Riflessione sul mio stato attuale, come mi sento insieme agli altri e soprattutto le altre, i miei momenti di solitudine e le prossime attività autunnali.
Purtroppo non riesco a trovare delle amiche che abitano nei dintorni per fare delle attività decise all’ultimo e che non devono essere organizzate molto prima e soprattutto che non richiedano un viaggio in auto. Qui conosco tante persone, ma hanno tutte famiglia e finisce che al sabato pomeriggio/sera e la domenica sono da sola a meno di non andare lontano organizzandomi con incontri e partecipando a eventi ai gruppi.
La cosa non mi pesa più di tanto, tranne rari momenti non soffro più di solitudine: ho avuto quasi quarant’anni di vita maschile solitaria che mi hanno allenata a stare da sola, incluso andare al cinema oppure la ristorante. Prima però avevo rari momenti di socialità, mentre adesso ne sono abbastanza piena.
Quest’autunno mi si sta riempendo di attività serali e nei weekend, che tra l’altro che non costano tantissimo (c’è sempre un imprevisto ogni mese che mi mette a dura prova arrivare alla fine del mese) e addirittura devo anche scegliere cosa non fare. La scelta al momento, purtroppo, si basa in parte sul costo di un corso/laboratorio/evento.
Lo scorso maggio ho avuto un eccesso di attività serali, ogni sera uscivo di casa a fare qualche attività e a un certo punto mi sono esaurita, il fisico mi stava parlando che non dovevo esagerare.
Ho fatto la tessera dell’abbonamento mensile del treno+metro, in modo che due attività che ho in ballo a Milano per sabato e domenica, potrei prendere il treno quando farà molto freddo e pioverà spesso.
La tessera intestata a Bianca è un’altro tassello di libertà dopo aver rettificato i documenti lo scorso anno. Tra dieci giorni andrò a ritirare il passaporto e avrò terminato!
Rimane comunque il fatto che sono io che devo organizzarmi e uscire per incontrare persone e fare attività. Ho iniziato a guardarmi in giro per trovare un eventuale partner (non è importante se maschio o femmina), ma non sto trovando nessuno che mi stimoli. Ovviamente deve essere intorno di cinquant’anni, ma vedo tutti cadere a pezzi fisicamente e soprattutto mentalmente. Inoltre so cosa pensano molti uomini e la cosa distrugge ogni possibile eccitazione nei loro confronti, spero di trovare qualcuno che mi stupisca.
Le attività che andrò a fare sono: lunedì sera Odaka Yoga, martedì riposo.
Devo decidere se fare due corsi di teatro, entrambi non credo di reggere:
mercoledì sera in Biblioteca che per fortuna è a 300 metri da casa, oppure giovedì in un paese vicino seguito dell’Essere donna e questo è gratis.
Venerdì riposo, sabato mattina “Danza workout a Milano”, domenica mattina “Danza terapia e meditazione” sempre a Milano. Un autunno impegnativo!
Sono sempre iperattiva e mi dedicherò anche a qualche attività di divulgazione transgender.
Sto collaborando con un gruppo di medici oncologi (hanno tanti progetti ed è bello sapere che esistono);
con dei giuristi (riguardo le leggi italiane e le sentenze della corte costituzionale);
dovrei partecipare a un congresso medico nel mese di novembre.
Due mostre fotografiche, una che rimane sei mesi in Bicocca presso la galleria espositiva dell’edificio U6, piano terra, Piazza dell’Ateneo Nuovo 1 Milano (selezione di foto della mostra dello scorso ottobre);
un’altra (non so ancora quando né dove) con la Fondazione Macrì sulle frangibilità (apri articolo del blog).
Inoltre scrivo articoli per un sito di Diversity & Inclusion e sono alla terza scrittura del mio romanzo giallo con protagonista una detective transgender.
Non so come riesco a fare tutte queste cose e avere delle serate di recupero per riposarmi, deve essere questa cosa dell’euforia di genere!
Come dice una battuta che sento spesso “avrò un sacco di tempo per riposarmi quando sarò nella bara
”.