Anche se le attività del campeggio sono interessanti, c’è comunque spazio anche per piccole gite nei dintorni, chiedendo un passaggio ad altri campeggiatori.
Questa mattina dopo colazione siamo andati a Vico del Gargano dove c’è un mercato e in particolare ci sono delle bancarelle che vendono abiti usati. Il bello è fare la gita, prendere il caffè in un bar che fa anche delle paste meravigliose e oggi abbiamo anche pranzato fuori. E’ divertente esplorare le bancarelle alla ricerca di qualcosa che costi poco e qui i prezzi sono bassi rispetto alla Lombardia.
Mi ha dato fastidio una cosa che ha detto il venditore nella prima bancarella. Dopo che l’ho pagato, mi ha indicato che c’era anche una sezione di abiti sportivi e per uomini. Sono vestita da donna con tanto di seno, ho comprato abiti da donna, che senso aveva dirlo? Poco dopo invece nell’altra bancarella mi ha parlato in inglese e dopo che gli ho risposto che ero italiana ha tentato di indovinare da dove venissi: Bergamo? Ci ha azzeccato, è stato carinissimo ed ero una cliente, una donna alta. In questi giorni proprio non riesco a capire una cosa, quando io mi sento “figa” usano i pronomi maschili con me, quando sono devastata dal caldo usano pronomi femminili: mistero.
A pranzo siamo andati al “Jazz Café” che è una specie di trattoria specializzata in pesce con grandi porzioni e non si spende molto. Abbiamo preso l’antipasto di mare che già sarebbe passato come pranzo, ma alcune avevano ordinato anche la pasta e così ho optato per le orecchiette con le zucchine e per fortuna la quantità era giusta, mentre gli altri hanno dovuto lasciare una parte tanto i piatti erano pieni. Hanno messo gli avanzi tutti insieme e si sono fatti fare un asporto che una di noi stasera darà il suo cane.
Siamo stati a mangiare per due ore e poi siamo ripartiti per rientrare al campeggio.
Un’altra sera siamo andati, c’era anche Mario con noi, a Peschici dove abbiamo mangiato un pizza quasi in riva al mare, per salire in paese dove c’era la festa patronale. Lo scopo del viaggio per noi donne era di visitare un negozio di articoli importati dall’india. Alcune hanno comprato dei vestiti, gioielli, mentre ho comprato un secondo scialle traforato e leggerissimo.
Dopo un giro per i vicoli del centro storico ci siamo seduti a mangiare un gelato e dopo lunghe chiacchiere siamo rientrati al campeggio. Questa sera mi sono sentita una “vera donna” tutto il tempo, sorridente e tranquilla dentro, scatenata fuori.
Ultimo giorno, siamo andati in spiaggia e dopo un bagno poco soddisfacente, oggi il mare era abbastanza mosso e le onde noiose, ho fatto una lunga camminata sulla spiaggia, forse è stata un po’ troppo lunga, ma ci si distrae facilmente in questa spiaggia vuota, naturale e bella.
Siamo rimasti ad asciugarci per una mezz’oretta e poi siamo rientrate in campeggio incontrando Francesca che ci ha invitate ad andare in un ristorante poco fuori dal campeggio: “La batteria”. Il mio piano iniziale era di prendere una “Paposcia“, farmela tagliare in due e una parte metterla nella stagnola che sarebbe stata la mia cena oppure uno spuntino sull’autobus. Raffaella conosce bene Francesca e ha capito che i suoi pranzi e cene, hanno anche tante chiacchiere e si dilungano. Lei doveva andare a prendere il treno a Foggia a metà pomeriggio e quindi ha declinato l’invito, così ci siamo salutate prima. Siamo andati in questo ristorante sul mare, letteralmente perché era a cinque metri dalla riva, ma rialzato. Ha una gestione è familiare che è alla buona, si mangia benissimo e il costo è basso.
Ho mangiato un primo di spaghetti con la “salicornia e gamberetti”, a seguire un fritto misto che abbiamo diviso tra tutti e una impepata di cozze. Il tutto con tanto vino mescolato a ghiaccio e gazzosa, un cocktail di Francesca che cambia nome a seconda della località italiana. Siamo rimasti quasi tre ore e tranne alcuni momenti dove parlavano di Roma e dintorni, erano tutti romani, in cui mi sono sentita spaesata senza conoscere le logistiche della città, è stato bello stare insieme anche se li conoscevo poco. In una prima parte ho chiacchierato con i due uomini di fronte a me e nella seconda con le tre donne a lato. Dipendeva dagli argomenti. Vantaggio di conoscere entrambi i generi?
Abbiamo speso 25€ a testa che a Milano ci compri poco più di una pizza e qui abbiamo anche assaggiato una treccia di mozzarella fatta al mattino, la migliore della mia vita.
“Ti auguro di trovare la felicità in ogni posto dove andrai. Di vedere la bellezza in ogni momento che vivrai. Di sentire la gioia in ogni persona che conoscerai.
“
Ti auguro di essere te stessa, sempre e comunque.