Sveglia intorno alle otto e faccio le valigie dopo che una doccia e senza make-up. Saluto la signora che mi ha ospitato e parto alla volta della Slovenia dove spero di non avere casini alla dogana. Di volto sono maschile, ma ho abiti da donna anche se resto in auto e le unghie smaltate. Viaggio in autostrada per un paio d’ore e arrivo al confine, ma qui guardano distrattamente i documenti. Dopo un chilometro mi fermo, mi trucco e indosso la parrucca anche se fa caldo. Riparto e dopo un pò mi fermo per fare il pieno di GPL, qui ad una specie di autogrill compro acqua e qualcosa da mangiare per strada. Non so quando sono donna, ma a nessuno sembra importare.
Finalmente arrivo a Postumia per vedere le famose grotte, parcheggio e mi mescolo alla folla. Il mio ingresso sarà tra un’ora per cui mi mangio un gelato con tutta calma, guardo tutti i negozi di souvenir e soprattutto gioielli, braccialetti e varie stupidate. Finalmente posso farlo senza attirare occhiate, anzi nessuno mi nota. Acquisto due braccialetti fatti con delle pietre che spero non arrivino dalla cina.
Finalmente arriva l’orario e con un gruppo in lingua Inglese entro nelle grotte. Ho indossato una giacca a vento, leggins al polpaccio e spero di non soffrire il freddo.
La visita dura un’ora circa e le grotte sono molto suggestive, ma tutte uguali tra loro, sono venti chilometri fatte in parte con un trenino e un pezzetto a piedi. Se non avete visto delle grotte meritano una visita, ma se potete vedete quelle di Frasassi che sono molto più varie e colorate.
Torno in auto e riparto pensando alla dogana per l’Italia, dimenticandomi che la Slovenia é in Europa per cui non c’è nessuna dogana. Arrivo a Gorizia e il navigatore mi conduce in una frazione sfigata. Anzi in una zona di villette. Avrò sbagliato indirizzo? Finalmente trovo il numero civico, suono e non risponde nessuno. Apro l’app e guardo cosa ho prenotato. Il disastro annunciato é che non avevo guardato bene dove si trovasse e cosa fosse, speravo in una villetta dove potermi truccare senza problemi. Chiamo il proprietario e mi dice che c’é stato un’errore e che ha affittato con un’altro sito. Mi rimborsa il costo, ma adesso dove vado a dormire? Apro un paio di app, ma a Gorizia non c’é nulla a prezzo decente. L’albergo più vicino libero é 30 chilometri a Udine!.
Parto verso casa in direzione di Udine e per strada deciderò il da farsi, ma trovo una bretella di autostrada con lavori e piena di camion e impiego un’eternità ad arrivare.
Sono sempre più stanca e arrabbiata con me stessa e il mondo. Decido di fare una tirata e arrivare a casa.
Mi fermo a mangiare a Verona all’autogrill, arrivo lì per le undici di sera e sono la sola cliente. Ordino un tris di pasta e mi porta un piattone che può sfamare tre persone, ma ne riesco a mangiare la metà tanto sono affamata. Prima di ripartire mi faccio un giro nell’autogrill e compro un cappello di paglia. Mi guardo allo specchio e non mi sembra di fare brutta figura. Riparto e finalmente alle due di notte arrivo a casa distrutta.
Notte.