Da qualche giorno ho ripreso a indossare il seno di silicone, sono da infilare nel reggiseno con il ferretto. Devo capire l’ingombro se davvero vorrò operarmi il prossimo anno. La risposta è positiva: l’ingombro che sento è comunque al momento di qualcosa di esterno, che tende a muoversi anche se la forma e il peso sono quelle corrette (otto etti) e mi fanno sentire bene, più donna.
In passato le avevo indossate quasi sempre a casa in privato, mentre adesso le uso per tutta la giornata sia lavorando alla scrivania (non mi impediscono il lavoro al computer), sia nel fare la spesa, sia per fare camminate. Mi manca di provarle durante l’attività di danza, ma sudo troppo e la prova non sarebbe veritiera (e magari scappano fuori…).
Sono ‘tette’ di silicone che avevo acquistato al principio della transizione (apri articolo dl blog) e quando ho iniziato a vivere come donna a tempo pieno e prendere gli ormoni non le ho più indossate. Le avevo pagate 220€ scontate (costano il doppio) e hanno fatto il loro lavoro e ora sono tornate utili.
Queste tette finte le porterò con me, per la visita che farò settimana prossima con il senologo e chirurgo all’ospedale di Trento. La visita privata costa 120€ mentre avevo provato a prenotare con il SSN e la visita sarebbe stata tra nove mesi…troppo. Dopo la visita, se andrà tutto bene, mi metteranno in lista d’attesa con il SSN che però ci vorrà almeno un anno, ma non ho i 9.000€ per pagarla privatamente, con il SSN pagherò solo il ticket.
Lo posso fare perché ho la sentenza del giudice che autorizza le operazioni (vaginoplastica e mastoplastica additiva), almeno i 5.000€ spesi per la rettifica dei documenti serviranno ancora a qualcosa.
Dovrò capire e fare capire al medico, quale è il limite di dimensione in cui voglio stare, a sessant’anni compiuti non è il caso di avere due missili che puntano verso l’alto e troppo ingombranti. Credo che la misura sia qualcosa che si definisce 350cc.
Vedremo settimana prossima, la prendo come fare una gita a Trento, che non ho mai visto e fare la visita come se fosse un di più e non lo scopo principale del viaggio. Questa sarà l’ultima spesa importante che farò per quest’anno e mi dispiace molto non poter viaggiare e vedere i posti nuovi con gli occhi di Bianca.