Oggi c’è un bellissimo sole e ho appena finito di fare un servizio fotografico come modella…per la tesi di un giovane fotografo (Giacomo R.) che sta facendo “ritratti ambientati” di persone trans. Lo scopo è su una attività che mi rappresenta ed ero vestita da trekking primaverile (oggi ci sono quindici gradi per fortuna). E’ un ragazzo molto rispettoso dell’identità trans, ha anche preparato con la sua scuola una liberatoria da firmare per l’uso dell’immagine scelta veramente non sessista e binaria, inoltre i diritti dell’immagine rimangono a me per qualsiasi utilizzo nel voglia fare. La sua motivazione è sia fare esperienza come ritrattista per la sua futura professione, che mostrare un lato umano delle persone trans di cui anche lui conosce poco e tramite noi ‘modellƏ’ sta scoprendo un universo.
Quindi oggi ho fatto sia da modella che da assistente, data la mia esperienza nel settore fotografico e video.
E’ stato interessante vedermi tramite l’occhio di un fotografo che non mi conosce. Poi farsi fare un servizio fotografico è molto appagante per il mio ego. Ho indossato la parrucca perché è come mi sento quando sono al mio meglio e spero un giorno di avere i capelli così lunghi.
Le fotografie qui pubblicate sono un salvataggio veloce dalla macchina fotografica professionale (scattate in formato RAW con un sacco di megapixel), non hanno subito nessuna elaborazione né correzione colore, quindi eventuali difetti sono tutti miei. Scattate con un obiettivo da 50mm.
Abbiamo impiegato due ore per fare solo tre ambientazioni nello stesso parco: vicino a delle colonne romane, seduta su un albero tagliato, appoggiata a una fontanella. Altre location? Non sembra, ma portarsi appresso cavalletto e mini riflettore delle luci, le borse, non è così comodo e per fortuna ero giù truccata da casa, altrimenti altre borse.
Mettersi in posa e sembrare naturale non è stato semplice, ma mi sono allenata molto in due anni nei movimenti e pose da farle mie. Tutti gli scatti mostrano una donna.
La linea di demarcazione tra posare sexy e naturale è davvero sottile.
Sentirsi dire “alza il mento, guarda in camera, rimani così
” mi ha fatta sentire “molto figa” anche se avevo il sole negli occhi e dovevo tenerli aperti come se non ci fosse.
Fare la modella non è così un lavoretto da poco come si pensa. A volte devi tenere la posa e il sorriso molto a lungo senza avere la mascella bloccata, rigida e sembrare “naturale“.
Ho visto dei video su YouTube su come “mettersi in posa” specifici per fotografi e modelle, poi ho avuto le dritte della mia amica fotografa Maia e infine la mia esperienza degli autoscatti. Penso di avere reso parecchio a livello di immagine, spontaneità e mostrare la donna che sono.
Due giorni dopo il fotografo me ne ha mandate una trentina come prima bozza. Ne sceglierà una sola con me per la sua tesi saranno unite alle altre che ha già fatto. La mia foto selezionata, che andrà elaborata con correzione colore e difetti vari, non c’è in questo post, così c’è la suspense e poi saranno pubblicate da qualche parte, con una rassegna delle persone trans nella loro normalità.
Le foto sono bellissime, ero davvero entusiasta di fare il servizio…e vedo che sembro molto più giovane e sono ‘rilassata’.
A livello ‘ritratto’ mi piace tantissimo questa (la 210) che sembra quasi scattata ‘in studio’ con la zona d’ ombra intorno a me.
Mi ha chiesto un breve testo da accompagnare allo scatto:
“La transizione è come un viaggio dove parti alla ricerca di te stessa e scopri un universo intorno a te che c’è sempre stato, ma non lo vedevi davvero.
“
E’ un viaggio molto lungo e forse non terminerà mai. La scoperta giorno dopo giorno del cambiamento del fisico e soprattutto quello mentale dove non ho più barriere e le persone lo sentono. Adesso sono vera. Tutti i timori che avevo dell’accettazione, del giudizio, dell’opinione che per anni mi hanno fatto ritardare di esprimere chi sono e come sono per davvero, mi sembrano irrilevanti. Potevo iniziare prima? Forse, ma ogni cosa ha il suo momento e il mio è adesso ed è bellissimo!
Oggi è stato un realizzarsi di un desiderio celato per anni, fare da modella e non speravo nel mio passato maschile che ci sarei riuscita.
Dina “Sei proprio bella, Bianca, sei proprio una ragazza felice, ora. Grazie del tuo sorriso e della tua gioia che arriva dritta al cuore.
”
Elena K “Ma che bella! Mi devi fare un corso di pose da modella!
”
Evita “"Naturalmente" bella!
”
Ulisse “Niente male!!!”
Ho fatto vedere le fotografie alle sciure ultraotttantenni del paese, al sabato mattina con le vicine andiamo al bar in centro a fare colazione e ‘cicerare‘, e la reazione di tutte è stata:
“Chi lè quel lè?
” Non mi hanno riconosciuta! D’altronde mi hanno vista da pochi mesi come donna, senza parrucca e in versione invernale!.