Primo giorno di lavoro nel nuovo ufficio a Milano, da oggi lavoreremo in presenza due giorni a settimana.
Oggi piove e mezza Treviglio è bloccata, per fortuna dirigendomi verso il parcheggio della stazione si procede, anche se lentamente.
Arrivata al parcheggio scopro che è tutto pieno. La mia nuova destinazione è Milano Lambrate e posso partire un’ora dopo rispetto all’altro ufficio, ma come problema trovo tutti i parcheggi pieni. Dopo un giro nella zona ho scoperto che c’è un’altro parcheggio anche più distante e trovo in uno degli ultimi posti liberi, meno male.

Con gli stivaletti a tacco alto 5cm, mi dirigo verso la stazione e qui cerco di validare l’abbonamento, ma guardando nell’app non risulta. Penso di avere sbagliato qualcosa e sono andata in biglietteria e per fortuna mi dice che è attivo e l’app impiega un po’ ad aggiornarsi (alcuni giorni).
Arriva il treno precedente, in ritardo, e mi dirigo a Milano.
Sul treno c’è il “solito” musulmano con il telefono a volume alto che ascolta qualcosa, ma nessuno gli dice nulla, nemmeno il capotreno. Non si rende conto del fastidio che arreca? Se facessimo tutti così sai che casino?
L’autunno è iniziato da poco e come ci ha detto l’insegnante di yoga è un nuovo inizio e mi sento come se qualcosa di nuovo stia nascendo anche dentro di me.
Ieri mi hanno installato la nuova lavatrice, l’altra è durata vent’anni e ho dovuto cambiata solo perché si è rotto, definitivamente, il gancio d’apertura interno (per quattro anni ho aperto usando un cacciavite…).
Non so perché, un acquisto imprevisto è sempre una cosa brutta, ma l’ho presa bene, appunto qualcosa di nuovo. Sto forse diventando zen con la meditazione?
Settimana scorsa, primo giorno d’autunno, mi sono messa in lista d’attesa per l’operazione di mastoplastica additiva a Trento (le tette) e anche questo è un passo avanti e una ripresa del mio percorso che era diventato solo mentale, ogni giorno scopro qualcosa di nuovo nella femminilità delle altre, da copiare, integrare e fare mio.

Questa mattina sono andata a Bergamo, con il treno, Andare al mattina in auto è peggio di Milano con un traffico enorme. Sono andata a andare a ritirare il passaporto che finalmente è pronto.
Ho fatto due chilometri a piedi, per fortuna aveva smesso di piovere, e finalmente sono arrivata in questura. All’interno ho atteso solo una decina di minuti. Tutta la missione comunque è durata quasi tre ore.
Appena me l’hanno consegnato, ho realizzato che la mia rettifica dei documenti è finalmente terminata: la vecchia identità non esiste più!

Tornata a casa, ho comprato la frutta e verdura per la settimana e sono andata subito a casa per terminare di preparare tutte le cose che serviranno alla mia amica Raffaella, che arriverà sul tardi, da Bologna, per passare un weekend insieme e dormirà a casa mia.
Lo scorso marzo, sono andata io a casa sua e ora è il momento di ricambiare.
Non sono la maniaca della pulizia, anche se in linea di massima la casa è sempre molto pulita, ma oggi ho cambiato le lenzuola del letto, preparato il bagno e pulito tutto quello che vedevo.
È la prima volta che ospito qualcuno in casa mia. Otto anni fa erano venuti i miei genitori a stare da me per quasi una settimana, quando era arrivata la mia nipotina dal Perù. All’epoca si erano impossessati dell’appartamento, con un’amica credo che sia differente.
Sono eccitata, felice e leggermente nervosa.
Non so bene cosa aspettarmi e spero che in futuro potrò ospitare altre persone. L’ultimo anno mi hanno ospitata in tre, rimanendo da loro per una notte è stato molto bello, vorrei ricambiare con altre.
Abitando in provincia è un po’ diverso rispetto alla Bologna che ho conosciuto, dove esci, cammini e vai per nei locali per incontri la gente. Qui nel Milanese e soprattutto in provincia, ci si deve mettere d’accordo molto prima, fare dei viaggi in macchina anche di quaranta minuti, praticamente non si può improvvisare molto e uscire per locali.
Volevo anche portarla a vedere il fiume Adda,e domani mattina ci potremo svegliare con calma (specie dopo essere andate a dormire all’una di notte), faremo colazione con la nostra tempistica lenta di chiacchiera e poi la porterò lungo il fiume. Questo è il programma migliore.
Per il tardo pomeriggio, lo porterò nel negozio di pietre e gioielli per poi andare a Bergamo alta, dove probabilmente faremo la cena
Domenica c’è una fiera di cose olistiche ed anche gratis, se lo vorrà andremo a vederla per poi pranzare a casa mia e alla fine l’accompagnerò al treno di ritorno.
Questo programma, ovviamente variabile e adattabile, l’importante è stare insieme non cosa facciamo.