerardo all’esterno.
Rientrata non c’è stato nessun problema visto che avevo detto che dovevo vedermi con un’amica per una cosa importante ed era la verità anche se non sapevo quanto sarebbe stata importante!
Il resto del giorno al lavoro è stato intenso perché si erano accumulate varie cose e io dovevo uscire prima per andare a Pilates. Però sono rimasta serena al lavoro come non accadeva da tempo. Inoltre Nico, il titolare lato commerciale, mi vuole parlare in privato. Nella saletta mi dice che hanno apprezzato il mio lavoro lo scorso anno e mi danno un bonus. Il fatto che sia spontaneo da parte loro mi ha fatto sentire bene. Ho avuto solo un leggero rimorso nel fatto che forse tra alcuni mesi li lascerò, ma non sono sicura di nulla, inoltre c’è stata una vocina dentro di me che ha suggerito di approfittare dell’occasione e dire della transgender, ma non devo affrettare i tempi visto che non sono pronta fisicamente. L’eventuale cambio di impiego dipenderà anche da come mi accetteranno e se non ci saranno problemi imprevisti lato transgender.
Più tardi Laura C mi messaggia:
“Che bell'incontro tesora. Tu sei una lei. Le vesti sono vesti.
“,
Poi ci scambiamo vari messaggi e documenti PDF dell’associazione e di articoli in pubblicazione da parte sua.
“Cara Laura, ho letto il PDF che è scritto molto bene e sebbene l’inizio sia ‘didascalico’ forse per introdurre l’argomento, dopo poco diventa interessante e coinvolgente.
Concordo su tutto quanto hai scritto anche se parlare di ‘orgoglio’ mi fa venire in mente i gruppi americani che vogliono dividere qualsiasi cosa (neri, gay, ispanici, etc.). Chissà se esiste una parola alternativa non strumentalizzata in passato.
Riguardo al ‘trans donna’, etc. mi sembra molto corretto quanto scritto. Io aggiungerei, almeno è una mia idea, che esistono maschi e femmine (a livello biologico e non lo si può cambiare né contestare) e uomini e donne come persone (genere?) indipendentemente da come si vestono e come si comportano.Un mio amico ha fatto un’osservazione interessante quando mi ha vista per la prima volta come donna. Secondo lui non dovrebbero esistere i due generi, però è interessante che molte persone sentono di appartenere all’altro genere e cercano un cambiamento personale ricadendo nella dualità sociale.
Riguardo ai gruppi ti racconto di cosa stiamo facendo da 14 mesi con amici e amiche…che lo sono diventati grazie a questa cosa. Nel 2018 c’era un signore con problemi di socialità (noi pensiamo abbia la sindrome di Asperger o simile), ma che è un organizzatore formidabile che in pochi mesi ha tirato su un gruppo di 3000 iscritti sull’app Meetup e organizzato trekking ogni domenica dove ad ogni camminata c’erano un centinaio di persone quasi tutte single, di tutte le età con voglia di conoscere e parlare. Non erano i trekking del CAI dove conta arrivare in cima, ma erano delle passeggiate di gruppo. Qui ho conosciuto tante persone che ora sono fiera di considerare amicizie intime (oltre l’amicizia, quasi amore, ma senza i risvolti sessuali). A fine 2018 si parlava di cosa fare in inverno e questa mia amica (allora non sapevo nemmeno chi fosse) tirò fuori l’idea di fare degli incontri di discussione di miglioramento personale (auto-aiuto è una parola fuorviante nel nostro caso). Un pittore ci ha ospitato per i primi tre mesi a casa sua e c’erano una media di 25 persone a volta. “Le conversazioni del sabato pomeriggio” erano basate su un libro dove ogni settimana si usava un capitolo come spunto per parlare di cose personali. Ha avuto successo, anche troppo, da parte mia ho raccontato cose che non avevo mai detto a nessuno su vari argomenti e anche altre persone di cui ora siamo amiche…forse complice il fatto che appunto ci siamo ‘messi a nudo’. Ognuno parlava a turno senza interrompere, senza dare consigli, ma solo ponendo domande di approfondimento. Il tutto è nato spontaneamente, cioè nulla è stato pensato per creare l’evento. Siamo andato avanti l’inverno del 2019 e primavera. Abbiamo ripreso a Ottobre, ma i problemi psicologici del signore che organizzava e gestiva l’account Meetup, sono aumentati mettendo a disagio varie persone. Molte non venivano più perché c’era lui che introduceva la conversazione (a modo suo) e faceva una specie di chiusura.Grazie a lui ho avuto anche un primo impatto con l’omofobia che si è rivelato utile e che in realtà a Milano non è un problema. Una sera se ne è uscito con ‘Iula un’anno fa era un uomo…come vedete accettiamo chiunque…’, un’altra volta ha detto ‘Iula è un uomo che vuole essere compatito perché si veste da donna’;
in entrambe le serate nessuno gli ha dato corda dei presenti, da parte mia ho salutato tutti educatamente e abbiamo fatto la serata come nostro solito. Un’omofobia ‘soft’ che però mi ha aiutata ad avere (piccoli) anticorpi e non reagire alle provocazioni.Visti questi e altri problemi che ha creato da due settimane ci siamo organizzati in autonomia condividendo le spese Meetup e trovando (per caso) un luogo dove trovarci (l’associazione ‘Spazio Ruggine’) che hanno una stanza grande e molto accogliente che sembra una biblioteca. Abbiamo visto che l’ambiente influenza molto la natura della conversazione e invita i nuovi a parlare. Il ‘nuovo’ gruppo ora ha 100 membri iscritti (in 10 giorni) e circa 15 persone a incontro. Il costo è di 5€/anno per la tessera per l’associazione che ci ospita e un’offerta libera a fine serata (da mettere anonimamente in un salvadanaio).Da parte mia, insieme a un’altro partecipante maschio, gestiamo la parte tecnologica.Siamo un gruppo molto unito, molto franco nel dire le cose come stanno. Abitiamo lontani tutto intorno a Milano. Ognuno ha storie passate, ex lasciati in giro e figli grandi. Come accennato oggi, siamo tutti in un processo di crearci una seconda vita dove non ci sono i condizionamenti della società (marito, figli, figli, comportamenti), con amicizie sincere e che appena possibile ci vediamo anche per altre cose e attività. Con alcune persone ci sono andata in ferie e sono state le migliori che io ricordi.
Infine tutti sono venuti a vedere il mio spettacolo teatrale delle Nina’s e parlo di una quarantina di persone e a fine spettacolo vederle lì per me sorridenti e felici ha ripagato mesi di prove riempiendomi il cuore.”
Laura “L'esperienza che mi racconti la trovo meravigliosa, e questa è una delle opportunità ricche - ne parlavamo ieri - della tecnologia rispetto al piano delle relazioni personali.
“
Sull'omofobia soft concordo con te, ha creato i tuoi anticorpi, ma credo anche che la tua maturità che dipende non solo dall'età ma anche da una personalità solide che io ieri ho intravisto.
Il "capitoletto" risponde alle esigenze dell'autrice del saggio e si inserisce nel quadro delle sue esigenze editoriali, la prima parte era richiesta per inquadrare un contesto storico e la seconda doveva portare elementi di esperienza personale.
Sui riferimenti storici io concordo molto con lei, la storia è importante e nel corso di educazione degli adulti ho introdotto un seminario sulla storia del movimento transgender.
Non ho parlato delle consuete distinzioni tra sesso (maschio/femmina) e genere (uomo/donna), in altri contsti lo faccio, per esempio, quando avrai tempo e voglia, ti manderò tra poco un articolo pubblicato su una rivista destinata ad educatori e studenti, che ha un taglio necessariamente didattico, anche se non manco mai di introdurre elementi di esperienza personale perché credo che arricchiscano molto.
In ogni caso, cara Iula, questa distinzione tra sesso e genere ha dei punti deboli su cui non ci sofferma mai, col tempo e approfondendo la nostra conoscenza te ne parlerò certamente, ma ho l'impressione che esista una sorta di "teologia" trans che ha degli schemi dogmatici che si prestano a critiche anche feroci, che infatti ci vengono rivolte. Si tratta di questa distinzione m/f versus uomo/donna ma anche di altre cose che riguardano il corpo, insomma, ci sono delle contraddizioni che varrebbe la pena di affrontare e risolvere.
Un abbraccio e a presto