Dormito poco, meno di sette ore, ma non mi sento assonnata. Nel dormiveglia tanti pensieri su di me, cosa farò nei prossimi giorni, forse ho anche sognato come Iula. Ieri sera al cinema abbiamo visto un film di fantascienza che aveva un ritmo troppo lento, il fatto interessante é che stavo seduta in posizioni da Lei e che quel tipo di film d’azione mi interessano sempre di meno. Fatti pensieri sul matrimonio di Sabrina, mi torna sempre in mente di chiederle se preferisce Iula oppure Gerardo. Ho anche pensato di scrivere ai miei ex maestri del corso di teatro spiegando loro del mio status attuale, lo stesso per le mie amiche messaggiandole una per una, includendo una foto. Sogni, vaneggiamenti, desideri ?
Erano anni che non mi facevo più queste ‘seghe mentali‘, appunto é “roba da donne“, buon segno.
Tra i pensieri sparsi della notte, oppure era un sogno? Questo mi ha colpito molto, stavo parlando con Barbara cercando di spiegarle la mia decisione. Praticamente sono la startup di me stessa. Quando si crea un’azienda si fanno queste cose nell’ordine. Creazione di un prototipo del prodotto (buchi nelle orecchie ed acquisto make-up). Test su un campione ridotto di clienti (uscita al parco vicino casa ad Agosto che non c’è in giro nessuno). Collaudo su un campione vario di possibili clienti (vacanza in Croazia, tanto qualsiasi cosa succeda sono lontani dalla mia vita). Il prodotto suscita interesse (sono accettato come trans, nessun rifiuto o cose brutte). Test su clienti locali (fare la spesa in paese, andare in banca, dal dottore). Valutazione dei benefici e difetti (colloquio con la psicologa, indagine con le mie amiche che pensano stia diventando gay). Valutazione dei costi (epilazione, logopedista, terapia ormonale, diete, operazioni chirurgiche, abbigliamento, creme, gioielli). Quindi si parte a costruire il prodotto per venderlo al più presto (essere Iula il più possibile). Marketing e pubblicità (informare gli amici e la famiglia). Vendere, conquistare il mercato e migliorare il prodotto nel tempo (essere Iula a tempo pieno, sempre più femminile, con molte amicizie ed una vita piena).
Non male come piano, inconsciamente devo averlo fatto davvero nella mia “bambina interiore” che non ho ancora capito se è nella testa oppure dentro il cuore.
Torniamo a me. Mi guardo allo specchio. Orrore, le macchie sul volto sono peggiorate. Mi scatto un paio di selfie ravvicinati e da vicino sembra ancora peggio. Ricordo ora di avere visto alcuni foto delle mie trans-blogger e di aver letto che una per tre giorni non é uscita di casa. Quindi sapevo che poteva succedere, ma uno pensa sempre non non accada a lui. Anzi forse sono ancora fortunata che con il fondo tinta riesco a mascherarla. Ci sono alcune piccole bolle bianche e tante piccole bolle rosse dove il laser ha colpito. Faccio la barba oppure la lascio crescere per qualche giorno?
Faccio la barba per vedere meglio se é un danno vero, oppure se sono semplici cose da guarire. Senza peli si vede meglio, sembrano cose da guarire. Che faccio ? Mi trucco ? Oggi devo andare da Graziano e comunque un fondotinta lo devo mettere.
Nel dormiveglia avevo fatto il piano della mattinata. Trucco, vestito con gonna, scarpe decolléte e via in un centro commerciale ad acquistare alcune cose. Borsetta leggermente più grande (in effetti non mi stanno i trucchi di base e gli occhiali). Braccialetto ed eventualmente degli orecchini. Verificare se é il caso di acquistare degli occhiali finti per essere più femminile oppure valutare la prescrizione dell’oculista per le lenti “da lontano”. Ma non capisco quanto lontano. Andare dove ho comprato gli occhiali per vedere gli occhiali da sole scontati al 50%, magari c’è ne é un paio poco scuri da usare come lenti finte e chiedere consiglio alla signora del negozio che mi ha trattata bene sia come Iula che come Gerardo. Comprare un paio di canottiere perché mi sa che lo scorso anno durante un repulisti avevo gettato quelle tre che avevo. Telefonare a mia mamma.
Programma fin troppo impegnativo e che sarà rimandato, perché é meglio che la mia pelle ‘respiri’ un pò. Cambio programma con camminata nei dintorni struccata, telefonata alla mamma mentre cammino. Pranzo e trucco per il pomeriggio.