Dopo due giorni c’è già una specie di routine giornaliera il mondo esterno sembra sempre più distante. Qui sono io tutto il giorno e non mi sono portata alcuni accessori femminili di bigiotteria perché mi sono data l’obiettivo di riuscire a essere sempre al femminile senza dover dipendere da alcune cose puramente estetiche. Qui non c’è giudizio e dato che in un camping con il minimo di comodità, questo è anche il suo bello, nessuno fa caso più di tanto quanto sei elegante e cosa indossi. Qui posso essere sempre Bianca e anche se non lo sono totalmente in alcuni momenti, ho i miei alti e bassi, va bene per tutti e va bene anche per me, in questo momento non mi vengono tutte quelle menate di “disforia del fisico” che non è all’altezza di come mi sento.
Con Raffaella siamo andate in spiaggia e lì c’erano altre persone del campeggio, è una zona protetta e non ci sono i “bagni” come in Romagna che riempiono tutto lo spazio. Siamo state a lungo in acqua a parlare e nuotare, anzi più che altro a galleggiare rilassandomi. Per fortuna quest’anno alcune hanno portato dei piccoli ombrelloni che ci hanno gentilmente prestato, molto utile per me per evitare di scottarmi già al primo giorno.

Il primo pomeriggio ho dormito nel salotto all’aperto e quando mi sono svegliata ho sentito che da uno dei tavoli parlavano di “fluidi” e qualcosa sul “genere” e sono andata lì, come esperta informata sui fatti. Ho raccontato un po’ di cose e soprattutto ho cercato di chiarire l’argomento che affrontavano: i bloccanti della pubertà per i minorenni transgender e se è corretto dargli certi farmaci per l’affermazione di genere. C’è tanta disinformazione e anch’io fino a alcuni mesi fa non ero correttamente informata, sono ritardanti e non bloccanti, inoltre ci sono studi clinici di almeno vent’anni sul loro utilizzo e sono sicuri. Comunque vanno dati solo sotto controllo medico.

Nel pomeriggio siamo tornate in spiaggia e rimasti a lungo in acqua, ma un certo punto mi è venuta una nausea e credo che dipenda dalla mia pressione bassa e quindi sono uscita e abbiamo fatto una piccola passeggiata lungo la spiaggia.
Angelina “Quando hai chiuso con il passato, sei in pace.
”
Non hai più bisogno di rimuginare, ricordare, evocare.
Non hai più rimpianti, ma solo la consapevolezza che tutto è perfetto così…
Restare in quel che è stato non ci fa gustare ciò che abbiamo in questo preciso istante,
il qui e ora!!!
Fare pace con il passato richiede coraggio, maturità e lavoro interiore…
Tutto le altre tecniche sono solo parole e energia dispersa!!
Conta il Bene Assoluto Ora, Qui!!!
Il lasciare andare va oltre l' azione, molto oltre, si chiama Evoluzione.
Buona serata gente!!!
Il giorno dopo mi sono svegliata con un bruciore alle spalle ed erano anche tutte rigate perché mi si era attorcigliato il lenzuolo. Ho messo un po’ di crema lenitiva e mi sono alzata per andare in bagno a radermi quel poco di barba di colore bianco che è rimasta. Anche se non mi rado, non si vede, ma toccandola sento ruvido e mi dà fastidio. Nel pomeriggio mi hanno dato dell’estratto di Iperico, fatto in casa ovviamente dato che qui è pieno di gente che ama i rimedi naturali, e in un’ora ha già fatto sfiammare il rossore dalle spalle e il giorno dopo non avevo più nulla!

Maia “Libera e in sintonia con il proprio corpo
.”
Tornati indietro e mi sono sdraiata all’ombra e così anche Elisa, una nuova conoscenza. Quando entrambe ci siamo svegliate dopo circa mezz’oretta abbiamo parlato di alcune cose e le ho raccontato della mia transizione di genere. Mi ha detto che all’inizio ha fatto un po’ fatica a capire e accettarmi per via della mia fisicità. Aggiungo che qui sono al naturale, senza make-up, con i capelli non acconciati e che spesso non indosso abiti così femminili per via del caldo. Ci siamo aperte entrambe e raccontate tutta una serie di cose trovando anche alcuni punti in comune. La mia empatia sta raggiungendo livelli altissimi e le persone si aprono totalmente con me, un dono del cielo è questa fiducia che ispiro.
Il giorno, dopo in mattinata, sono andata in spiaggia e ho fatto da sola una lunga camminata in questa spiaggia libera dove non c’è quasi nessuno. Al ritorno ho fatto anche un tratto senza il top del costume a seno nudo. Dovrei esserci abituata visto che l’ho fatto per anni, ma adesso che ho le tette ho un po’ di imbarazzo. Quando ho accennato la cosa a Raffaella mi ha detto “ma prima non avevi le tette!
”.
Ad un certo punto mi è venuta un’ispirazione sono entrata nell’acqua fino alle ginocchia e rimanendo in piedi ho fatto una meditazione a occhi chiusi, godendomi i rumori delle onde e del vento. Ora che ci penso, ricordo che ho anche sentito il rumore del battito del mio cuore. È stata un’altra esperienza che ho impresso nella memoria.
C’è stato un pomeriggio molto impegnativo per via del troppo caldo e sono quasi collassata, ma non c’era nessun posto dove poter dormire all’ombra.
Ho preso un ghiacciolo naturale, novità di quest’anno, fatto solo con frutta fresca e ho dovuto mangiarlo molto in fretta perché con il caldo si scioglieva più velocemente di quello che riuscivo a succhiare!.

Mercoledì sera, poco dopo le 23:00 ho rimesso il costume da bagno e siamo andate in spiaggia. In questo periodo c’è quella che è la fioritura del plancton, detta anche “il matrimonio del mare”. Il plancton femmina emette una bioluminescenza per attirare il maschio. (Apri link per dettagli e fotografie).
Quello che non avevo capito era che le altre volevano fare il bagno nude. Lo scorso anno avevo sentito di un’iniziativa simile che poi non avevo fatto perché la bioluminescenza non era stata poi così visibile, inoltre avevo deciso di rinunciare per quello che ho ancora in mezzo alle gambe.
Arrivate sul bagnasciuga ho spento la torcia che ci era servita per arrivare lì, c’era una luna a tre quarti che dava un minimo di luminosità è un aspetto suggestivo della spiaggia e del mare, anche se ha ridotto l’esperienza della bioluminescenza.
In un attimo le altre si sono denudate e ho avuto un momento di imbarazzo, ma poi mi sono detta che tanto era tutto buio e loro sanno chi sono. Così sono entrata nuda in acqua. Un’altra prima volta ed è stato meraviglioso e liberatorio.
Alcune hanno commentato dicendo che si sentivano delle dee, ho avuto una sensazione simile di potenza e libertà.
Una volta arrivate dove l’acqua superava l’ombelico, abbiamo scoperto che muovendosi con le mani e i piedi, si vedeva una scia biancastra dentro l’acqua. È stato veramente bello e anche emozionante.
Siamo state in acqua circa mezz’ora e poi siamo uscite. Sono uscita leggermente prima per arrivare sulla riva e indossare le mutandine, togliendomi da eventuali imbarazzi, che probabilmente non ci sarebbero stati, ma dentro la testa ho ancora alcune cose da risolvere e pensieri non sempre positivi su me stessa. Li considero poco, ma arrivano lo stesso.
Dopo una doccia veloce sono tornata in tenda crollando addormentata.
Michela “Ricordati che ogni persona è unica! E tu sei fantastica
”