Dopo aver fatto l’influenza e riflettuto su me stessa, a che punto sono nel mio percorso di transizione, desideri, cosa voglio fare della mia nuova vita, timori internazionali. Citando un libro “La vita, l’universo, tutto quanto”.
Lo scorso anno sembrava che qualsiasi cosa facessi riguardo il mio percorso, l’universo remasse contro. Soprattutto con spese impreviste che hanno fatto scendere pericolosamente il mio conto corrente.
A gennaio è anche arrivata la bolletta del gas del mese di novembre e sorpresa…hanno applicato adesso il costo del gas invece del prezzo di due mesi fa, un salasso che mi ha fatto preoccupare non poco per le future bollette di dicembre e gennaio.

La settimana scorsa ho capito che le negatività non mi fanno bene, non si può essere ottimisti senza motivo, ma nemmeno tirarsi giù è un modo di vivere. Nei percorsi di yoga e meditazione ti dicono che se vuoi qualcosa dall’universo devi sentirlo dentro come se fosse già avvenuto.
Come ha detto un mio amico, ho scelto per una nuova vita senza certezze e la prudenza eccessiva del mio se maschile, che mi ha frenato per anni, lo sta facendo anche adesso.
La decisione è stata che non posso farci nulla, anche risparmiando dove posso, come faccio da un anno. Non devo preoccuparmi del futuro e devo vivere adesso. Cercherò di “tirare” fino al mese di Luglio, quando arriverà la quattordicesima, e poi vedrò se questa perdita continua di soldi rallenterà e altrimenti prenderò delle decisioni sulla mia vita.
“Mi è utile ricordare a me stesso di chiedere al mio cuore, ogni tanto, che cosa sia davvero importante, in questo preciso istante, e ascoltare molto attentamente la risposta.
“
Jon Kabat-Zinn
Oggi pomeriggio sono andata in biblioteca dove hanno presentato un libro, scritto da una concittadina, che nel raccontare le motivazioni dello scritto, è come se il destino mi avesse detto questa cosa: che devo vivere ora. In sala c’era anche un’altra donna transgender, in un certo senso più avanti di me nel percorso, ma che non aveva fatto nulla per la voce che aveva un tono maschile (mono-tono).
Quando incontro delle persone trans, se non lo dicono loro, evito di domandarlo. Nel finale dell’evento ha preso la parola, è un’amica dell’autrice, e raccontato alcune cose prima di leggere un paragrafo. Ha detto di essere una “donna atipica” e lì ho avuto conferma, non ha detto trans, segno che non vuole esporsi come invece faccio io.

Questa mattina sono andata a fare “Dance workout” e al bar, prima della lezione, c’era una delle ragazze del turno del martedì e che vedo solo alle feste. Mi ha offerto il caffè e detto che era lì per far provare a due amiche il corso.
Oggi eravamo al limite della capienza della sala, la lezione è stata bella e impegnativa. Al termine abbiamo fatto alcune fotografie di gruppo per i social.
Rivedendo le fotografie ho notato che i miei capelli sudati, erano un disastro. La settimana scorsa un’amica mi ha fatto una critica costruttiva proprio sui capelli.
Mi ha detto più o meno questa cosa “hai fatto davvero tanto ed è un peccato per i capelli, hai pensato a un trapianto?”.
A parte che fare una “femminilizzazione del viso” con i capelli, costa almeno 3.000€ in Turchia, non so nemmeno se potrò farlo per via dei miei capelli davvero fini. Comunque se andrà tutto come spero, questo sarà il mio anno delle operazioni chirurgiche e potrei aggiungere questa cosa del trapianto parziale.
Nel bar dopo la lezione di danza, mentre si chiacchierava bevendo caffè, ho mostrato delle fotografie di tre anni fa, quando indossavo la parrucca di capelli veri, tutti i giorni. Ero davvero “figa” e con un volto molto femminile. (apri articolo del blog).
Perché avevo smesso di indossarla?
I miei capelli hanno iniziato a crescere e volevo essere me stessa “senza trucchi”.
Mi aveva frenato a continuare ad usarla, il fatto che la parrucca perde capelli e che con i miei più lunghi, i pettinini si incastrano e annodano nei capelli, infine una nuova costa almeno 600€.
Sto seriamente pensando di rimetterla e comprarne una nuova per le occasioni dove può servire a farmi sentire pià femminile e non fare sbagliare i pronomi.
Ho notato ultimamente che capita spesso che mi scambiano per un maschio e usano pronomi errati.
Ieri sera è successo anche a teatro, dove ero andata a vedere lo spettacolo delle allieve drag, una ragazza seduta dietro di me ha esclamato “sei alto, non riesco a vedere
“.
Non ci sono rimasta bene e ho evitato di dirle se voleva scambiare di posto. Questa cosa non accadeva mesi fa, non capisco cosa è successo da novembre quando alcune persone hanno ricominciato a sbagliare.
Lo spettacolo aveva la tematica dei tarocchi e il titolo era “Taroccate”. Non è stato all’altezza degli spettacoli degli altri anni, inoltre le allieve erano “solo” dieci, invece delle venti.

Ho preso anche un’importante decisione: voglio operarmi di vagino plastica quest’anno. Lo scorso anno avevo deciso di non farla, a malincuore. Sembrava impossibile trovare i soldi da anticipare, anche se avrei potuto avere un rimborso del 70% da parte della regione lombardia.
Cos’è cambiato?
Ho capito che il mio pisello si è atrofizzato e la tecnica più costosa che ha meno rischi post-operatori (peritoneale), non posso più farla, non c’è abbastanza materiale. Il costo della tecnica di “inversione” è di 5000€ in meno (11.000€).
Con le pillole che distruggono il testosterone, la mia libido è a zero e non ho nessun impulso sessuale e nemmeno attrazione per un eventuale compagno/compagna. Insomma, sono una donna, ma senza la parte importante della sessualità.
Inoltre nel modulo di richiesta, c’è un’opzione per avere l’importo parzialmente in anticipo.
Mi sono detta che voglio provare a chiedere questa cosa, che mi costerà 200€ per avere una relazione da parte di un endocrinologa e qualche mese di attesa.

Per fortuna ne conosco una che fa parte del gruppo di studio Oncogender e che ha una grande simpatia per me, nonostante non ci siamo ancora viste di persona. Mi ha chiesto uno storico della mia terapia ormonale e le analisi del sangue, così da scrivere una relazione anamnestica corretta.
Tra tre settimane dovrei andare da lei in ospedale a ritirarla e poi dovrò consegnarla all’ospedale di Treviglio insieme ad altri documenti per provare che non posso attendere anni per operarmi in italia (che poi come faccio a fidarmi del sistema sanitario al collasso?). Dopo alcuni mesi saprò se il rimborso sarà approvato (e se avranno anche approvato l’anticipo).
La clinica in spagna che ho scelto, dove si è operata un’amica, mi ha inviato un preventivo e scritto che dalla mia conferma possono operarmi in un paio di mesi.
Quindi procedo ottimista, visualizzando come se tutto avverrà (oppure è già avvenuto nella mia mente).
Questa mattina ho comunicato la cosa alle mie compagne di danza e ho visto il loro affetto ed entusiasmo nei miei confronti. Dirlo e scriverlo aiuterà a far diventare vero questo mio desiderio.
Lettore e lettrice, datemi un po’ di energia positiva!
PS: il seno ha ripreso a crescere! Da un po’ fastidio quando “tirano le tettine”, ma è una sensazione stupenda. Inoltre nella danza alcuni esercizi “di petto” ora so come farli avendo un seno.
Sul gruppo InfoTrans di Facebook ho ricevuto un complimento per il mio lavoro di divulgazione e aiuto alle altre persone transgender. Questo è quello che mi fa andare avanti nonostante il mondo stia cercando di cancellarci dalla faccia della terra (incluso un neo eletto presidente, pazzo e transfobico).
P. “Un abbraccio grande Bianca, ti sarò sempre grato per i consigli, la pazienza e la disponibilità che mi hai dato, se non fosse stato per te ed il tuo blog ora sarei ancora a navigare nella melma del mio dolore. Sei stato un esempio di forza e colei che mi ha incentivato a fare un passo avanti verso la serenità ed a farmi uscire dal guscio. Grazie grazie grazie
”