Alla mattina ho fatto la doccia non prima di avere guardato fuori dalla finestra e per fortuna stava smettendo di piovere, più tardi uscirà un bellissimo sole.
Sono andata nella stanza delle colazioni e con sorpresa, ho visto che era tutto apparecchiato e c’erano anche pane e brioche caldi. Il gestore della casa è venuto molto presto, probabilmente appena aveva smesso di piovere, dato che arriva in moto e ci ha fatto la sorpresa. Non che avessi avuto problemi a preparare io le cose, la sera prima avevo già adocchiato dov’era tutto cercando cibo per la cena.
Ho iniziato a mangiare e nel frattempo con il cellulare stavo cercando le informazioni relative al reggiseno contenitivo post-operatorio. È arrivata la mia compagna a distanza, questo B&B ha due stanze, e abbiamo cominciato a fare un po’ di conversazione.
Credo di riuscire a parlare con chiunque, con lei è stato più facile perché abbiamo trovato subito qualcosa in comune: la danza.
Chiara è una ragazza sotto i trent’anni, che sta completando la tesi in archeologia ed è qui una settimana. E’ tornata per parlare con i professori, ora lei è tornata a vivere vicino a Belluno. E’ sempre un piacere sentire le storie di vita degli altri, con i giovani poi vedo la loro energia e mi viene voglia di riprendere a studiare qualcosa.
È stato piacevole fare colazione in compagnia, poi ci siamo salutate, lei doveva andare in università “Buon vita” le ho detto.
Ho cominciato a raccogliere tutte le mie cose e prepararmi per una giornata da turista.
Faceva ancora fresco e le app di Meteo ognuna diceva una cosa diversa, ma concordavano tutte che intorno a mezzogiorno sarebbe uscito addirittura il sole.
Per fortuna in macchina avevo cambi di tutti i tipi, sebbene pensavo di aver portato metà degli abiti inutilmente: quelli più leggeri. Nel pomeriggio sono tornata in auto e mi sono cambiata: era uscito il sole e faceva veramente caldo.
Ho parcheggiato molto vicino al Castello del Buon Consiglio e per una volta ho ignorato la spesa di 2,50 € all’ora per il parcheggio, oggi è una giornata turistica e avere i cambi e le altre cose a portata di mano è stato utilissimo.
Ho fatto il biglietto scoprendo che avevo uno sconto di 2€ perché sono socia A.C.I., hanno una trentina di affiliazioni. Ho incluso anche la visita alla “Torre dell’Aquila” che mi aveva consigliato la mia vicina di casa, per 2.5€ di biglietto extra ne valeva davvero la pena.
La vista guidata oggi c’era solo per la torre e per il resto sono stata libera di girare, così mi sono diretta verso questa torre, dove ci sarebbe stato il punto di raccolta dopo quaranta minuti, ogni ora c’è una visita. Alcune cose nel percorso le ho saltate, rimandandole a dopo la visita.
Ci hanno fornito un audio player portatile, così ognuno ha ascoltato la voce che raccontava quello che stavamo vedendo, ci sono 11 dipinti nelle pareti, uno per ogni mese e il 12º è stato distrutto nei secoli. La cosa particolare è stata che c’era tra i personaggi ritratti a Maggio c’era un vescovo a braccetto con una dama con la barba! Sarà stata una donna transgender? Addirittura finire in un quadro è stato veramente peculiare dell’importanza di questa persona insieme al vescovo.
Ho visto un sacco di quadri molto belli, anche se quelli più interessanti erano quelli dell’epoca del Caravaggio con il suo stile unico di luci e buio, che ha cambiato il corso dell’arte. Da lì in poi, l’immagine gioiosa della Madonna e del Cristo si è iniziato a ritrarli in maniera più umana e per Cristo con grande dolore e sofferenza, la stessa cosa per il bambinello. Mi hanno inquietata alcune parti di quadri mostrando gli angioletti raffigurati come dei bambini con le ali (con uno sguardo non rassicurante) ed altri solo con le teste di bambini e ali.
Terminata la visita, che è durata circa due ore ho fatto una passeggiata nello splendido parco del castello, era uscito il sole!
Sempre a piedi, al centro di Trento che non è poi così grande, mi sono diretta nella zona turistica per cercare un ristorante tipico dove mangiare, cosa non facile perché c’è di tutto e soprattutto tantissime pizzerie.
Di strada ho incrociato questo negozio che vende tutti i prodotti fatti con le erbe del loro campi in montagna e ho fatto un po’ di spesa: per lo più creme che probabilmente userò da gennaio finché non finiscono quelle attuali, ma che non troverò facilmente naturali come queste.
Ultimamente mi sono dedicata a qualsiasi cosa con la camomilla: shampoo, balsamo, contorno occhi.
Oggi come cosa particolare ho comprato una bottiglietta di canapa da diluire che è rilassante e dissetante, prima me l’aveva fatta assaggiare ovviamente.
Con la mia borsetta degli acquisti ho proseguito la camminata e arrivata in una piazza ho appoggiato questa borsa di prodotti, per poi poggiare il cellulare con l’autoscatto per farmi una fotografia. Ecco spiegato come faccio a farmi i selfie.
Dopo che l’ho fatto è passato un signore, insieme a degli amici, che scherzando mi ha detto “Se me lo chiedevi ti avrei fatto io la fotografia“ li ho squadrati un attimo per cercare di capire se avessero cattive intenzioni e ho deciso di fidarmi. Gruppo di amici over 60 abbastanza allegri. Lui ha fatto finta di scappare e io ho fatto finta di sparargli con il dito. Dopo mi sono messa in posa e mi ha fatto tre fotografie molto belle. Dopo il ringraziamento ognuno ha proseguito per la sua strada. Penso di essere una donna più bella di quella che immagino sia, altrimenti non “ci avrebbe provato” e non sarebbe successo nulla.
Dopo aver girato in alcuni ristoranti e visto alcuni prezzi veramente alti, ho deciso per un locale che serviva soprattutto carni e a un costo ragionevole.
Ho visto nei piatti degli altri commensali che le porzioni erano esagerate, ho deciso comunque di provare lo “Spiedone” dal costo di 20€. E’ arrivato una cosa enorme, lungo 35 cm pieno di carni varie e poche verdure, con un letto di patatine e crauti. A Milano, in pausa pranzo, ci compri un primo, acqua e caffè con quella cifra!
Arrivata a metà ho terminato patatine e crauti e ho chiesto se mi davano una vaschetta per portare a casa il resto. Non si getta il cibo. Mi è spiaciuto vedere una coppia di anziani andare via e lasciare metà cibo lì abbandonato nel piatto, un vero spreco.
Mi hanno dato la vaschetta e anche la borsetta di plastica e in quel momento ho visto tanta gente anche loro con la borsetta, le porzioni sono davvero abbondanti per tutti.
Mi sono diretta verso l’auto perché il meteo diceva che poteva esserci pioggia che per fortuna non è venuta, ma un grande vento che mi ha stancato nella guida in autostrada e diretta verso casa.
La visita medica con vacanza, seppur durata solo due giorni, mi ha ritemprata e tolto il peso di non fare più nulla per il mio percorso di vita e di transizione di genere. Mi sento leggera come non accedeva da tempo.